Beh, insomma, i giovani si lamenta sempre del fatto che sono gli altri ad "inquinare" e te dici che loro non hanno responsabilità.
Mi piacerebbe sapere quanti di questi giovani chiedono ai genitori di non comprare n televisori e di rinunciare al loro televisore in camera?
Quanti chiedono ai genitori di comprargli una bici e di non essere accompagnati in auto ovunque?
Quanti manifestano fuori dalle scuole per NON avere l'aria condizionata?
No, rimangono passivi e accusano GLI ALTRI di fare le scelte sbagliate.
Colpevolizzano l'Europa perchè inquina di meno che anni fa e chiaramente col piffero che gli permettono di fare questi inutili spettacoli (come a Milano) in Cina, in Cina non glielo permettono, perchè youth4climate non ha soluzioni o proposte concrete e costruttive. L'Europa non ha fatto bla bla, ma chi ha aperto bocca e gli ha dato fiato sono proprio Vanessa e Greta. Utilità? zero
Quello che è tragico è che presidenti del consiglio, ministri e politici rispondano e quasi si scusino alle farneticazioni di una banda di ragazzi che hanno folli e insensate proposte. Come se ai vecchi scioperi anni 90 che facevamo a scuola per i motivi più disparati fossero venuti a scusarsi e a rispondere politici di alto livello o addirittura presidenti del consiglio!
ma magari ce ne fosse stata una:
Clima, il ministro Roberto Cingolani nel fuori onda: "Non c'e' Greta che tenga" - YouTube
praticamente i nostri ministri sono quotidianamente a perdere tempo, grazie a chi permette questa propaganda di spettacoli inutili.
Penso che come per ogni età ci siano persone più o meno virtuose e responsabili. Spero che tu abbia ragione, ma spesso la maggior parte dei giovani assecondano le scelte e il modo di vita degli adulti. In passato non è stato così, ci sono stati tentativi di cambiare realmente le cose. Ci vorrebbe meno individualismo e settarismo. Molti giovani si identificano in un gruppo o movimento formando delle specie di tribù (alcune in positivo altre in negativo) e così facendo frammentano la loro forza positiva e innovatrice che pure esiste. Il tentativo di Greta è maldestro perchè parte da una concezione passiva, come se non fosse lei e gli altri ragazzi a determinare il loro futuro. E' meglio di niente comunque, è anche dovuto al fatto che è ancora poco più di una bambina. In generale i giovani dovrebbero maggiormente pensare con la loro testa senza aderire a partiti o a fazioni, avere la capacità di restare soli almeno ogni tanto e pensare da soli, con qualche social in meno. Magari a poco a poco, dopo la sbornia tecnologica e dei social media si arriverà alla consapevolezza di questa necessità fondamentale, almeno me lo auguro.
E poi come al solito è tutto focalizzato sul clima, come se la terra con la sua biosfera fosse un appartamento da climatizzare...è un pò più complesso di così!
Sono esempi sbagliati perchè i televisori spesso ce li troviamo in casa perchè sono i genitori a comprarli. Io a casa ho televisori in eccesso perchè mio padre li acquista non appena sono grandi, nuovi e scontati. Ho un televisore in ogni camera da letto, e non siamo stati noi a volerli.
A scuola la maggior parte dei ragazzi usa in Italia come all'estero i mezzi pubblici, anche perchè la maggioranza non ha ancora la patente, nemmeno del motorino.
L'aria condizionata in aula, se parlassimo di Italia, nemmeno esiste, ed è una sofferenza quando arriva l'estate. Se non fosse per l'inversione di tendenza di Maggio degli ultimi anni sarebbe una sofferenza già da metà Maggio.
Contesto il fatto che siamo la generazione che consuma più beni della storia, direi anzi che lo è stata la generazione dei nostri genitori che era anche numericamente ben più cospicua. Sui capi d'abbigliamento non vedo particolari differenze con i nostri genitori.
Poi si lancia in accuse: siamo maleducati, egoisti, manipolati. Nulla da diverso da quel che si diceva già 3000 anni fa o prima, perchè ovviamente ogni generazione è peggio della precedente:
I GIOVANI DI OGGI NON SONO COME QUELLI DI UNA VOLTA! - Dott.ssa Cristiana Frattesi
Le critiche mosse dal giornalista sono letteralmente assurde.
Ora, io non dico che non si debba criticare chi scende a protestare, ma lo si deve fare nel modo corretto. Li si deve criticare perchè lottano per qualcosa di cui nemmeno hanno contezza (pochi sanno cosa sia il GW sul serio, e fantasticano di mondi che bruciano o che il 2030 sarà la fine addirittura; quasi nessuno sa cosa sia un buco nell'ozono, né a che serva questo ozono; pochi sanno l'impatto che hanno nel mondo), perchè non sapendo ciò di cui parlano nemmeno sanno che modificando parzialmente i propri stili di vita potrebbero fare del bene al mondo.
Anche in questo c'è una grave mancanza dell'istruzione scolastica purtroppo.
Non credo che i giovani non debbano protestare, anzi. Il problema è che si può protestare anche dando l'esempio. Se invece è una protesta vuota, senza alcuna idea propositiva, allora d'accordo, ma la protesta indica se non altro che c'è un minimo di attenzione e di consapevolezza. Il guaio è che però sul piano generale la maggior parte delle nuove generazioni ha più a cuore il suo smartphone che l'ambiente. E questa forse è anche colpa delle generazioni che l'hanno preceduta. Si è posto solo l'accento sul benessere materiale, non pensando che invece il futuro lo si costruisce anche e soprattutto con l'educazione spirituale.
Se è vero che le televisioni le hanno acquistate i loro genitori, è anche vero che 10 viaggi all'estero all'anno non sono sostenibili, nè i megaconcerti, nè lasciare un mare di rifiuti dopo averli ascoltati. Acquistare cose al supermercato in modo sconsiderato, senza curarsi dell'impatto che ogni tipo di prodotto ha è un altro esempio di scarsa attenzione per l'ambiente, ed ha un impatto enorme. Tre docce al giorno ecc...potrei andare avanti a lungo. Così se magari per alcune abitudini si è diminuito l'impatto (il web ha soppiantato il televisore per le nuove generazioni), per altre (temo la maggior parte) l'impatto è aumentato.
Però, tutto questo, ripeto, è dovuto a una scarsa educazione spirituale (il contatto e l'amore per la natura fa parte di quest'educazione) e questo è certamente colpa della generazione che li ha preceduti. Poi ovviamente il discorso per fortuna non è uguale per tutti, mi riferisco al trend generale.
Credo che chiunque avrebbe giustamente a cuore il suo smartphone visto che praticamente la nostra vita è tutta condensata lì dentro ormai. Non ci trovo nulla di sbagliato in verità.
E tuttavia si può amare il proprio smartphone e anche l'ambiente, non è un aut aut.
Concordo su quanto aggiungi dopo, nulla da eccepire, io mi limitavo a far notare come quel giornalista avesse usato esempi assurdi, mentre sarebbe bastato scegliere i tuoi per non avere nulla da ridire.
@Copernicus64 i megaconcerti esistevano anche prima
Sui viaggi all'estero: beh, infatti il giornalista non ha citato il trasporto aereo, anche se in alcuni casi è da vedere se effettivamente l'impatto di un viaggio all'estero sia superiore a quello di un viaggio in Italia. Sui supermercati: io ti inviterei a pensare quanto contasse l'attenzione a certi aspetti negli anni Ottanta e quanto conta ora @burian br invece sui capi di abbigliamento vedo grandi differenze: ora con Zalando e le maxicatene dell'abbigliamento il costo dei vestiti è sceso rispetto a prima
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