Questo passaggio è molto condivisibile, specie di fronte al fatto che il movimento Fridays For Future ha dimostrato e spesso dimostra di avere visioni davvero troppo intransigenti su molte questioni, come ad esempio l'uso dell'energia nucleare, spesso osteggiato per disinformazione e paura, quando sarebbe fondamentale per la decarbonizzazione.
Per quanto riguarda i social media, sperando di non esulare troppo dal thread, ultimamente ha fatto scalpore la notizia che Facebook fosse a conoscenza dei danni sulla salute mentale degli utenti (di età media sui 20 - 25 anni) causati da Instagram, nonostante abbia tentato di nascondere questo fatto. Effettivamente usare i social network in maniera oculata è una cosa decisamente importante, sia per la possibilità di cadere in una effettiva dipendenza, sia per il fatto che comunque anche utilizzare mezzi tecnologici ha un costo energetico non indifferente.
Tu mi dici, "Ti guardi? Sbagli a paragonarti"
Il tentativo non è di Greta ma di chi l'ha strumentalizzata da anni quando era ancora minorene, tra l'altro decenni fa non sarebbe mai successa e sarebbe stata bloccata e perseguita dalle associazioni in tutele dei minori.
Poco più di una bambima a 18 anni? Ai miei tempi si andava al lavoro e a 18 anni non si era poco più di bambini.
Quale voce in capitolo Greta abbia per rappresentare i giovani ancora è un mistero...
potevo scrivere decenni fa, la sostanza non cambia, la diciottenne non dovrebbe essere poco più che una bambina. I giovani di oggi sono più precoci? e allora come fanno ad essere poco più che bambini? Vanessa e Greta sono strumentalizzate, abbiamo giovani diciottenni che queste due dovrebbero vergognarsi di avere la boria di rappresentare...
Anch'io uso alcuni vestiti da 10 anni. Non mi riferisco alla moda, quella esisteva anche prima, ma al fatto che ora il costo dei vestiti si è abbassato, anche perché le grandi catene possono permettersi una politica di sconti più aggressiva che i piccoli negozi non possono permettersi, per ovvi motivi, e questo spinge a comprare anche se non c'è effettiva necessità. Pensa a quanto ormai siano diffuse le grandi catene di abbigliamento
Purtroppo la logica del consumo è quella, inoltre dubito che la gente sappia che dietro la produzione di un vestito ci sono litri d'acqua sprecata inutilmente e il petrolio necessario per creare fibre sintetiche. Far rimanere all'oscuro le persone è il modo migliore perchè tutto vada avanti in questo modo, ecco perchè a scuola si dovrebbe far apprendere questi concetti ai ragazzi secondo me.
Nemmeno io sapevo ad esempio dell'enorme abuso di acqua e di petrolio che genera la produzione di vestiti per dire, se non fosse stato per Ulisse che vidi qualche mese fa.
Ultima modifica di burian br; 01/10/2021 alle 22:01
D'altronde anche diversi autori latini (ricordo che tu sei appassionato, forse Cicerone o Catone (?) ), mostravano grande diffidenza verso le nuove generazioni, un po' come accade ora.
E' sempre lo stesso tema del ritorno alle origini, al passato, in una sorta di mito dell'età dell'oro. Ci si dimentica però che sono proprio i giovani a dover rimediare ad una miriade di decisioni scellerate prese in passato... che ci hanno portato fino a questo punto.
Non la metterei su una specie di confronto o gara a chi fa o faceva peggio tra le generazioni. Il fatto è che se anche i megaconcerti esistevano prima, ora non è cambiato nulla e i giovani continuano a preferire il di più (volume più alto, film a costi più alti perchè ci sono effetti speciali che stordiscono ecc...). Ora questo di più, che poi non è che fumo negli occhi, perchè rende la gente insensibile e più rozza, crea danni enormi all'ambiente. Quindi non è solo un fatto etico e di deterioramento di costume, ma è anche un fatto che incide gravemente sull'ambiente. Per questo insisto sul fatto che le nuove generazioni dovrebbero ritrovare una dimensione più intima e vera dell'esistenza. La vita è un equilibrio sottile, gli ecosistemi hanno equilibri sottili e fragili che però sono infinitamente belli. Riacquistare la capacità di ascoltare, credo sia fondamentale. Anche perchè il mondo è complesso ed è fatto di dettagli e sottigliezze che gli esseri umani devono comprendere per poterlo governare e amministrare. La rozzezza ce la si poteva permettere ai tempi degli Unni, ora i tempi esigono maggiore attenzione e riflessione da parte di tutti, dei giovani e non solo.
Io sopravvivo benissimo senza, anche perchè già internet tra una cosa e l'altra occupa una parte consistente della mia vita. Quindi continuo strenuamente a rimandare l'acquisto del mio primo smartphone!
Comunque se mi permetti, già mettere sullo stesso piano natura e smartphone è indice di qualcosa che non va. La natura equivale al cosmo quindi riterrei quest'ultima un tantino più importante. Si dice che li dentro ci sono affetti relazioni ecc...ma quelli veri si possono coltivare anche senza quel coso lì a mio avviso, tutto il resto serve solo a rafforzare l'immagine che si ha di se, attraverso l'approvazione degli altri. Questo lo fanno i bambini, magari anche i ragazzi, ma poi bisogna crescere e abbandonare queste forme un pò puerili di esistenza. Invece, trovo patetici quei cinquantenni o sessantenni, che vengono presi da questa rete narcisistica, e anche loro stanno lì davanti ai loro piccoli schermi e continuano con aria compiaciuta a postare messaggini senza mai staccare lo sguardo da quel coso...spesso sono gli stessi che hanno allevato male i propri figli, proponendogli modelli opinabili di vita.
L'altro aspetto riguarda la dipendenza legata al fatto che alcune cose sono realmente utili. Ma proprio in questo si cela un pericolo, e cioè che demandiamo serenamente alcuni compiti che prima facevamo noi, come fare attenzione alla strada che si percorre, oppure sapere dove sta l'Australia, oppure come si chiama quel monte o come arrivare a quella piazza, perchè tanto ce lo dice lui. Così a poco a poco senza accorgercene ci impoveriamo. Nel momento in cui dovesse arrivare una catastrofe o un mega-blackout saremmo persi.
Naturalmente si può utilizzare lo smartphone in modo non pervasivo, sapendo quando usarlo, come usarlo e perchè usarlo. Io mi auguro che le future generazioni avranno questa capacità, rendendosi conto che alcune cose ci liberano e ci arricchiscono e altre ci rendono succubi o meno intelligenti e capaci...L'errore è considerare quel coso come parte di se, dovrebbe essere un mero strumento che (non troppo spesso) utilizziamo.
Segnalibri