Adesso credono che dicendo e ripetendo all'infinito assurdità finanziate dai soliti mecenati/filantropi riescano a far diventare logiche e percorribili certe scelte che quotidianamente tutti i cittadini avranno da fare.
C'è anche un tempo in cui i cittadini non ascoltano più i canali di informazione, se non è questo il tempo non saprei proprio quale possa essere.. speriamo che ogni cittadino faccia il proprio interesse e se ne freghi completamente di questa
campagna di demonizzazione verso il semplice essere umano.
la letteratura scientifica peer-reviewed chi decide che lo sia? Ormai i canali di informazione comprese le riviste scientifiche sono rette in piedi non dalle copie digitali e cartacee..esistono filantropi e mecenati che le tengono in vita. E' storia vecchia ormai.
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 02/11/2021 alle 15:38
Le classi dirigenti occidentali guardano un futuro troppo vicino. Nichiliste come sono, a loro basta restare in sella per il tempo della loro vita biologica. L'unica speranza è che i nuovi equilibri di potere a livello internazionale busseranno alla porta dell'Occidente o meglio quello che resterà dopo la sua decrescita infelice basata su una popolazione pervasa da sentimenti come la paura del futuro, il terrore della morte, l'angoscia di perdere ciò che si possiede. La psicosi dell'apocalisse climatica è espressione di questo sentimento diffuso.
Ma cosa stai dicendo? Di vecchio c'è soltanto questo pensiero retrogrado che non porterebbe alcun progresso, se fosse prevalente. E fortuna che non è così. Fino a quando si crederà che articoli di testate come Repubblica o "esperti" invitati in trasmissioni varie possano avere una qualche valenza in ambito scientifico siamo completamente fuori rotta.
Il vostro screditare di continuo la letteratura scientifica io lo pongo al pari di chi scrive di complotti riguardo al 5G, magari dal suo smartphone o dal suo pc, oppure di chi urla in piazza contro i vaccini quando ha un parente gravemente malato in cura presso centri specializzati.
E poi campagne di demonizzazione dell'essere umano? Se pensi che chi predica la decrescita sostenibile, la drastica diminuzione dei consumi e quant'altro possa vedere una qualche applicazione delle sue parole in ambito pratico siamo di nuovo fuori rotta. Forse dovresti leggere più i papers ufficiali e meno articoli faziosi buoni solo a far innervosire le persone.
Continuare a sostenere che la CO2 non abbia alcun ruolo nel riscaldamento climatico non solo è totalmente antiscientifico (è facile a parole vìolare leggi basilari della termodinamica, dimenticare la chimica dell'anidride carbonica o amenità simili), ma è anche contro producente. Si può discutere delle enormi contraddizioni, delle metodologie sbagliate nell'affrontare il problema, del sensazionalismo con il quale viene spesso trattato il tema... ma se si guardassero più i dati, se si ascoltasse di più la comunità scientifica, la situazione sarebbe ben diversa, così come la mentalità delle persone.
Premetto che la seguente è una mia idea sulla quale potete pure sputarci, non mi offendo.
Per me quel titolo di giornale aveva ragione. Il 1989 era esattamente l'anno in cui si sarebbe dovuto pensare bene alle conseguenze economiche della caduta del muro di Berlino.
Il fenomeno Cina è nato da lì. Senza di noi non esisterebbe, senza le scelte fatte dall'occidente in quegli anni non esisterebbe.
E le scelte fatte negli anni 90 rendono impossibile fare qualcosa adesso perchè appunto Russia, Cina e India si adeguano ad un modello di convenienza che per loro è nato e prosperato da quegli anni.
Ora per me sono veramente chiacchiere al vento.
Ho sentito stamattina in macchina su radio 24 una giovane attivista. Ho provato imbarazzo per lei perchè alla semplice domanda "quali sono le vostre proposte concrete" non ha saputo dire niente più di quello che avrebbe detto un merlo canterino, un paio di slogan non molto diversi dal "BASTA GUERRE".
Qui non si tratta di firmare armistizi, sarebbe facile.
Arrivare ad azzerare le emissioni nette 10 o 20 anni dopo i Paesi occidentali non è "sbattersene", entrambi i Paesi stanno facendo massicci investimenti in rinnovabili, l'India punta ad avere i 50% di rinnovabili nel mix energetico entro il 2030, non è un obiettivo da poco. La Cina si è impegnata a cominciare a ridurre le emissioni entro il 2030 ma probabilmente ci riuscirà ben prima.
Ma per la natura stessa delle rinnovabili che hanno un investimento iniziale elevato è molto difficile per i Paesi più poveri e in rapida crescita come l'India soddisfare tutta la domanda di energia con rinnovabili, è inevitabile che i tempi per le economie più arretrate siano più lunghi rispetto a quelle industrializzate.
Ma anche se l'India raddopiasse le emissioni entro il 2030 e gli USA raggiungessero il loro obiettivo di dimezzarle, le emissioni pro-capite resterebbero comunque più alte negli USA, senza contare la differenza enorme di emissioni cumulate. Sicuramente potrebbero fare di più, ma non è proprio una situazione in cui l'occidente possa mettersi a fare la morale agli altri.
quindi l'opinione pubblica è influenzata dalle pubblicazioni peer-reviewed?
Le scelte dei cittadini seguono le opinioni delle rivste scientifiche?
Io non ne conosco una di persona così, invece ne conosco tantissime che leggono e ascoltano i canali di informazione.
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