Una bella notizia di ieri, dal Belgio: i Verdi stanno rimettendo sul tavolo la possibilità di rinviare l'abbandono del nucleare, fissato per il 2025.
Belgian Greens make U-turn to consider nuclear plants extension | Reuters
L'obiettivo dell'estensione della vita operativa delle centrali nucleari del paese sarebbe chiaramente quello di ridurre la dipendenza dal gas russo.
Gas: Cingolani, in 24-30 mesi indipendenti dalla Russia - Ultima Ora - ANSA
Vedremo se saranno solo parole oppure ci si muoverà per davvero.
Tolto che l'indipendenza dalla Russia non è comunque una soluzione per il medio-lungo periodo in termini di transizione ecologica.
Bisogna pure vedere come avviene questa transizione.
Qui in basso Adriatico è prevista la costruzione di un mega parco eolico a qualche decina di km dalla costa salentina, che sarebbe un pugno in un occhio e distruggerebbe la visione dei monti albanesi. Io mi auguro non lo creino.
Infatti i parchi eolici dopo aver distrutto paesaggisticamente tanti crinali appenninici con rendimenti non esaltanti in termini energetivo, ora vanno in mare...
Ma non sarebbe meglio installare pannelli fotovoltaici su tutti i tetti d'Italia ( escludendo i centri storici)?
Chi li installa? Chi mette i soldi?
Perché si parla di tecnologie molto costose e che soddisferebbero solo i bisogni delle case su cui sono messi.
E poi i pannelli solari non sono impattanti sul paesaggio?
Può essere comprensibile sperare di non vederle al largo della costa le palle eoliche, ma almeno le si metta in pianura dove c'è la possibilità.
Solo che per molti le pale sono pericolose per i volatili, i pannelli sono brutti da vedere, il nucleare non scherziamo, il gas no, i gasdotti no, i termovalorizzatori per trattare i rifiuti no, e allora viviamo senza usare energia e facciamo prima...
Ho visto criticare persino l' idroelettrico che ha una capacità di generare energia impressionante rispetto alle altre fonti rinnovabili (tanto è vero che Stati più piccoli e che hanno un territorio abbastanza montuoso come la Norvegia usano quasi solo quello).Si deve capire che un minimo impatto paesaggistico (e spesso anche in termini di inquinamento dato che le rinnovabili NON bastano) è necessario per vivere come facciamo.
Ultima modifica di ale97; 12/03/2022 alle 02:52
@ale97
Qui nelle Marche hanno fatto un disastro con i pannelli solari messi nei campi agricoli.
Per fortuna ora si aono fermati incentivi etc.
Personalmente diverso il discorso di installazione sui tetti, insufficienti certamente ma intanto installiamoli su fabbriche, abitazioni, anche dei centri storici (un conto vedersi il paesaggio deturpato e terreni da bonificare, un conto applicarli su tetti e superfici urbanizzate.
Poi non essendo esperto del settore mi chiedo dove le prendiamo le materie prime per costruirli senza una politica estera seria in Africa e altri fornitori.
Sul nucleare non mi esprimo, spero solo che la fusione diventi accessibile in pochi decenni! Per le convenzionali invece dove prenderemmo l'Uranio?
L'idroelettrico sarebbe buono se avessimo acqua come Canada e Norvegia.. Vedendo il nostro stato dei fiumi dipenderemmo troppo dall'andamento meteorologico ormai sempre più siccitoso.
Stessa cosa per le pale eoliche con almeno 300 giorni soleggiati e calmi all'anno ormai
I pannelli solari sui tetti non sono impattanti , escludendo i centri storici) perché i tetti già ci sono e non consumiamo nuovo suolo.
Sull'idroelettrico il discorso è lungo: sui piccoli fiumi si determina linterruzione del trasporto solido con impatto negativo sull'erosione felle coste, per cui poi dono necessari costosi lavori di protezione delle spiagge.
Cosa c'entra l'erosione delle coste con l' idroelettrico, considerando che di solito gli impianti si trovano in quota dove al massimo gli immissari (se il lago non è totalmente artificiale) possono essere dei piccoli torrenti e in cui la distanza dal mare è assurda?????
Ecco un articolo sulla follia dell'estremismo climatico e sulla transizione ecologica che mi trova d'accordo completamente: Sogni infranti | Climatemonitor
Spero che questo terribile periodo serva almeno ad eliminare le follie climatiche e le conseguenti folli decisioni che si volevano prendere, sopratutto in Europa
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