Sì, conosciamo abbastanza bene il clima al punto da riuscire a ricostruire con i modelli quello del passato con buona verosimiglianza.
Il clima, poi, non c'entra niente con la meteo.
Non ci vuole un modello meteo superpotente per sapere che ad Agosto sarà al 99% caldo.Quindi vado su un sito meteo qualsiasi e vedo il tempo di agosto per le ferie.
E che sarà così per tutti i mesi di Agosto dei prossimi 40-50mila anni, fino alla prossima glaciazione.
E questo chi te lo dice?Oppure che non devo insegnare a sciare a mia figlia perché tra 20 anni non ci sarà più la neve sulle Alpi.
Non avrai mai la stessa accuratezza, ciò però non squalifica le previsioni dei modelli climatici.Cioè con la stessa accuratezza con cui posso dire che per una centrale idroelettrica per produrre 1 Mwh deve far andare le turbine per 10h con una portata al 50% della capacità.
E chi lo dice che tra vent'anni il costo delle rinnovabili e quello degli accumulatori sarà estremamente basso? E' un presupposto irrealistico, e non può essere il punto di partenza per un'analisi oggettiva sulle politiche energetiche. I prezzi dei materiali necessari per la costruzione di pannelli fotovoltaici e pale eoliche (specialmente se ci sono vari paesi che sono orientati per una decarbonizzazione esclusivamente basata su fonti rinnovabili) non possono continuare a calare nonostante l'aumento della domanda, così come i miglioramenti in termini di efficienza non possono continuare sullo stesso trend nonostante i limiti fisici dovuti al secondo principio della termodinamica.
In realtà ci sono ampie evidenze che il nucleare nonostante l'apparente lentezza sia in realtà il metodo più rapido per decarbonizzare la produzione di energia elettrica di una nazione (1° grafico, che mostra la quantità di potenza low carbon che diversi paesi sono riusciti ad installare in un decennio; si nota come al primo posto ci sia la Norvegia nel decennio 1980-1990 grazie all'idroelettrico, mentre le posizioni successive sono tutte occupate da paesi che producono energia nucleare).
Il problema non riguarda nemmeno i costi. La componente primaria del costo dell'energia sono gli interessi sui prestiti per la costruzione del reattore, che sono alti essendo considerato un investimento a rischio per la sua impopolarità. Oltre a tutto questo, il prezzo del combustibile è anelastico rispetto al prezzo dell'energia.
E' vero che il break-even point di una centrale nucleare è molto più distante nel tempo (15-20 anni dalla costruzione), ma oggi parliamo di licenze di operatività minima di 60 anni e che possono essere estese fino ad 80 anni; stiamo parlando di capacity factor oltre al 92% con una potenza superiore ai 1500 MW.
Nuclear Power Economics | Nuclear Energy Costs - World Nuclear Association
Nuclear Energy Agency (NEA) - Projected Costs of Generating Electricity - 2015 Edition
L' "esperto" in questione è un attivista anti-nucleare. Ecco due link della IEA per i dati riguardanti il costo di generazione dell'elettricità per fonte e altro.
Levelised Cost of Electricity Calculator – Analysis - IEA
Projected Costs of Generating Electricity 2020 – Analysis - IEA
La parte finale è incommentabile, davvero: sostenere che la costruzione di centrali nucleari non abbia ragioni climatiche per me è assimilabile ad una qualsiasi teoria complottista. Questo è l'ambientalismo ideologico che in alcuni paesi ha portato a decisioni scellerate e allontanato dagli obiettivi di neutralità carbonica.
Non esiste bacchetta magica, come non esiste per lo smaltimento dei rifiuti derivanti da una qualsiasi altra industria. La differenza è che l'industria nucleare, in termini quantitativi, ne produce diversi ordini di grandezza in meno, motivo per cui lo stoccaggio e la messa in sicurezza risulta assolutamente efficace. Infatti, mentre non c'è mai stato alcun caso di morte o malattia dovuto a contaminazione da scorie nucleari, negli ultimi decenni si sono verificati diversi incidenti (almeno una ventina) che hanno portato a contaminazioni di Arsenico nelle falde.
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C'ho la falla nel cervello
Tra l'altro i pannelli fotovoltaici durano circa 20 anni, come anche le torri eoliche, ma in questo caso é più difficile affermarlo con certezza perché non c'è un deterioramento del materiale che ne preclude la capacità di generare corrente, mentre una centrale nucleare può benissimo durare molto di più-
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