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  1. #11
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da zoomx Visualizza Messaggio
    Avendo lo stesso testo l'ho scansionato e passato ad un OCR

    Origine e diffusione del Castagno. Qual'è il concreto significato della presenza
    del Castagno nella vegetazione prealpina? Oggi non si può più dubitare, come ancora acca-
    deva recentemente, del suo indigenato nell'Europa Meridionale. Il genere Castanea risale
    al miocene, e nel terziario era diffuso assai a Nord nel Vecchio Continente; resti fossili son
    stati trovati nelle flore terziarie della Groenlandia, delle Spitzbergen, di Sachalin. Attualmente
    è presente nell’Asia tropicale montana e insulare il genere assai affine Castanopsis. Il Casta-
    gno deriva quindi da un ceppo terziario che in clima caldo-umido aveva raggiunto ben più
    ampia espansione boreale in Asia, Europa e America, come testimonia del resto il suo at-
    tuale areale spezzato in tre grandi isole: una americana, una europea, una nell’Estremo
    Oriente. Ma col raffreddarsi del clima la distribuzione si è contratta verso Sud, recuperando
    poi, cessate le glaciazioni, solo modesta parte della perduta ampiezza al margine meridio-
    nale delle Alpi, e lungo le valli del Rédano, del Reno, del Dantbio.

    Ogni mutamento di clima in senso oceanico o temperato umido ha certo favorito la
    diffusione del Castagno insieme ad altre piante con simili esigenze, come il Cerro e in generale
    le Querce mesofile (legate cioè a moderate condizioni di umidità, oltre che di temperatura
    e di luce). Ogni oscillazione del clima verso l'aridità e la continentalità ha invece contribuito
    ad arrestare almeno o restringere questa propagazione.

    Nei confronti del Querceto, il Castagneto, per esigenze climatiche, tende a salire più in
    alto, ma per esigenze edafiche (di suolo) può anche presentarsi a un livello sottostante.
    Ciò accade spesso nelle Prealpi calcaree lombarde; sui pendii rupestri denudati, ma favore-
    volmente esposti, salgono e si affermano le Querce fino a notevole altitudine, mentre il
    Castagno copre densamente la coltre di rosso ferretto accumulatasi per degradazione alla
    base di quelle alture. Ne risulta un paesaggio assai caratteristico in cui si accostano il grigio
    tono delle rupi, il verde intenso delle chiome dei Castagni, il rosso talora quasi sanguigno
    dei viottoli e degli scoscendimenti che feriscono al margine del Castagneto il pendio erboso.

    In nessun caso si può pensare al Castagneto come all'espressione tipica di una zona di
    vegetazione continua sulle nostre montagne; si deve piuttosto far rientrare, come impor-
    tante elemento, in un sotto-orizzonte meno xerotermico nell'orizzonte submontano dei Quer-
    ceti, insieme alle Querce meno xerofile.
    Quindi lo ritengono autoctono?


    "All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei

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  2. #12
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Oggi non si può più dubitare, come ancora accadeva recentemente, del suo indigenato nell'Europa Meridionale.

    Quindi si!

  3. #13
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da zoomx Visualizza Messaggio
    Oggi non si può più dubitare, come ancora accadeva recentemente, del suo indigenato nell'Europa Meridionale.

    Quindi si!
    Ma pensa che roba, pazzesco. Ho sempre saputo fosse stato importato e basta!


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  4. #14
    Uragano L'avatar di Lou_Vall
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da zoomx Visualizza Messaggio
    Oggi non si può più dubitare, come ancora accadeva recentemente, del suo indigenato nell'Europa Meridionale.

    Quindi si!
    Attenzione però, quelle sono informazioni datate.
    Stando a studi più recenti (2004), pare che il castagno abbia avuto diverse zone rifugio durante la Glaciazione di Wurm, ma l'origine origine non è stata chiarita al 100%. Rimane valida l'opzione che sia originario della regione tra Anatolia e Caucaso (che è patria di molte altre specie) più che altro - credo - perchè non vi sono altre prove che lo possano smentire.
    Lou soulei nais per tuchi

  5. #15
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da Ragnarok Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti, oggi sono qua per chiedere che ne pensate in merito alla domanda della discussione. Io ho sempre saputo e pensato che il castagno fosse stato importato da luoghi abbastanza lontani dai romani, tuttavia su Wikipedia si legge che c’è chi pensa che possa essere addirittura autoctono delle aree in verde della seguente cartina:
    Allegato 577883

    ...non capisco perché, se fosse autoctono, allora tutti i castagneti abbandonati si convertono in foreste caratterizzate da altre essenze arboree che ogni tanto soppiantano il castagno, per l’appunto. Inoltre, perché si trova spontaneo solo nelle zone coltivate a castagno e non anche in altri luoghi se è veramente autoctono? Ditemi che ne pensate, ciao!
    In tutti i boschi ci sono alberi più o meno dominanti, senza che questo influisca sul fatto che sia autoctono o meno.
    Immagino quindi che il castagneto "puro" non sia naturale, ma piuttosto una modifica dell'ambiente naturale per privilegiare una produzione.
    Allo stesso modo con mia sorpresa, nonostante il terreno non sia il suo, trovo sparsi castagni naturali, anche piccole piante, in molti boschi che frequento. Ovviamente con poche e rare castagne.

  6. #16
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Quella della civiltà del castagno è una storia davvero interessante.

    In "Storia del bosco" di Mauro Agnoletti c'è un intero capitolo dedicato a questo albero utile e meraviglioso.
    Qualche spunto dal saggio:
    "come componente della flora pleistocenica italiana è un relitto terziario la cui area naturale si è ristretta gradualmente al sud Europa a seguito delle successive glaciazioni..."
    ...
    "le castagne conosciute dall'uomo preistorico probabilmente erano molto piccole ..."
    ...
    "l'intervento dell'uomo probabilmente ha ampliato la distribuzione geografica del castagno..."

    "l'Asia minore e più in particolare la regione transcaucasica ... è da considerarsi il centro che per primo ha domesticato, coltivato e diffuso la specie..." ...Il suo percorso sembra quindi partire dalla Lidia, per giungere poi in Grecia e in Italia"

    "Studi paleobotanici hanno mostrato che in centro Italia intorno all'anno 1000 a C si registrava una presenza di pollini di castagno pari all'8%..."

    "tale percentuale aumentò fortemente nel periodo d'espansione dell'impero romano, fino al 48% all'inizio dell'era cristiana... "


  7. #17
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da Lou_Vall Visualizza Messaggio
    Attenzione però, quelle sono informazioni datate.
    Stando a studi più recenti (2004), pare che il castagno abbia avuto diverse zone rifugio durante la Glaciazione di Wurm, ma l'origine origine non è stata chiarita al 100%. Rimane valida l'opzione che sia originario della regione tra Anatolia e Caucaso (che è patria di molte altre specie) più che altro - credo - perchè non vi sono altre prove che lo possano smentire.
    Ah vedi…


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  8. #18
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    In tutti i boschi ci sono alberi più o meno dominanti, senza che questo influisca sul fatto che sia autoctono o meno.
    Immagino quindi che il castagneto "puro" non sia naturale, ma piuttosto una modifica dell'ambiente naturale per privilegiare una produzione.
    Allo stesso modo con mia sorpresa, nonostante il terreno non sia il suo, trovo sparsi castagni naturali, anche piccole piante, in molti boschi che frequento. Ovviamente con poche e rare castagne.
    Si sì chiaro, ma mi interessava capire se fosse proprio indigeno oppure se si sia espanso in seguito a mano umana e basta ecco


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  9. #19
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    Citazione Originariamente Scritto da ldanieli Visualizza Messaggio
    Quella della civiltà del castagno è una storia davvero interessante.

    In "Storia del bosco" di Mauro Agnoletti c'è un intero capitolo dedicato a questo albero utile e meraviglioso.
    Qualche spunto dal saggio:
    "come componente della flora pleistocenica italiana è un relitto terziario la cui area naturale si è ristretta gradualmente al sud Europa a seguito delle successive glaciazioni..."
    ...
    "le castagne conosciute dall'uomo preistorico probabilmente erano molto piccole ..."
    ...
    "l'intervento dell'uomo probabilmente ha ampliato la distribuzione geografica del castagno..."

    "l'Asia minore e più in particolare la regione transcaucasica ... è da considerarsi il centro che per primo ha domesticato, coltivato e diffuso la specie..." ...Il suo percorso sembra quindi partire dalla Lidia, per giungere poi in Grecia e in Italia"

    "Studi paleobotanici hanno mostrato che in centro Italia intorno all'anno 1000 a C si registrava una presenza di pollini di castagno pari all'8%..."

    "tale percentuale aumentò fortemente nel periodo d'espansione dell'impero romano, fino al 48% all'inizio dell'era cristiana... "

    Quindi secondo questo autore è indigeno o si è naturalizzato in seguito all’introduzione da parte dell’uomo?


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  10. #20
    Uragano
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    Predefinito Re: Castagno (Castanea sativa): una specie autoctona o esotica naturalizzata?

    E' indigeno del sud Europa (la Castanea sativa intendo), se non proprio dell'Europa occidentale, quella sudorientale sicuro

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