sono temperature della troposfera dove il segnale è maggiore, altre non è specificato e potrebbero essere basate sui soli dati delle stazioni, a inizio anni '90 credo che la nasa non incorporasse ancora le sst; nella media globale in superficie il
segnale è minore.
troposfera con enso rimosso:
pin2.PNG
Domanda da ignorante in materia, visto che in stratosfera c’è stata comunque un’immissione di materiale vulcanico , potrebbe esserci una debole variazione delle temperature nell’emisfero australe, anche di un paio di decimi di grado?
Ultima modifica di japigia; 16/01/2022 alle 20:56
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
L'altezza della colonna eruttiva è uno dei parametri, non l'unico, però: questa eruzione è stata molto violenta ma rapida (per ora), diciamo che anche la localizzazione dell'evento non aiuta molto circa le stime e le uniche sono quelle che posta snowhaolic.
La VEI 6 ha un ventaglio di esempi al suo interno, dal Krakatoa al Pinatubo al Novarupta, francamente però a vedere le foto e quei pochi dati disponibili sin'ora direi che siamo più su un VEI 5, e per VEI 5 intendiamo eruzioni come il Saint Helens o quelle del Vesuvio del 79 e 1631 che, per quanto colossali, non sembrano aver avuto un impatto così importante a livello climatico.
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VEI6 è roba estremamente tosta che si verifica poche volte a secolo, anche a me in base le prime stime sembra ragionevole una classificazione in VEI5 (così classificata su en wiki).
Potrebbe essere la più forte dal 1991, risulterebbe un altro VEI5 nel 2011 in Cile.
Le emissioni poi al momento sembrano nettamente inferiori a quelle del Pinatubo, però ognuna ha un po’ la sua storia, di conseguenza che gli ipotetici effetti sul clima non sono lineari perché ci può essere cenere e gas in proporzioni mai uguali. Ad esempio la catena del Laki nel 1783 non emise tanta cenere (meno di 1 km3), ma un enormità di gas (forse superiore al Pinatubo) che ebbe poi grosse conseguenze a livello climatico in quegli anni.
Vista la posizione nell’oceano è invece stata piuttosto particolare l’esplosione che per certi versi ha simulato in parte in miniatura Krakatoa del 1883 (quello sì forte forse ancora più del Pinatubo) che allora creò un boato letteralmente assordante in un raggio di centinaia di km udito distintamente a 5000 km con onda d’urto che fece il giro del mondo per 7 volte in vari giorni e a 160 km dal sito si sentiva a 172 decibel con un effetto di ben 85 hPa sul barometro.
Nel caso odierno si parla comunque di suono percepito in Alaska, ma complessivamente un evento di magnitudo sensibilmente inferiore a quello citato poc’anzi.
Ultima modifica di AbeteBianco; 16/01/2022 alle 22:27
Il vapore acqueo ha uno spettro di assorbimento diverso, anche in stratosfera è un gas serra che blocca più l'infrarosso in uscita che la luce solare in ingresso.
Quindi questa componente delle eruzioni vulcaniche ha un effetto di riscaldamento, generalmente sovrastato da quello di raffreddamento di polveri e solfati, anche perché il vapore ha un effetto debole e ricade molto rapidamente.
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