Le zone in assoluto più temporalesche sono le Prealpi e l'immediata fascia pedemontana e di alta pianura.
Garda compreso ovviamente.
Per le passate temporalesche più belle e scenografiche la pianura aperta é il posto migliore in assoluto.
Come hai detto te i temporali più violenti in genere non li hai nelle Alpi ma in pianura per ovvi motivi.
Verona in realtá é in una posizione molto buona per i temporali, magari sei transitato di lì nei momenti in cui non ce n'erano.
Qua in alta pianura bene o male ci và sempre bene perché ci salva la latitudine piuttosto alta permettendo frequenti passate rispetto al Polesine per dire.
Chiuso OT.
Qui purtroppo gli albicocchi hanno cominciato a fiorire.
I prugni sono quasi all'apice.
I -3,3 con gran brinata che si sono avuti ad inizio settimana hanno 'ucciso' solo le margherite e le scarpette della Madonna, il resto, viole comprese, non se n'è accorto. Anche perché è stata l'unica gelata.
Di seguito qualche foto, luce pessima a causa dello stratocumulame, dissoltosi poco dopo
Buona domenica.
Mi è venuto d'istinto anche a me pensarlo, spesso gli effetti del gelo sui fiori non si notano subito, il fiore appare integro ma l'ovario magari è stato bruciato.
Comunque, non sono del tutto d'accordo che le frequenti gelate notturne non influenzano la fioritura, qui, quest'anno, ho notato un rallentamento nonostante le frequenti giornate soleggiate, penso sia per le notti spesso fredde, sia per la minore disponibilità idrica nei terreni causa le ridotte precipitazioni in gennaio e febbraio
Assolutamente niente di così drammatico. Ho scritto il termine 'ucciso' volutamente fra apici. Semplicemente, dopo la brinata non sono ricomparsi quei fiori.
Non è la prima volta che succede qui, dove le foehnate tendono ad anticipare troppo le fioriture.
Nel frattempo ho notato anche i carpini in risveglio (almeno, credo che siano carpini).
@Belumat: io qui sto fotografando le specie che si stanno risvegliando, ma il panorama generale non è così. Nel senso che potrei fotografare mille spazi nei parchi e in campagna dove ad occhio non si vede nessuna gemma
Ma lì da voi noto che tutto molto piú avanti di qua in fatto di risveglio vegetativo.
Qua da me é indiscutibilmente piú indietro.
Probabilmente c'é proprio questa differenza.
Per esempio ho fotografato questo bosco di pianura, fatto essenzialmente di specie 100% autoctone ed appare tutto ancora in perfetta veste invernale.
Ho notato invece che i cespugli di rossospino stanno per fiorire, nei prossimi giorni faró delle foto, son bellissimi questi perchè son tra i primi e donano quelle macchie color rosso nel paesaggio ancora steppico invernale
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Nei prati in collina invece ho notato le viole, gli occhi della Madonna e margheritine nell'erba e nel sottobosco, ma in collina c'é da dire che é molto meno esposto al gelo rispetto alla pianura sottostante.
@Gian1969 @alnus
Stamattina notavo la differenza, in fatto di scelte di vegetazione nei giardini delle case.
Qua posto 2 foto, una di una tipica villetta in stile anni '60\'70 (disabitata attualmente) e giusto di fronte una villetta più recente (anni '90\2000).
Notare come prima andavano di moda le palme cinesi (probabilmente donavano un ché di esotico) mentre adesso và piú di moda l'olivo "antico" di fianco all'entrata, con altre piante o cespugli caduchi in altre zone del giardino.
Anche da voi trovate questi stili? (Lombardia\Emilia)
Di invariata c'é questa voglia di dare alla casa un'impressione esotica
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Tutto corretto, Stefano!
Però prima rispondevo a Mat87 ed era corretto anche quello che scriveva lui: le gelate notturne rallentano il risveglio, ma solo per il numero di ore in cui la temperatura rimane al di sotto di una certa soglia (per molti fruttiferi i +7 gradi).
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