Fioriture varie.
Rose nel piazzale dell'Esselunga di viale Famagosta (foto di domenica)
Falso gelsomino (Trachelospermum jasminonides, foto di ieri)
Limone (stamani sul terrazzino sul tetto)
Ulivo prossimo a fiorire (stamani sul terrazzino sul tetto)
Buona giornata.
Foto di qualche giorno fa sui 1000 metri
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Enorme cerro
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Pero selvatico in fioritura
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E grosso branco di cinghiali, appena si sono accorti di me ne sono usciti una 30ina
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Su abete bianco, uno di quelli che ho piantato.
È cocciniglia?
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Il tiglio che ho piantato a febbraio nel mio terreno incolto che presto diventerà giardino di Santa Maria Del Focallo sta atticchendo benone, avevo piantato un pioppo ma il vento l'ha buttato giù (colpa mia che non ho aggiunto un ulteriore sostegno conoscendo la zona molto ventosa). Il problema di questa zona non è tanto il clima ma il terreno che è completamente sabbioso, la stessa sabbia che c'è in spiaggia. Poche cose riescono ad attecchire bene se non si fanno interventi ai terreni, faticano gli ulivi e pure le palme e crescono bene solo le acacie saligne che sono infestanti e spontanee, i tamerici, le viti e il pino di Norfolk (che si adatta bene soprattutto per le temperature estive non troppo alte) e anche le canne comuni nei punti ricchi di acqua. Riguardo le erbacee ho notato che crescono praticamente solo forasacco e avena selvatica in modo abbondante e sono già secche poi c'è la gramigna in questo periodo che cresce verde al di sotto di esse.
PS. Vedo spesso questo tipo di malva (in foto) ma non sono riuscito a identificare la specie precisa.
Buongiorno,
ecco le foto degli abeti che stanno cominciando proprio in questi giorni ad aprire le loro gemme:
abete argentato
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abete del Caucaso (abies Nordmanniana)
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abete rosso
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intanto segnalo anche l'inizio della fioritura delle robinie alle quote più basse della città, le ho viste ieri a circa 650m ma non sono riuscito a fare la foto dato che ero in macchina. Quelle che si trovano più in alto hanno per ora solo le foglie ma, considerate le previsioni, credo che "esploderanno" a breve.
Trovato il nome della pianta che ho fotografato al mare da me, si chiama malvone maggiore o anche curiosamente malva veneta o malva arborea. Pianta diffusa nelle zone costiere sabbiose occidentali europee sia dell'Oceano che del Mediterraneo dall'Irlanda alla Spagna, Nord Africa e Grecia e diffusa anche in Italia. Il suo habitat ideale sono le dune sabbiose e tollera molto bene la salsedine.
Su Wikipedia inglese ho letto questa cosa curiosa e riporto la traduzione automatica:
I semi di malva arborea possono essere trasportati tra aree costiere separate dal frutto galleggiante e gli uccelli marini sono considerati un probabile mezzo di diffusione. I semi sono racchiusi in una custodia esterna impermeabile e possono rimanere vitali per anni, anche dopo un'immersione prolungata in acqua salata. [12]
Il recente aumento dell'areale della malva tra le isole scozzesi ha sollevato preoccupazioni sul fatto che stia spostando la vegetazione autoctona e stia riducendo le popolazioni di pulcinella di mare ( Fratercula arctica ) nelle aree colpite. La pianta forma densi popolamenti lungo le coste dell'isola che inibiscono la riproduzione e fanno sì che le pulcinelle di mare abbandonino le loro tane. [21] [22]
Si pensa che la sua diffusione tra le isole australiane negli ultimi decenni riduca la biodiversità, la ritenzione del suolo e l'habitat degli uccelli marini. Secondo uno studio, "Le sterne crestate e del Caspio che nidificano all'aperto sono chiuse dalla chioma, mentre i pinguini ( Eudyptula minor ) e le sterne brigliate ( Sterna anaethetus ) sono esclusi dalla mancanza di sottobosco". [12]
In Nuova Zelanda si è stabilito in diverse isole dominate da uccelli marini dove è considerata una grave erbaccia ecologica e per le quali esistono programmi di eradicazione attivi, come nell'isola di North Brother nello Stretto di Cook.
Scheda IPFI, Acta Plantarum Malva_arborea
Grosso esemplare di acero di monte in vaso di "seconda generazione", ossia nato da semi di piante che avevo seminato io a fine anni ottanta e che dopo qualche anno , hanno prodotto semi fertili.( il capostipite ce l'ho ancora)
Qui intorno ci sono diversi esemplari spontanei insieme agli aceri campestri.
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No, è il Monte Mutria lato Guardiaregia, paese con 1500mm medi annui.
Google Maps
Zona ricca di sorgenti e molto varia, bosco fitto da un lato alternato a zone con ampie radure (quelle in foto, spesso private) in cui prevalgono le rosacee ed utilizzate come pascolo, oasi wwf e con diversi sentieri cai.
Da google vedi anche l'invaso di arcichiaro, sempre a mezzo servizio, mai capito il perchè.
Il giro completo percorrendo tutta la cresta è di 25km con 900m di dislivello, ci vuole una giornata intera.
La Gallinola invece è quasi completamente spoglia, più interna e più esposta, la vedi da qui.
Google Maps
E' la mia zona preferita, proprio per la varietà di condizioni e di vegetazione, per fare passeggiate ed approfondire le mie conoscenze di botanica, ancora scarse ma vado migliorando.
Ho appena scoperto il nome della tecnica che utilizzo per i miei "prelievi" quando non è possibile da seme o piantine.
Riproduzione per propaggine, la mia ovviamente naturale.
Ora sono alle prese con maggiociondolo, sorbus aria e pero selvatico. Tra l'altro quest'ultimo, vedasi foto, è davvero spettacolare in fiore.
Il punto di riferimento è questo, sorgente e piccola area attrezzata per picnic.
Google Maps
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