Ultima modifica di alexeia; 01/06/2022 alle 12:55
Da queste parti lo fanno in molti, con il mallo, cioè la parte carnosa esterna della drupa. Quando ero piccolo sentivo parlare della tradizione di prendere "la rugiada di San Giovanni": era considerato importantissimo raccogliere le noci in quella notte. Era il residuo dei riti pagani della notte di mezza estate, che al Nordeuropa sono ancora vivi.
In Danimarca fanno i Sankt Hans bål (falò di san Giovanni)
https://www.alt.dk/artikler/sankt-ha...kal-du-se-baal
Ultima modifica di alnus; 02/06/2022 alle 09:08
Sempre colline della val Pescara IMG_20220606_200845.jpg IMG_20220606_200858.jpg
L'anno scorso non ho mangiato una ciliegia, quest'anno invece è strapieno.
Ne sto raccogliendo a chili
fra 7/10 gg saranno pronte anche le duracine (le ultime) .. speriamo niente grandine nei prossimi giorni
mai avuto un raccolto di ciliegie così abbondante e di qualità come quest'anno. Notevole. Anche perchè non compromesse da gelate tardive come gli ultimi 2 anni, nè da pioggia di maggio.
invece grandi problemi con la fioritura dell'olivo, anche a queste latitudini.
Nel campo quest'anno avevo una fioritura da record. Ho provveduto anche ad irrigare in aiuto, ma le TEMPERATURE TROPPO ALTE, IL SECCO, IL VENTO, hanno bruciato molti fiori e fatto cascare le mignole. Assurdo. Grandissimo peccato.
Da due giorni è partito il profumo dei tigli e mi sono già stufato.
La brezza notturna, se c'è, passa proprio sul parcheggio pieno di tigli che ho a N e soprattutto NW.
Mi sento di confermare che è tilia americana, come nell'80% dei viali e delle alberature urbane; mi ha stufato anche lui, preferisco di gran lunga le specie europee.
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Guardate che bello questo ritaglio di parco pubblico in una frazione di Modena, dove hanno semplicemente lasciato i pioppi che c'erano, tra l'altro ibridi da industria, molto probabilmente nati spontaneamente su incolto.
Costi di vivaisti: zero = effetto molto migliore di qualsiasi piantumazione!
(sempre a proposito del piantar alberi, con relativi crediti di CO2 )
Ultima modifica di alnus; 10/06/2022 alle 09:35
Che Dio ti ascolti!
nel mio comune c'era una caserma abbandonata in pieno centro.
Dopo decenni è passata al comune che ha provveduto a demolire il muro di recinzione e alcuni magazzini fatiscenti, a creare uno spazio per un parco.
Nell'interno della caserma erano cresciuti negli anni alcuni ippocastani e piante rustiche che andavano solo sistemate ed erano già pronte.
Da qualche anno la nuova amministrazione ha capitozzato o raso al suolo molti alberi inutilmente, creato parcheggi nel nulla asfaltando migliaia di metri quadri e infine ripiantumato alberi che diverranno tali quando sarò bisnonno.
Grandi costi, senso pratico poco.
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