Originariamente Scritto da
Telecuscin
Qua invece foto dal secondo sopralluogo ad Abetito (e alta probabilità di essere il primo "carotatore" di betulla delle Marche
). Posto magnifico con potenzialità enormi: castagne, nocciole,noci, al 90% di sicurezza anche roveri (devo aspettare che le ghiande siano mature per capirlo.. servirebbero analisi genetiche per capire poi se sono ibridi). Molti tigli, pioppi tremuli, lamponi, more di vario tipo (Rubus), zona funghiva e MIRTILLI che sono molto rari nelle Marche appunto perchè vogliono terreni acidi (solo sulla Laga.. e in queste zone). Oltre a ciò i soliti faggi e le magnifiche betulle, le signorine del bosco, relitti glaciali.
Secondo le nostre prime ipotesi potrebbero esserne così tante a causa dell'abbandono dei pascoli, da loro colonizzati insieme al pioppo tremulo essendo specie eliofile e pioniere. Le si trova in radura ma anche in bosco in popolamento quasi puro (raro, rarissimo). Ritrovata anche rinnovazione abbondante. Su alcune piante schiantate sollevando la zolla ho potuto osservare vera e propria "renella" (molto atipico per chi come me vede sempre terreni argillosissimi.
Soliti problemi dell'abbandono di praterie: brachipodio e asfodelo diffusissimi e perdite di Habitat/specie pabulari (brometo). Successione vegetazionale portata avanti non solo dal solito ginepro ma anche dalla erica arborea (acidofila). Bello constatare come nonostante l0annata queste zone siano comunque quasi acquitrinose e aiutate nelle ultime 2 settimane dai primi temporali che portano vere e proprie "irrigazioni di soccorso". In questa zona solo i tigli ho visto sofferenti per la pioggia mancante. P.s. la foto della carotatura si riferisce ad un Salix caprea (prima volta che ne vedo uno ed era di dimensioni enormi). Betulla più grande con niente meno di 63 cm DBH
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