Si grazie, se puoi dimmi le localitá. Io ne ho segnalato uno nei pressi di Amatrice (ho letto un articolo scientifico sulla sua caratterizzazione) e so di vari altri tutti però dalla Laga in giù.
Di marchigiani ne conosco solo 2. Abetito e Castro (e qualche altro nucleo nei pressi di Vallegrascia).
Curioso di constatare la presenza di altri.
Questi 2 sono prevalentemente esposti a Nordest a 1000-1400 m di quota. (Nel mio immaginario la betulla la immagino al limite del bosco come colonizzatrice invece mi sa le condizioni basiche e calcaree dei Sibillini non lo permettono.
Chissa come é avvenuta la ricolonizzazione post glaciale di questi monti prima dell'arrivo del faggio.. Ho trovato poi un articolo sui vari aplotipi di betulla presenti in Europa per avere qualcje indizio.. Appena ho tempo lo leggo e lo posto qui
Ti faccio l'elenco di quelli che ho trovato io nel corso degli anni. Sono stati tutti pubblicati (Archivio Botanico)
- Monte Magnola: Valle delle Lenzuola e Monte Pidocchio (1985)
- Gran Sasso: Val Venacquaro (1986)
- Monte Sirente: Neviere del Sirente e Prato Canale (1990)
- Terminillo: Monte Jacci - associata con mirtillo e Salix Pentandra (1991)
- Monte Velino: Costone del Ceraso (1993)
- Gran Sasso: fiume Vomano a monte della diga della Provvidenza (1995)
Sicuramente avrai letto la monografia di Tondi & Plini del 1989, nella quale c'è anche il mio ritrovamento della Magnola
La distribuzione appenninica della Betulla bianca | Paolo Plini and Giancarlo Tondi - Academia.edu
Intanto, ripresa degli arbusti (di ligustro, ma anche altri, dopo il temporale e le piogge dell'altroieri
Sei mai stato dentro quella macchia di faggeta sopra Capotenna, sotto il Berro ? Mi ha sempre incuriosito ma non ci sono mai entrato
Immagine.jpg
Francamente no anche perché passando dall'infernaccio l'accesso dovrebbe essere vietato post terremoto (quando feci una notturna sulla Priora per lo meno era così).
Chissá passando da Frontignano!
Comunque é una fustaia di 5,5 ha (nel '98) con destinazione naturalistica ed evoluzione controllata. Fonte: Gis, inventario regionale.
Faggeta eutrofica. Sottotipo d'altitudine a sviluppo ridotto (FG31X).
Comunque dati del '98 eh. Alla sua destra e alla sua sinistra sembra avere due canali o comunque zone di scarico anche della neve. Dal satellite gli individui più esterni sembrano essere ben espansi rispetto alla tessitura delle faggete circostanti
Dovrebbe essere studiata. Esistono foto dell'interno della faggeta del 1938 che fanno intendere una struttura molto interessante, atipica e molto più evoluta delle classiche faggete dei Sibillini. L'ho seguita su tutte le ortofoto, dal volo RAF in poi, e non ho notato cambiamenti significativi. Le foto del 1938 le trovi sul sito della biblioteca dell'ETH di Zurigo
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