Hai assolutamente ragione (anche se ricordavo che l'adamo Y cromosomiale fosse un po' più antico), ma negli ultimi anni alcuni studi hanno messo in dubbio la validità dell'ipotesi del collo di bottiglia genetico associato al periodo dell'eruzione.
In quest'articolo vengono alcuni studi che sembrano andare contro all'ipotesi della catastrofe di Toba, sia come impatto climatico, sia come riduzione della popolazione umana (ovviamente per tutti gli studi citati nell'articolo c'è ne sono svariati altri che arrivano a conclusioni opposte, quindi è una questione tutt'altro che ben definita).
The so-called Toba bottleneck didn’t happen - john hawks weblog
Avatar: Il paradiso
Magari, aspirando a un inverno un minimo decente rispetto agli ultimi anni potremmo aspirare a qualcosa di meno catastrofico!
Impossibile fare uno scenario unico, è un vulcano che ha diverse modalità di eruzione e anche la direzione del vento avrebbe un ruolo determinante.
I terremoti sarebbero un problema minore, nel senso che dei terremoti M5-6 dentro la caldera sarebbero probabili, ma una eruzione di quelle dimensioni distruggerebbe comunque tutto nel raggio di qualche decina di chilometri.
Il rischio maggiore sarebbero flussi piroclastici e caduta di ceneri, che potrebbero facilmente portare accumuli di varie decine di cm fino a 2-300 km di distanza.
Questa stima dei depositi piroclastici dell'eruzione dell'ignimbrite campana (che ricordo sono roventi a differenza delle ceneri) dà l'idea dell'area enorme che venne totalmente devastata.
Osservatorio Vesuviano - Ignimbrite Campana
La caduta di ceneri al di là delle probematiche di salute legate all'inalazione (almeno ora una ffp2 ce l'hanno tutti ) è comunque molto problematica quando supera qualche cm, per il danno alla vegetazione e all'agricoltura, il rischio di lahars in caso di pioggia, il peso sugli edifici, i danni infrastrutturali incluso i rischio di contaminazione delle risorse idriche. Pensa già solo rimuovere 30 cm di ceneri da una grande città, sarebbe una tonnellata al metro quadro.
L'onda d'urto non credo sarebbe un problema significativo, le eruzioni colossali come l'ignimbrite campana o Toba sono in gran parte effusive, non si deve pensare ad un singolo botto colossale se non nella fase iniziale. Con il collasso della caldera si aprono molteplici bocche eruttive e la colonna eruttiva si mantiene prevalentemente per convezione, i maggiori volumi vengono prodotti in questa fase. Paradossalmente potresti non avere alcuna esplosione forte quanto Hunga Tonga.
Sul sito INGV ci sono interessanti descrizioni delle varie eruzioni di Campi Flegrei.
Osservatorio Vesuviano - Inquadramento
Gli tsunami nel Golfo di Napoli sarebbero pressoché certi ma è difficile dire di quale entità, se non causati direttamente dalle esplosioni lo farebbero i flussi piroclastici. Quanta interazione ci sarebbe con il mare è un grosso interrogativo, quella di 29 mila anni fa (la più piccola delle tre eruzioni maggiori) appare molto più esplosiva e ricca di acqua, con i maggiori depositi che sono stati ritrovati lontano dal vulcano
[PDF] Evidence for a large-magnitude eruption from Campi Flegrei caldera (Italy) at 29 ka | Semantic Scholar
Una ripresa dell'attività al largo di Pozzuoli chiaramente presenterebbe rischi maggiori di questo tipo rispetto ad una eruzione nella zona di Agnano o Pianura per dire.
Giusto per chiudere in modo tranquillizzante, riporto questo articolo di alcuni anni fa che ipotizzava una elevata probabilità di una eruzione tra in 2021 e i 2025 sulla base dei trend di riscaldamento e pressurizzazione del sistema idrotermale di Campi Flegrei iniziato nel 2005.
Magmas near the critical degassing pressure drive volcanic unrest towards a critical state | Nature Communications
Quel trend è ancora lì, forse un filo più lento di quanto prevedeva l'articolo ma non mostra segni di rallentamento.
Campi_flegrei_gps.png
Ultima modifica di snowaholic; 20/01/2022 alle 13:56
grazie 1000 snowa, esaustivo come sempre.
insomma, se deve esplodere che lo faccia piano piano
Si vis pacem, para bellum.
Non vorrei sbagliarmi, ma l'attività vulcanica Europea è ai minimi da sempre, o sbaglio?
Alla fine di vulcani attivi abbiamo l'Etna e lo Stromboli e poco altro. Tutto il resto d'Europa "dorme".
Lou soulei nais per tuchi
Sul forum, ormai diversi anni fa, fu postata questa esauriente tesi di dottorato sull'Ignimbrite campana: http://www.fedoa.unina.it/583/1/tesi_biagio_giaccio.pdf
Da pagina 105 sono esaminati gli effetti climatici dell'eruzione, molto interessante per chiunque voglia approfondire
Avatar: Il paradiso
Davvero interessante quello che hai postato
Ma visto che gran parte dell'eruzione è stata effusiva, come ha fatto la cenere ad arrivare a 40 km di altezza?? Si pensa che abbia raggiunto quell'altezza e forse anche più
Ah tra l'altro il livello del suolo è quasi simile alla crisi bradisismica degli anni 80
"Non farà tanto caldo" Frase più divertente del 2022
"We are Motörhead. And we play rock and roll."
"Just a hellish rock n' roll freak. We're too old too cold"
È già capitato che vulcani magari fermi da secoli poi abbiano sorpreso anche i vulcanologi.
Il Pinatubo è uno di questi, era addormentato da 500/600 anni. Nonostante questo la reazione nell’ evacuazione è stata molto rapida rapportata ad altre eruzioni del passato che ebbero effetti ancora più disastrosi sulla popolazione.
Difficile dire quanti vulcani esistono al mondo e con questa premessa quali siano in grado di NON fare eruzioni così violente tra quelli che non mostrano alcuna attività da secoli o millenni. Perlomeno c’è un certo margine sui vulcani molto attivi che fanno eruzioni affascinanti di poco conto (come hawaiane e stromboliane).
Questa non è per forza una rassicurazione, tutt’altro, in quanto i vulcani possono eruttare con violenza anche dopo secoli, mentre in altri sono frequenti eruzioni di “poco conto” del tipo hawaiano e stromboliano.
Per giudicare un vulcano spento occorre forse attendere millenni a meno di altri studi specifici che analizzano il caso (del quale non sono a conoscenza, è giusto per parlare).
Oserei dire che la Campania è una delle regioni che necessitano della maggiore sorveglianza a livello mondiale data la presenza del Vesuvio e dei Campi Flegrei.
Non lontano da noi esistono anche i vulcani d’Alvernia in Francia dove alcuni sono inattivi da centinaia di migliaia di anni, alcuni solo qualche migliaio, e per esempio c’è qualche lago vulcanico anche in Germania, non si sa se un giorno si sveglieranno.
Ma Ischia ha la stessa caldera dei Campi Flegrei?
Ho letto che pure quella è una bomba a orologeria
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