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  1. #11
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Citazione Originariamente Scritto da Daniel92 Visualizza Messaggio
    Quindi in sostanza la diffusione di questa malattia parassitaria è correlata alla siccità e al mutamento climatico negli anni come conseguenza diretta.
    No, la siccità non c'entra nulla riguardo gli olmi. La malattia è arrivata un secolo fa.

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  2. #12
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Citazione Originariamente Scritto da Daniel92 Visualizza Messaggio
    Quindi in sostanza la diffusione di questa malattia parassitaria è correlata alla siccità e al mutamento climatico negli anni come conseguenza diretta.
    Si. La sua diffusione nel secolo scorso é dovuta ai molti traffici umani (per cui molte malattie delle piante negli ultimi 2-3 secoli sono state veicolate da e per ovunque. (Vedi malattie castagno e insetti vari.
    La siccitá, indebolendo le piante, le espone maggiormente alle malattie.

  3. #13
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Vegetazione in sofferenza in Valzurio (BG), altitudine fra 900 e 1200 m, laterale orientale dell'alta Valle Seriana.
    È una zona che dovrebbe ricevere fra 1700 e 1800 mm annui con massimo estivo, si tratta di una valle incassata e umida. Le stazioni meteo vicine sono mediamente sui 450 mm da inizio anno, 5/10 mm in luglio.
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    Ultima modifica di Gian1969; 24/07/2022 alle 10:24

  4. #14
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    ...il che è tutto dire... Valzurio, sei praticamente nella "foresta pluviale orobica", la chiamavamo così quando ci lavoravo dentro.
    Nonostante tutto, tutta la zona si mantiene ancora verdeggiante vista nell'insieme - sono tutti i fine settimana a Clusone, poco distante, e poi vado in giro - però inizia a cedere anche lì... siamo finiti...

  5. #15
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Foto di poco fa: piazza Domodossola, zona Sempione.
    Senza commento...
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  6. #16
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Il violento nubifragio di ieri sera, che ha fatto seguito al modesto temporale dell'altro ieri, tamponera' la situazione, ma per molte alberature è arrivato tardi.
    Le foto che seguono mostrano estrema sofferenza/morte di alcune piante da frutto (prugno, ciliegio), dei carpini, degli aceri, dei tigli piccoli, dei ligustri, dei rovi, delle viti canadesi.
    Noterete anche tappeti di foglie.
    Nelle ultime foto l'acqua ancora presente negli avvallamenti, una manna per gli alberi che si trovano lì. Con i temporali, se da un lato l'acqua corre via dai pendii, dall'altro imbeve gli avvallamenti.
    Buona giornata.
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  7. #17
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    mamma mia, che sfacelo
    altro che ForestaMi ... SavanaMi forse, ma di quelle savane secche al limite del deserto ...

    volendo essere un po' di ottimisti, magari gli alberi più anziani hanno perso le foglie per difendersi e non sono morti.
    Per gli alberelli appena trapiantati, invece, è chiaro che non c'è più nulla da fare. Quanto lavoro e quanti soldi buttati.

  8. #18
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Io non sarei così pessimista, a volte anche piante in apparenza morte riescono tranquillamente a riprendersi.

  9. #19
    Vento fresco
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    Citazione Originariamente Scritto da ldanieli Visualizza Messaggio
    mamma mia, che sfacelo
    altro che ForestaMi ... SavanaMi forse, ma di quelle savane secche al limite del deserto ...

    volendo essere un po' di ottimisti, magari gli alberi più anziani hanno perso le foglie per difendersi e non sono morti.
    Per gli alberelli appena trapiantati, invece, è chiaro che non c'è più nulla da fare. Quanto lavoro e quanti soldi buttati.
    Ho assistito giorno per giorno, dall'inizio di giugno, al progressivo deperimento della vegetazione.
    Dal 10 maggio al 24 luglio, 75 giorni, sono caduti 22,6 mm di pioggia frazionati in ben 9 gg con precipitazioni di almeno 1 mm; massimo evento 6,6 mm l'8 giugno.
    Il tutto con temperature pressoché costantemente su anomalie eccezionalmente positive e con numerosi giorni favonici.

    Poi sono scesi 4,6 mm il 25 luglio e 45 mm ieri sera, ma si tratta di un accumulo locale, nel nord ed est cittadino sono scesi pochi mm.

    Riguardo alle piantumazioni, anche per @TreborSnow: quelle recenti sono state regolarmente innaffiate dalle autobotti, ma non è stato sufficiente e sono seccate tutte. Sono inoltre seccate piantumazioni molto meno recenti. Alcune rispunteranno, è successo dopo la terribile siccità del 2012, sebbene in quell'anno la tarda primavera fu piovosa. C'è da dire che nel 2012 le piogge ripresero alla fine di agosto per non cessare più, quest'anno siamo ancora nel pieno e ora potrebbe non piovere chissà per quanto. Mi aspetto per quest'anno un andamento pluvio simile al 2017, quando curiosamente la parte secca dell'estate fu interrotta da un temporale che, analogamente a questo, colpì prevalentemente il sudovest Milano portando ben 30,2 mm che furono provvidenziali. In quel caso la vegetazione riprese in parte, per poi ri-soffrire nel successivo agosto, che vide solo 34,6 mm in tutto il mese.

    Speriamo che nei prossimi due giorni arrivi qualcosa anche nel nord ed est Milano.

    Nel frattempo, è possibile trarre qualche conclusione circa la regola comunale che vuole le annaffiature solo per le piantumazioni degli ultimi tre anni.
    Con un andamento eccezionale come questo, è successo così: gli alberelli recenti, innaffiati, non hanno comunque resistito a condizioni così estreme e sono seccati; quelli meno recenti, 4-10 anni, non sono stati innaffiati e in buona parte sono seccati. Meglio sarebbe stato, lasciar perdere le ultime e salvare gli alberi meno recenti, che nel frattempo erano cresciuti.
    Così ci troveremo con nuove piantumazioni massive, tutte piccole e stitiche. Tornando indietro, di fatto, di 8-10 anni. Altro che ForestaMi...

    Spero infine che questa mattana climatica abbia fatto capire che siccome non c'è più il clima di una volta, è inutile piantare gli alberi di una volta, che hanno bisogno di un clima che non c'è più. Al mio paesello d'origine nel cremonese, il vivaista locale sta consigliando ai paesani che vanno lì per ricomprare la piante ornamentali "autoctone" che sono seccate anche se sono state irrigate, di prendere piante che resistono al secco: oleandri, allori, ulivi, lecci. Tanto pure l'inverno è stravolto, resistono bene. Io concordo, e spero che lo faranno anche a Milano.

    Buona serata.
    Ultima modifica di Gian1969; 27/07/2022 alle 17:52

  10. #20
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Piante sofferenti, sia dalla malattia che dalla siccità

    mi domando (anzi domando a chi è più esperto di me) se per caso nelle città calde e asciutte come Milano (e tra un po' anche Como) non sia possibile mettere a dimora i carrubi.
    In Sardegna, anni fa quando vi feci una vacanza, rimasi colpito da queste piante rigogliose e verdissime in mezzo a un paesaggio arido.

    Ovviamente sono d'accordo con Gian: con questo clima ragionare in termini di piante autoctone è una follia, come pensare di fare sci estivo sulla Marmolada. Il mio arbusto di mirto è il cespuglio più verde che mi è rimasto in giardino, e non serve innaffiarlo.

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