Io continuo a non capire l'accanimento terapeutico contro la crescita economica a prescindere.
Vi faccio una semplice domanda: come pensiamo di poter investire sulle energie rinnovabili e sulla transizione energetica (così come sulle auto elettriche) senza un'economia in crescita, che permetta ogni anno di accumulare risorse e destinarle a tal scopo?
Poi possiamo discutere finchè vogliamo del fatto che il modello, il tipo di crescita economica che perseguiamo sia da cambiare, e su questo posso pure essere d'accordo (anzi: lo sono).
Ma creare questa dicotomia per cui o si cresce economicamente o si preserva l'ambiente, equivale ad una vera e propria disinformazione. Non esiste nessuna dimostrazione ne teorica ne empirica che un mondo senza crescita economica.
Peraltro se vuoi un paese occidentale senza crescita economica da 25 anni a questa parte ce l'hai già: è esattamente quello in cui vivi. E negli ultimi 25 anni ha ridotto le emissioni pro-capite pure di meno di altri Paesi con crescita economica ben più sostenuta come Regno Unito e Irlanda.
CO2 emissions (metric tons per capita) - Italy, Germany, United Kingdom, United States, Ireland | Data
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
Spiacente, un voto per il parlamento italiano non cambia un regolamento dell'Unione Europea, a meno che l'Italia non decida di invocare l'art.50 e uscire dall'UE.
Il regolamento resta vincolante ed immediatamente applicabile ad ogni stato e ad ogni singolo cittadino dell'UE, senza bisogno di recepimento da parte dei parlamenti nazionali.
grazie per il commento.
So che la mia posizione non è molto popolare. Essa è dibattuta anche nel campo ambientalista ed economico e io non ho la pretesa di avere in mano la verità.
Dati alla mano, per ora purtroppo ho largamente ragione io (l'anno scorso 2021, alla crescita economica mondiale di circa il 6 per cento ha corrisposto un aumento delle emissioni di CO2 quasi della stessa esatta frazione... ). Il leggendario decoupling per ora resta, appunto una leggenda, le emissioni continuano a crescere e di tempo ne resta sempre meno.
Quanto all'Italia, che citi, per fortuna che non siamo cresciuti! Cavolo! in questi ultimi 25 anni nello squallido paese comasco dove risiedo il cemento è almeno triplicato (per lo più a causa di logistica e centri commerciali, tutte strutture ridondanti e per lo più inutili) e la stessa sorte è toccata a mezzo Nord Italia. Non oso pensare a cosa sarebbe successo se avessimo avuto la crescita che avrebbero voluto tutti! probabilmente non esisterebbe nemmeno più un filo d'erba e un bosco, e nelle notti estive la T invece di scendere qualche volta ancora sotto ai 25 gradi, se ne resterebbe a 30 come nel centro di Milano.
Siamo in forum meteo, non credo faccia male ricordare che la vostra Crescita non è solo una linea colorata in un grafico, ma nel mondo reale corrisponde a devastazione della natura, saccheggio delle risorse, deturpamento del paesaggio, un clima sempre più invivibile.
ciao
Il decoupling non esiste, paesi selezionati e totale mondiale.
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E' stato toccato un altro tema molto importante per il nostro paese (e non solo), tra ambientalismo nutrito di rassegnazione e tesi di decrescita felice, ovvero la decarbonizzazione dei trasporti pesanti su gomma e le mancanze della rete ferroviaria italiana.
Il rischio (molto concreto) è che tra gli obiettivi al 2030 che verranno mancati, oltre a quelli energetici, ci saranno anche quelli di trasferimento modale delle merci dalla gomma al ferro.
Il trasporto su ferro ha emissioni per tonnellata-km pari a 24 gCO2eq, contro i 137 gCO2eq dei mezzi pesanti su gomma. Il trasporto merci ferroviario italiano vede una quota modale dell'11%., a fronte di una media europea pari al 17.6%.
Gli obiettivi al 2030 in tal senso puntano al raggiungimento di una quota del 30% su ferrovia, ma sarebbe necessario triplicare il numero di treni merci in circolazione oppure triplicare la massa rimorchiata. Se in piano una locomotiva elettrica è in grado di trainare masse fino a 4000 tonnellate, tale valore si riduce a poche centinaia su linee con pendenze superiori al 20‰ e fino al 35‰ (valore massimo per le ferrovie italiane). E' per risolvere questo problema che negli ultimi decenni si stanno costruendo tunnel di base al di sotto delle Alpi (chiamati impropriamente "TAV" e tanto osteggiati).
E' un tema complementare alla decarbonizzazione dei trasporti privati, anch'esso fondamentale e complesso.
Ultima modifica di MarcoSarto; 23/09/2022 alle 14:56
Qua sono partiti coi lavori per la tav (un macello tra abbattimenti, nuovi ponti, sottopassaggi, caselli autostradali, stazione etc)
I l’avorio sono già più avanti in zona lago di Garda e veronese.
Tra lavori tac, tangenziale, possibile quarta corsia a4, il corridoio che si sta creando fa veramente impressione.
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grazie
io sarei ben felice di sbagliarmi, se non fosse che le emissioni globali continuano a crescere (crisi covid a parte), mentre avremmo bisogno urgente di cali sostenuti anno dopo anno. E anche nelle nazioni dove le emissioni sono in calo continua a crescere (come testimonia il post qua sopra) la pressione sull'ambiente e sugli ecosistemi (consumo di suolo, perdita di biodiversità, ecc).
Insomma in un mondo "caldo, piatto e affollato" è il dato globale che conta. Conta solo quel numeretto misurato sul Mauna Loa.
E chiaro che per alcuni singoli paesi che hanno chiuso le centrali a carbone e soprattutto, delocalizzato le produzioni più sporche, non è stato molto difficile generare meno CO2.
Forse volevi dare le pendenze in 1/1000, perché quelle che hai scritto te sono al limite anche per un’automobile e sicuramente fuori portata per un tir, figurarsi in treno.
I treni a cremagliera possono superarle, ma non sono pensati per trasporto merci di sicuro.
Il trasporto delle merci è fondamentale non solo per le industrie, ma anche per il cibo, quindi la decrescita felice si può facilmente tramutare in rivolta popolare se si affama la popolazione.
Per quanto riguarda le emissioni, ho sempre sentito parlare di emissioni alla fine, non di tutto il ciclo di vita.
Banalmente per produrre 1 l di carburante occorre tot energia e per produrre una batteria un’altro valore.
Poi si fanno le stime sulle emissioni annuali in base alla vita stimata.
Non ho idea di che valori possano uscire
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Ultima modifica di MeTeo72; 23/09/2022 alle 12:52
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