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  1. #621
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    ci si dimentica poi sistematicamente che le auto europee incidono per la bellezza dello 0,9% della CO2 totale mondiale.
    si ragione per l'Europa come se avesse un'atmosfera a sé stante.
    era ovvio che sarebbero tornati indietro, almeno parzialmente, sulla legge del 2035.
    ci si deve lavorare, è giusto, ma allo stesso modo bisogna farlo su tutto il resto e con senno, non sparando date limite a caso senza un minimo di programmazione.
    siamo qui a fare sti sforzi e a cadere nel baratro quando gli USA, che rimangono al secondo posto per emissioni (dopo decenni duranti i quali erano al primo con molto margine, ora c'è la Cina), faranno l'esatto opposto per i prossimi anni perché "il GW non esiste"
    Ma che vuol dire se è lo 0,9% della CO2 mondiale, da qualcosa si deve pur partire, ragionando così allora tanto vale continuare a fregarsene di tutto e aspettare la fine. Ci siamo presi impegni per arrivare alla neutralità climatica nel 2050, come si pensa di arrivarci? Si spera che di qui al 2035, 2040, 2045 qualcuno ci cali dall'alto una tecnologia che miracolosamente catturi tutte le emissioni e così possiamo avere la neutralità climatica fregandocene di ciò che si emette?

    Che poi dite quel che volete ma il trasporto privato è probabilmente il settore più facile da convertire ed è probabilmente per quello che è stato il primo su cui si è puntato, altri mezzi di trasporto tipo navi e aerei sono intoccabili, agricoltura non ne parliamo, le abitazioni servirebbe un piano di decine, centinaia di miliardi per ammodernarle tutte difatti già il primo abbozzo di normativa sulle case green si è arenata e non era manco tanto stringente. Forse si può lavorare sull'industria ma bisogna vedere come la prendono gli industriali e sui rifiuti che però valgono circa il 3%.

    E tornando alle macchine faccio presente che alla COP26 di Glasgow nel 2021 c'era stato un accordo, seppur non vincolante, firmato da tutte le parti (eccetto gli USA e qualche casa automobilistica) proprio per impegnarsi a cessare la vendita di macchine e furgoni inquinanti proprio a partire dal 2035 nei paesi industrializzati e dal 2040 a livello globale, quindi non è certo una fuga in avanti dell'Europa come si vuol far credere quella del bando nel 2035. Difatti anche altri al di fuori dell'Europa hanno passato leggi simili, la Cina già ha annunciato un bando simile nel 2035, l'India nel 2034, il Giappone nel 2035 (anche se con le ibride permesse), la Corea e il Regno Unito anche nel 2035. Una pletora di paesi nel 2040 (fra gli altri la Turchia, Taiwan, l'Egitto, il Kenia, il Messico, il Marocco). E ci son paesi che pure anticipano tipo la Grecia, i Paesi Bassi, la Svezia e la Danimarca che pur essendo parte dell'UE hanno adottato leggi nazionali per farlo nel 2030 così come Singapore e l'Islanda, la Norvegia e l'Etiopia addirittura l'hanno già bandite.

    Se vogliamo ridere prima ancora della normativa europea il nostro paese aveva recepito l'accordo di Glasgow e previsto lo stop al 2035 in Italia, si trova ancora la news pure sul sito del ministero dei trasporti...
    https://www.mit.gov.it/comunicazione...-interna-entro
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  2. #622
    Vento forte L'avatar di verza81
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Danirimini Visualizza Messaggio
    In che senso non mi obbligano? Certo, fino al 2035 posso comprare tutto e poi posso comprare usato. E infatti finché mi converrá comprerò altro. Anche perché coi costi che ci sono probabilmente comprerò usato da adesso in poi. I costi poi dipendono anche da come si usa. Io faccio quasi solo autostrada e spesso faccio giri lunghi per lavoro, hai voglia a risparmiare a 1 euro/kW alle colonnine. E anche da casa quest'anno un +30% non ce lo toglie nessuno. Posso solo immaginare quando ci sarà più richiesta. Senza considerare che io non potrei nemmeno scaricare dai costi (come agente) le ricariche fatte da casa

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    Vabbè ma ripeto tu fai parte dell’1% a cui attualmente unelettrica sarebbe di difficile uso perché fai più di 400 km al giorno in autostrada
    Per tutti gli altri con possibilità di ricaricare a casa già ora conviene
    Ma tanto tranquillo che ora del 2035 le elettriche avranno autonomie di 700/1000km e ricariche ancora più rapide e con prezzi ancora più bassi

    Come usato una Bev adesso è ancora più conveniente da quello che si dice in giro


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  3. #623
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    Ma che vuol dire se è lo 0,9% della CO2 mondiale, da qualcosa si deve pur partire, ragionando così allora tanto vale continuare a fregarsene di tutto e aspettare la fine. Ci siamo presi impegni per arrivare alla neutralità climatica nel 2050, come si pensa di arrivarci? Si spera che di qui al 2035, 2040, 2045 qualcuno ci cali dall'alto una tecnologia che miracolosamente catturi tutte le emissioni e così possiamo avere la neutralità climatica fregandocene di ciò che si emette?

    Che poi dite quel che volete ma il trasporto privato è probabilmente il settore più facile da convertire ed è probabilmente per quello che è stato il primo su cui si è puntato, altri mezzi di trasporto tipo navi e aerei sono intoccabili, agricoltura non ne parliamo, le abitazioni servirebbe un piano di decine, centinaia di miliardi per ammodernarle tutte difatti già il primo abbozzo di normativa sulle case green si è arenata e non era manco tanto stringente. Forse si può lavorare sull'industria ma bisogna vedere come la prendono gli industriali e sui rifiuti che però valgono circa il 3%.

    E tornando alle macchine faccio presente che alla COP26 di Glasgow nel 2021 c'era stato un accordo, seppur non vincolante, firmato da tutte le parti (eccetto gli USA e qualche casa automobilistica) proprio per impegnarsi a cessare la vendita di macchine e furgoni inquinanti proprio a partire dal 2035 nei paesi industrializzati e dal 2040 a livello globale, quindi non è certo una fuga in avanti dell'Europa come si vuol far credere quella del bando nel 2035. Difatti anche altri al di fuori dell'Europa hanno passato leggi simili, la Cina già ha annunciato un bando simile nel 2035, l'India nel 2034, il Giappone nel 2035 (anche se con le ibride permesse), la Corea e il Regno Unito anche nel 2035. Una pletora di paesi nel 2040 (fra gli altri la Turchia, Taiwan, l'Egitto, il Kenia, il Messico, il Marocco). E ci son paesi che pure anticipano tipo la Grecia, i Paesi Bassi, la Svezia e la Danimarca che pur essendo parte dell'UE hanno adottato leggi nazionali per farlo nel 2030 così come Singapore e l'Islanda, la Norvegia e l'Etiopia addirittura l'hanno già bandite.

    Se vogliamo ridere prima ancora della normativa europea il nostro paese aveva recepito l'accordo di Glasgow e previsto lo stop al 2035 in Italia, si trova ancora la news pure sul sito del ministero dei trasporti...
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    io partirei dalle fonti di maggior emissione. cosa vuol dire "bisogna vedere gli industriali come la prendono"?? ma stra lol, l'industriale ha diritto di parola il cittadino no.
    per quanto sia vera, fa comunque schifo.
    ci siamo presi la briga per la neutralità climatica per il 2050 e partiamo dalle automobili dei privati? e tutto il resto che pesa decine di volte tanto? ah no, scusa, gli industriali non vogliono.


    e stiquarzi di chi ha firmato cosa e per primo, tutto molto nobile, ma se in corsa si capisce che non è fattibile o almeno non del tutto non è una tragedia.
    chissà come mai il Giappone ha firmato ma non per le ibride...... un caso proprio
    lì gli industriali cosa dicevano? nella fattispecie quelli di Toyota?
    Si vis pacem, para bellum.

  4. #624
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da verza81 Visualizza Messaggio
    Vabbè ma ripeto tu fai parte dell’1% a cui attualmente unelettrica sarebbe di difficile uso perché fai più di 400 km al giorno in autostrada
    Per tutti gli altri con possibilità di ricaricare a casa già ora conviene
    Ma tanto tranquillo che ora del 2035 le elettriche avranno autonomie di 700/1000km e ricariche ancora più rapide e con prezzi ancora più bassi

    Come usato una Bev adesso è ancora più conveniente da quello che si dice in giro


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    Non ho guardato a fondo per che al momento non mi interessa cambiare auto ma mi pare che non ci sia granché di usato BEV in giro. Sui costi di ricarica più bassi in futuro permettimi di avere enormi dubbi. Io penso invece che via via sarà più costoso, visto che aumenterà la domanda. Mentre sull'autonomia penso che effettivamente aumenterà.
    Ho capito che sono nell'1% a cui non conviene, ma questo 1% (che penso invece sia di più) consuma almeno il 15% del totale, girando molto. Bisognerebbe quindi fare in modo che a noi "sfigati" consumatori convenisse

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  5. #625
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    io partirei dalle fonti di maggior emissione. cosa vuol dire "bisogna vedere gli industriali come la prendono"?? ma stra lol, l'industriale ha diritto di parola il cittadino no.
    per quanto sia vera, fa comunque schifo.
    ci siamo presi la briga per la neutralità climatica per il 2050 e partiamo dalle automobili dei privati? e tutto il resto che pesa decine di volte tanto? ah no, scusa, gli industriali non vogliono.


    e stiquarzi di chi ha firmato cosa e per primo, tutto molto nobile, ma se in corsa si capisce che non è fattibile o almeno non del tutto non è una tragedia.
    chissà come mai il Giappone ha firmato ma non per le ibride...... un caso proprio
    lì gli industriali cosa dicevano? nella fattispecie quelli di Toyota?
    Aspetta il Giappone ha firmato l'accordo di Glasgow quindi si è impegnato al bando nel 2035 però la normativa vigente in Giappone non prevede il blocco alla vendita delle auto ibride ma solo a quelle termiche.
    Qui c'è la lista completa se ti interessa (sotto c'è anche la tabella con gli impegni delle case automobilistiche): Phase-out of fossil fuel vehicles - Wikipedia
    Toyota invece è una delle quattro case automobilistiche che s'è rifiutata di firmare insieme a Volkswagen, Renault e Hyundai.


    Però scusami il privato cittadino che conta zero deve poter far bloccare il bando delle auto però l'industriale che muove miliardi deve stare zitto e convertire tutto (e credo sia ben più difficile che cambiare auto)? E poi ci si lamenta che si distrugge il sistema industriale per il bando alle auto quando l'automotive s'è autodistrutto da solo proprio per l'avversione all'elettrico...
    Per me è la cosa più logica partire dalle auto per questioni di semplicità, però sia chiaro non significa che si deve star fermi su tutto il resto ma in molti casi secondo me non è matura la situazione, poi certo qualcosa si può sempre fare, lasciando perdere l'industria di cui non saprei nemmeno come funziona e cosa sia fattibile ma per esempio sulle case già ora si potrebbe mettere al bando le caldaie e le cucine a gas, sui trasporti si potrebbe cercare di ridurre i tir e muovere più merci su rotaia (certo però se ci metti 20 anni a fare il terzo valico e non ci sono binari sufficienti per usare il nuovo tunnel del Gottardo perché le linee a nord di Milano son sature campa cavallo...), io sono sempre dell'idea che ogni cosa fa per quanto piccola sia, altrimenti non si fa niente e si finisce come la monnezza che non c'è verso di fare un inceneritore e si continua a metterla sotto terra e avoglia di dire ricicliamo, mica si può riciclare tutto...
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  6. #626
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    Aspetta il Giappone ha firmato l'accordo di Glasgow quindi si è impegnato al bando nel 2035 però la normativa vigente in Giappone non prevede il blocco alla vendita delle auto ibride ma solo a quelle termiche.
    Qui c'è la lista completa se ti interessa (sotto c'è anche la tabella con gli impegni delle case automobilistiche): Phase-out of fossil fuel vehicles - Wikipedia
    Toyota invece è una delle quattro case automobilistiche che s'è rifiutata di firmare insieme a Volkswagen, Renault e Hyundai.


    Però scusami il privato cittadino che conta zero deve poter far bloccare il bando delle auto però l'industriale che muove miliardi deve stare zitto e convertire tutto (e credo sia ben più difficile che cambiare auto)? E poi ci si lamenta che si distrugge il sistema industriale per il bando alle auto quando l'automotive s'è autodistrutto da solo proprio per l'avversione all'elettrico...
    Per me è la cosa più logica partire dalle auto per questioni di semplicità, però sia chiaro non significa che si deve star fermi su tutto il resto ma in molti casi secondo me non è matura la situazione, poi certo qualcosa si può sempre fare, lasciando perdere l'industria di cui non saprei nemmeno come funziona e cosa sia fattibile ma per esempio sulle case già ora si potrebbe mettere al bando le caldaie e le cucine a gas, sui trasporti si potrebbe cercare di ridurre i tir e muovere più merci su rotaia (certo però se ci metti 20 anni a fare il terzo valico e non ci sono binari sufficienti per usare il nuovo tunnel del Gottardo perché le linee a nord di Milano son sature campa cavallo...), io sono sempre dell'idea che ogni cosa fa per quanto piccola sia, altrimenti non si fa niente e si finisce come la monnezza che non c'è verso di fare un inceneritore e si continua a metterla sotto terra e avoglia di dire ricicliamo, mica si può riciclare tutto...
    Mettiamola così:
    partire dalle auto, anche se rappresentano solo l’1% delle emissioni è meglio di niente, per me è sbagliatissimo è assolutamente ipocrita da parte dei governi.
    Innanzitutto significa scaricare sui cittadini qualsiasi onere, costo e responsabilità; gli stati amministrano, emanano leggi, gestiscono le tasse per il bene dei cittadini, quindi DEVONO avere una visione a lungo termine e mettere in atto politiche atte ad ottenere i risultati voluti.
    Quindi dire che gli le industrie se ne fregano è assurdo, se effettivamente gli stati vogliono abbattere le emissioni devono cominciare dalle voci maggiori con misure adeguate, non dai più deboli, i cittadini.


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  7. #627
    Burrasca L'avatar di wtrentino
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Boh solo io vedevo la norma del 2035 inutile? Neanche dannosa, proprio inutile. L’elettrico sta facendo passi da gigante nel settore auto, le cause automobilistiche europee se arrivano al 2035 senza avere tecnologia sufficiente a sostituire il termico (che sia l’elettrico o qualsiasi altra diavolo di alternativa) sono morte. Va da se che con questa rapida evoluzione l’obbligo del 2035 diventa irrilevante perché comunque in un modo o nell’altro il termico verrà sostituito.

    Per me non è tanto l’auto elettrica il problema, che ha avviato il suo percorso di progresso, quanto il contorno e di cui nessuno si sta preoccupando. Manca la produzione di energia e infrastrutture per sostenere un parco automobilistico circolante totalmente elettrico, e nessuno (almeno in italia) si preoccupa di progettarli a lungo termine.
    prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....

  8. #628
    Vento fresco L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da MeTeo72 Visualizza Messaggio
    Mettiamola così:
    partire dalle auto, anche se rappresentano solo l’1% delle emissioni è meglio di niente, per me è sbagliatissimo è assolutamente ipocrita da parte dei governi.
    Innanzitutto significa scaricare sui cittadini qualsiasi onere, costo e responsabilità; gli stati amministrano, emanano leggi, gestiscono le tasse per il bene dei cittadini, quindi DEVONO avere una visione a lungo termine e mettere in atto politiche atte ad ottenere i risultati voluti.
    Quindi dire che gli le industrie se ne fregano è assurdo, se effettivamente gli stati vogliono abbattere le emissioni devono cominciare dalle voci maggiori con misure adeguate, non dai più deboli, i cittadini.


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    Ma anche i costi che dovranno sobbarcarsi le imprese andranno a pesare sul cittadino, come credi che andranno a coprirli se non aumentando i prezzi di prodotti e servizi forniti? Più che altro voglio vedere come faranno a decarbonizzare agricoltura e allevamento...

    Il cittadino comunque secondo me pagherà più di tutti la transizione sulle abitazioni, qui manco quelle nuove o ristrutturate si trovano al di fuori di classe E o, la stragrande maggioranza, F. Per curiosità quando a novembre è venuto il geometra per questioni legate alla vendita gli ho chiesto quanto costerebbe metter mano a questa casa e mi ha detto si parte da 300K già solo per risistemarla in classe F, per efficientare si va ben oltre i 500K e non è manco troppo grande (97 metri quadri) né vecchia (dell'800) considerando che qui ci sono case da 200 metri quadri in palazzi del '300 chissà dove arrivano i costi, infatti non ci vuol vivere nessuno, le prendono gli affittacamere che le risistemano il giusto per renderle abitabili ai turisti che ci dormono una, due, tre notti e ci guadagnano fregandosene del resto, il palazzone di fronte al mio pare un hotel, gente che entra e esce carica di valigie a ogni ora del giorno e della notte, palazzone del '300, l'hanno smembrato in tipo 30/40 camere da affittare, lavori al minimo, giusto una rinfrescata alla facciata e giù 300 euro a notte per persona, mi sa inquina come una ciminiera fra stufe e riscaldamenti a gas, la coibentazione di una scatola di cartone, in estate sembra di essere in un data center con decine di condizionatori accesi a palla h24...
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  9. #629
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano Riccio Visualizza Messaggio
    Ma anche i costi che dovranno sobbarcarsi le imprese andranno a pesare sul cittadino, come credi che andranno a coprirli se non aumentando i prezzi di prodotti e servizi forniti? Più che altro voglio vedere come faranno a decarbonizzare agricoltura e allevamento...

    Il cittadino comunque secondo me pagherà più di tutti la transizione sulle abitazioni, qui manco quelle nuove o ristrutturate si trovano al di fuori di classe E o, la stragrande maggioranza, F. Per curiosità quando a novembre è venuto il geometra per questioni legate alla vendita gli ho chiesto quanto costerebbe metter mano a questa casa e mi ha detto si parte da 300K già solo per risistemarla in classe F, per efficientare si va ben oltre i 500K e non è manco troppo grande (97 metri quadri) né vecchia (dell'800) considerando che qui ci sono case da 200 metri quadri in palazzi del '300 chissà dove arrivano i costi, infatti non ci vuol vivere nessuno, le prendono gli affittacamere che le risistemano il giusto per renderle abitabili ai turisti che ci dormono una, due, tre notti e ci guadagnano fregandosene del resto, il palazzone di fronte al mio pare un hotel, gente che entra e esce carica di valigie a ogni ora del giorno e della notte, palazzone del '300, l'hanno smembrato in tipo 30/40 camere da affittare, lavori al minimo, giusto una rinfrescata alla facciata e giù 300 euro a notte per persona, mi sa inquina come una ciminiera fra stufe e riscaldamenti a gas, la coibentazione di una scatola di cartone, in estate sembra di essere in un data center con decine di condizionatori accesi a palla h24...
    cambia geometra. 500k per 97m^q è PALESEMENTE falso.
    Una ristrutturazione con efficientamento energetico parte dalle 6/700 euro al mq (qui, il posto più caro d'Italia) a salire in base a quanto "bene" la puoi fare.
    io sto facendo preventivi per la mia, 90mq con pannelli da mettere (predisposizione per accumulo ma senza per il momento), devo aprire delle finestre e chiudere una soletta, fare un balcone (lavori grossi, non solo di efficientamento), bagni, pavimenti etc e il più caro era a 120k.
    500k (ma anche 300) per 97mq è palesemente falso.
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  10. #630
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    cambia geometra. 500k per 97m^q è PALESEMENTE falso.
    Una ristrutturazione con efficientamento energetico parte dalle 6/700 euro al mq (qui, il posto più caro d'Italia) a salire in base a quanto "bene" la puoi fare.
    io sto facendo preventivi per la mia, 90mq con pannelli da mettere (predisposizione per accumulo ma senza per il momento), devo aprire delle finestre e chiudere una soletta, fare un balcone (lavori grossi, non solo di efficientamento), bagni, pavimenti etc e il più caro era a 120k.
    500k (ma anche 300) per 97mq è palesemente falso.
    Il geometra è del compratore mica mio, figurati se ci metto mano qui prima di sloggiare, comunque tieni conto che si parla di palazzi storici del centro eh, non è minimamente paragonabile a una casa normale. Hanno speso quasi 200K per una ristrutturazione semplice al primo piano che è più piccola ed era prima del COVID quindi con prezzi più contenuti rispetto agli attuali, appena inizi a smurare è una tragedia (ed è dell'800 questa, figuriamoci quelle del '300), c'è quelli del locale che sta sotto il palazzo di recente mi hanno detto sono anni avrebbero bisogno di ristrutturare il fondo ma non c'hanno il coraggio perché non sanno cosa potrebbe uscire, se fai un preventivo standard senza tenere conto della "location" a ogni giorno di lavori ti aumenta per sorprese e imprevisti, a me se levo l'intonaco più moderno mi escono pure gli affreschi sotto, è allucinante se ci devi mettere mano, quello di fianco provò a levare la pietraforte antica dai muri e gli arrivò pure la soprintendenza delle belle arti Però alla fine qui quelli che comprano ci guadagnano tutti, il primo piano del mio palazzo che dicevo sopra l'hanno preso a 180K nel 2007 e l'hanno rivenduto nel 2019 a 530K all'affittacamere che pure lui fa una fortuna perché prende 300 euro a persona a notte e non è manco uno dei più cari, guarda quanto piglia questo che sta due palazzi di fianco ( tornabuoni) tornabuoni apartment - Condomini in affitto a Firenze, Toscana, Italia - Airbnb c'avessi soldi da investire mi ci butterei subito a fare l'affittacamere, so di gente che ne ha presi a decine di appartamenti e fa 'na fortuna.
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