Non penso bastino due linee tranviarie eh, anche se toglierle è stato un errore enorme.
Temo che tu non abbia girato molto a Torino con i mezzi se dici che sono addirittura sottoutilizzati...
E per gli spostamenti extraurbani è difficile risolvere.
In città se ci fosse un numero di corse adeguato (estremamente lontano da quello attuale) si può anche vivere senza mezzi privati in linea puramente teorica, se invece si vuole andare da qualche parte nel weekend o in vacanza in luoghi più isolati? Non esistono solo gli spostamenti tra grandi città sulle principali direttrici ferroviarie
Fermo restando che nell'area metropolitana di Torino nello specifico si potrebbe fare di più con il sfm tra tempi di percorrenza troppo lunghi e mancati o insufficienti collegamenti con le valli Orco e di Lanzo ad esempio. Ma il problema è molto più generale e prescinde dai singoli territori.
Non erano due linee tramviarie, erano centinaia di km che connettevano tutti i principali comuni, almeno quelli sopra i 5000 abitanti e non le frazioni di montagna o campagna. Per quanto riguarda il resto bisogna fare un distinguo tra reti di trasporto e mezzi, Torino la vivo e ci studio da studente. Con i mezzi arrivi davvero ovunque, se il parco circolante è ridotto o fa schifo è un altro discorso. E per fortuna direi, perché la soluzione chiaramente sarebbe quella di investire per rinnovarlo, senza bisogno di chissà quali infrastrutture, se non potenziare le corsie dedicate. Per quanto riguarda gli spostamenti in luoghi isolati per forza si userà sempre la macchina in qualche caso...ma anche qui, basterebbe la volontà di cambiare le cose. Con collegamenti degni ad ogni centro maggiore o imbocco vallivo e integrazione gomma e rotaia si potrebbe costruire una rete davvero capillare, cosa non fantascientifica ma esistente in molte zone d'Europa. Ci arriveremo anche noi, in ritardo ma ci arriveremo, e la nascente green community nella mia provincia sarà tra poco tempo un esempio virtuoso nella regione peggio gestita d'Italia.
Poi chiaro che è impensabile spostare tutto il trasporto sui mezzi pubblici...ma iniziamo a spostare merci e pendolari su rotaia e su bus. Se poi la minor parte della popolazione usa talvolta la macchina, che sia elettrica o diesel euro6D, non è un problema
Visto che offendi le idee altrui io penso invece che gente come te possa portare a perdere il benessere economico raggiunto dai paesi occidentali in nome di una supposta "catastrofe climatica" ancora tutta da dimostrare. E ps gli eventi delle Marche in Italia sono sempre avvenuti da centinaia di anni, vai a vederti le statistiche delle alluvioni!
Anche nel mio Alto Adige i tram e le linee di trenini erano estremamente diffusi e collegavano paesini e cittadine in tutta la provincia. Tutti li rimpiangono perché si soffre la mancanza soprattutto al giorno d'oggi con l'esplosione del turismo.
Qui i mezzi pubblici al giorno d'oggi raggiungono praticamente ogni angolo della Provincia con un cadenzamento orario e diventa di mezz'ora o quarto d'ora nelle tratte più frequentate.
Gli studenti viaggiano gratuitamente su Autobus Treni e Funivie e anche gli anziani viaggiano con abbonamenti dal costo ridicolo (10auro/anno). Se sei turista e rimani più di 3 giorni hai l'abbonamento da 3/5/7 giorni a gratis!
Cartina che semplifica le principali linee (un po datata)
Questa capillarità e questi prezzi bassi non sono sufficienti a non intasare le strade purtroppo.
un profilo dell'india
The Carbon Brief Profile: India
C'ho la falla nel cervello
Non riesco a credere che pure nel mezzo di questa crisi c'è chi pensa ad andare avanti con i fossili il cui costo è inesorabilmente destinato a crescere a lungo termine (almeno finchè c'è domanda), nel frattempo qualcuno guadagnerà nuove immense industrie (altrochè tornare all'800):
e qui qualche news sul solare, a breve avremo una produzione di polisilicio potenzialmente sufficiente ad aggiungere ogni anno quasi il 6% degli attuali consumi di energia elettrica:
Bloomberg - Are you a robot?
E a proposito di ambienti "invivibili":morti climatici.jpg
Ma non serve mica la catastrofe climatica, la bolla della crescita perenne prima o poi esploderà e saranno dolori terribili per il mondo capitalista, già ora tocca arrampicarsi sugli specchi per evitare la recessione e la crisi energetica probabilmente ci porterà alla terza in poco più di 10 anni, è insostenibile andare avanti così...
E comunque se parliamo di clima e inquinamento il mondo occidentale è il male minore e il raggiungimento di un'economia carbon free sarà un'evoluzione piuttosto naturale con il progresso delle tecnologie, sono quelli in via di sviluppo e sottosviluppati il vero problema.
Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.
E perché dovrebbero esserci speculazioni, specie con una data così anticipata che consente a tutti di pianificare di conseguenza? Chi avrà acquistato un'auto a combustione interna sarà libero di continuare a farlo, anche se sarà sempre più scomodo perché con la riduzione dell'utenza si ridurrà drasticamente anche il numero di distributori.
Ad oggi non si può sapere cosa succederà, può essere che ci sia una corsa all'acquisto di un'auto tradizionale prima del 2035 così come che le auto elettriche saranno diventati così superiori che quella scadenza passerà senza scossoni. In caso si presentino problemi reali nella transizione faranno sempre in tempo a fare proroghe, la legge non è immutabile (e anzi prevede esplicitamente una verifica della situazione tecnologica nei prossimi anni).
Ma anche se fosse, cosa cambia? Non avremo fatto il resto, ma ci adegueremo comunque alla normativa europea e almeno quel pezzo di riduzione delle emissioni saremo costretti a farlo.E qui arriva l'altra mia paura:
Saremmo in grado, grazie alla classe dirigente di questo paese, di adeguarci in 12 anni?
Ad ora ne sono passati una ventina da quando si parla di certi temi, non mi pare di vedere progressi.
Se si vuole fare anche il resto, domenica ci sono le elezioni e mi sembra sufficientemente evidente chi voglia andare in questa direzione e chi no.
Eurostat fa delle stime europee, non so se siano disponibili a livello nazionale. Per l'Unione Europea sono 60% circa di emissioni del trasporto su strada riconducibili all'automobile, il resto da dividere tra trasposto pesante e leggero commerciale.Inoltre si continua a ragionare solo sulla componente del trasporto privato, ma il comparto dei trasporti pesanti quale peso ha sulle emissioni di CO2 rispetto al trasporto privato?
Sai che su questo non trovo dati "ufficiali", ne hai a disposizione per caso?
Proprio perché dopo ci vorrà tempo per smaltire tutto il parco circolanti di auto a combustione interna è fondamentale mettere un blocco alla vendita di auto nuove.
Tutte queste domande che mi pongo non sono per screditare "l'avvento dell' elettrico", ci mancherebbe.
Penso solo che ci sarebbero altri aspetti da migliorare in Italia che porterebbero un giovamento più immediato.
Parliamoci chiaro, anche dopo il 2035 la sostituzione dell'intero parco circolante dovrà avvenire per libera iniziativa del cittadino (che verrà poi incentivato con metodi più o meno "liberticidi") quindi occorrerà del tempo prima di arrivare alle emissioni zero dei trasporti privati.
Considerati gli sviluppi dell'elettrico a livello di miglioramento di performance e riduzione di costi non credo ci vorranno metodi molto liberticidi, anche se sarei ben contento se scattassero divieti di circolazione totali nelle grandi città per i mezzi inquinanti.
Ultima modifica di snowaholic; 22/09/2022 alle 16:10
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