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  1. #321
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Quando rarissimamente mi capita di avere davanti a me un'auto non catalizzata di qualche decennio fa ( che sia diesel o benzina non importa) mi rendo conto che abbiamo sopportato quel puzzo terribile per tanti anni senza rendercene conto.
    Oggi però si esagera nel voler imporre scadenze impossibili alla sola economia europea, che di per sé influisce poco a scala globale ( ammesso che le emissioni siano effettivamente molto influenti sul clima globale).
    Anche se lo fossero non varrebbe certo la pena di desertificare la nostra economia e di tornare nelle caverne a mangiare radici o insetti in nome di un certo ecologismo ideologico .
    Io penso sempre che i fattori che hanno cambiato il clima da millenni siano gli stessi che lo cambiano.oggi e dopo aver passato gli scorsi secoli del periodo più freddo degli ultimi 11500 anni ( la PEG) noi stiamo ritornando alla normalità.
    Se poi il limite delle nevi dovesse risalire sulle Alpi a 3800 m. com'era nell'anno 1000 poco male, sono vissuti benissimo allora, lo faremo anche noi.
    C'è un piccolo problema: abbiamo urbanizzato.il bagnasciuga di tutto il mondo per cui anche un cm di risalita del livello marino ci mette in difficoltà.
    Una volta le variazioni erano molto più accentuate ed in effetti gli antichi raramente costruivano in riva al mare.
    Questo però è un errore nostro, non del clima che fa il suo mestiere ossia che cambia continuamente.

    Perfettamente d'accordo, e aggiungo il limite delle nevi non risalirà mai a 3000 o piu' metri; questa è la favola che sentiamo da 20 anni almeno e invece la neve continua anche a quote basse; poi ovviamente dipende dagli inverni

  2. #322
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    forecast per i prossimi 3 anni dalla IEA, la domanda di elettricità accellera ma viene coperta principalmente dalle rinnovabili più il ritorno della produzione nucleare persa nel 2022 e qualche aggiunta in asia, la cina aggiunge il 45% delle rinnovabili, l'europa il 15, le emissioni rimangono costanti.

    ie.PNG

    https://iea.blob.core.windows.net/as...Report2023.pdf

  3. #323
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da andi Visualizza Messaggio
    Perfettamente d'accordo, e aggiungo il limite delle nevi non risalirà mai a 3000 o piu' metri; questa è la favola che sentiamo da 20 anni almeno e invece la neve continua anche a quote basse; poi ovviamente dipende dagli inverni
    Con quota delle nevi si intende quella delle neve perenni, i ghiacciai in pratica. Dubito sinceramente che nel Medioevo fosse così in alto.

  4. #324
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Quando rarissimamente mi capita di avere davanti a me un'auto non catalizzata di qualche decennio fa ( che sia diesel o benzina non importa) mi rendo conto che abbiamo sopportato quel puzzo terribile per tanti anni senza rendercene conto.
    Oggi però si esagera nel voler imporre scadenze impossibili alla sola economia europea, che di per sé influisce poco a scala globale ( ammesso che le emissioni siano effettivamente molto influenti sul clima globale).
    Anche se lo fossero non varrebbe certo la pena di desertificare la nostra economia e di tornare nelle caverne a mangiare radici o insetti in nome di un certo ecologismo ideologico .
    Io penso sempre che i fattori che hanno cambiato il clima da millenni siano gli stessi che lo cambiano.oggi e dopo aver passato gli scorsi secoli del periodo più freddo degli ultimi 11500 anni ( la PEG) noi stiamo ritornando alla normalità.
    Se poi il limite delle nevi dovesse risalire sulle Alpi a 3800 m. com'era nell'anno 1000 poco male, sono vissuti benissimo allora, lo faremo anche noi.
    C'è un piccolo problema: abbiamo urbanizzato.il bagnasciuga di tutto il mondo per cui anche un cm di risalita del livello marino ci mette in difficoltà.
    Una volta le variazioni erano molto più accentuate ed in effetti gli antichi raramente costruivano in riva al mare.
    Questo però è un errore nostro, non del clima che fa il suo mestiere ossia che cambia continuamente.
    Peccato che gran parte della produzione agricola italiana (non due patate, siamo uno dei maggiori produttori al mondo di frutta) e pure quella industriale (seconda manifattura in Europa, tra le prime al mondo) dipendono dalla disponibilità di acqua (soprattutto in Pianura Padana), che se sotto forma di neve sulle Alpi garantisce una riserva di enorme importanza. Senza contare che lo scoglimento dei ghiacci e delle nevi è solo una delle conseguenze certe, gli effetti del GW sulle precpitazioni sono tutti da verificare.

    Questo è PIL, torniamo nelle caverne a mangiare insetti se non abbiamo le risorse per sorreggere la nostra economia, non se ci sforziamo di limitare i danni con manovre necessarie che certamente comportano sacrifici (non entro nel merito del discorso auto perché dovremmo agire tempestivamente e incisivamente su tantissimi altri fronti)

    "Nell'anno mille vivevano benissimo"...a parte che le temperature in quel periodo erano più basse di quelle che ci apprestiamo a sperimentare (e soprattutto erano STABILI, i cambiamenti erano molto più lenti e la natura aveva il tempo di adattarsi)...ma che necessità avevano nell'anno mille, che propsettive, che tenore di vita? Se è per questo anche gli aborigeni hanno sempre condotto vite splendide nell'outback australiano, ma non mi sembra siano sorte civiltà cosi floride
    Ultima modifica di CheccoLau; 10/02/2023 alle 11:00

  5. #325
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da CheccoLau Visualizza Messaggio
    Peccato che gran parte della produzione agricola italiana (non due patate, siamo uno dei maggiori produttori al mondo di frutta) e pure quella industriale (seconda manifattura in Europa, tra le prime al mondo) dipendono dalla disponibilità di acqua (soprattutto in Pianura Padana), che se sotto forma di neve sulle Alpi garantisce una riserva di enorme importanza. Senza contare che lo scoglimento dei ghiacci e delle nevi è solo una delle conseguenze certe, gli effetti del GW sulle precpitazioni sono tutti da verificare.

    Questo è PIL, torniamo nelle caverne a mangiare insetti se non abbiamo le risorse per sorreggere la nostra economia, non se ci sforziamo di limitare i danni con manovre necessarie che certamente comportano sacrifici (non entro nel merito del discorso auto perché dovremmo agire tempestivamente e incisivamente su tantissimi altri fronti)

    "Nell'anno mille vivevano benissimo"...a parte che le temperature in quel periodo erano più basse di quelle che ci apprestiamo a sperimentare (e soprattutto erano STABILI, i cambiamenti erano molto più lenti e la natura aveva il tempo di adattarsi)...ma che necessità avevano nell'anno mille, che propsettive, che tenore di vita? Se è per questo anche gli aborigeni hanno sempre condotto vite splendide nell'outback australiano, ma non mi sembra siano sorte civiltà cosi floride

    Il clima nell'optimum climatico medioevale era più csldo di oggi: sotto i 3800 m. non c'erano ghiacciai sulle Alpi, tanto è vero che l'attuale scioglimento dei ghiacciai sta facendo venire alla luce delle torbiere medioevali.(quindi all'epoca il ghiaccio non c'era ,evidentemente).

  6. #326
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Il clima nell'optimum climatico medioevale era più csldo di oggi: sotto i 3800 m. non c'erano ghiacciai sulle Alpi, tanto è vero che l'attuale scioglimento dei ghiacciai sta facendo venire alla luce delle torbiere medioevali.(quindi all'epoca il ghiaccio non c'era ,evidentemente).
    ma non è affatto vero,i ghiacciai c'erano eccome ed erano più avanzati di oggi anche quelli più grossi con lunghi tempi di risposta come l'Alescht hanno superato il minimo medievale già ad inizio anni 2000, c'è anzi anche stata una significativa avanzata nel mezzo del medioevo, è ormai dimostrato in molti altri ghiacciai. Anche solo con le medie 1988-2018 l'Alescht perderebbe un altro 40% in lunghezza altro che il medioevo.

    Se la torbiera è quella del rutor si trova a 2500m, il rutor non arriva a 3500m e si è formata nella prima parte dell'olocene e anche allora nonostante il ciclo orbitalico favorevole il ghiacciaio non era scomparso solo si era ritirato poco più in alto.

    Abbiamo anche carote glaciali che datano 6900 anni su un ghiacciaio sommitale (pochissimo accumulo annuale, è sensibile alle temperature e la risposta climatica è veloce) a quote di 3500m, se il medioevo fosse stato così caldo sarebbe scomparso del tutto:

    Contemporary mass balance on a cold Eastern Alpine ice cap as a potential link to the Holocene climate | Scientific Reports

    Ultima modifica di elz; 11/02/2023 alle 18:21

  7. #327
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    e probabilmente non è neppure vero che la peg è il periodo più freddo dell'olocene, almeno a livello globale se si tiene in conto la distribuzione irregolare dei proxy (usando l'assimilazione dei dati come in una reanalisi) e il bias stagionale percui molti proxy sono sensibili alla stagione estiva potrebbe non essere molto diverso dal resto dell'olocene.

    questo è uno dei tanti ghiacciai, in questo caso nel nord ovest del pacifico, presenti almeno per gran parte (ci sono chiare evidenze dell'eruzione del monte Mazama 7700 anni fa) se non per tutto l'olocene che si estingue :

    Loss of Hinman Glacier, North Cascade Range 1958-2022 - From a Glacier's Perspective - AGU Blogosphere
    Ultima modifica di elz; 10/02/2023 alle 17:54

  8. #328
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Negli US quest'anno oltre metà della nuova capacità sarà solare ma la più grande novità sono le batterie di accumulo che potrebbero raddoppiare, dovrebbero anche entrare in funzione dopo tanto tempo due nuovi reattori nucleari:

    U.S. Energy Information Administration - EIA - Independent Statistics and Analysis

  9. #329
    Vento teso L'avatar di Stefano Riccio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    La tanto temuta direttiva sulle case "green" l'hanno edulcorata ancora, niente più obbligo di classe D al 2030 ma solo classe E con la D posticipata al 2033 e nessuna sanzione quindi de facto ognuno farà quel che gli pare, al più perderà valore sul mercato se nessuno la vuol comprare (ma già ora una casa in classe F te la schifano quasi tutti). E non è manco l'approvazione finale quindi magari edulcorano ancora, al solito poi mettono il miraggio delle emissioni zero nel 2050 a cui credono solo loro...
    Case green, via libera alla direttiva in commissione al Parlamento Ue. Pichetto: "Non imporre lavori onerosi". Ma in ottobre aveva detto si - Il Fatto Quotidiano
    Database dei record in Toscana: http://climaintoscana.altervista.org/
    Record assoluti: +43,1°C ad Antella il 06/08/2003; -26,0°C a Firenzuola l'08/01/1985.

  10. #330
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: La lunga strada verso le emissioni zero

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    ma non è affatto vero,i ghiacciai c'erano eccome ed erano più avanzati di oggi anche quelli più grossi con lunghi tempi di risposta come l'Alescht hanno superato il minimo medievale già ad inizio anni 2000, c'è anzi anche stata una significativa avanzata nel mezzo del medioevo, è ormai dimostrato in molti altri ghiacciai. Anche solo con le medie 1988-2018 l'Alescht perderebbe un altro 40% in lunghezza altro che il medioevo.

    Se la torbiera è quella del rutor si trova a 2500m, il rutor non arriva a 3500m e si è formata nella prima parte dell'olocene e anche allora nonostante il ciclo orbitalico favorevole il ghiacciaio non era scomparso solo si era ritirato poco più in alto.

    Abbiamo anche carote glaciali che datano 6900 anni su un ghiacciaio sommitale (pochissimo accumulo annuale, è sensibile alle temperature e la risposta climatica è veloce) a quote di 3500m, se il medioevo fosse stato così caldo sarebbe scomparso del tutto:

    Contemporary mass balance on a cold Eastern Alpine ice cap as a potential link to the Holocene climate | Scientific Reports

    Immagine
    Come me lo spieghi che emergono torbiere datate al 1500 dall'arretramento delle lingue glaciali?

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