2025 -> estremi: -3,1°C (13/1)/34,9°C (12/6)
vento massimo: 58,7 km/h ENE (14/2)
UR minima: 37% (4/3)
Roverelle in pienissimo foliage qua, davvero stupende (sono tra il dorato e l’arancione). Il foliage in generale è invece un post-picco, ma molto vivace data la diffusione delle Roverelle in zona e il loro foliage attuale
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
A Rovigo città noto i platani con ancora una bella chioma, tuttavia le foglie ormai sono marroncine come secche; in caso di vento cadono ma non troppe.
I pioppi invece qui hanno solo qualche foglia verde o gialla rimasta all'apice dei rami più alti, quello bianco ne ha ben di più quasi come i salici che continuano ad avere ancora un certo foliage; nella foto nel primo piano in basso un Liquidambar (che fino a prima di leggervi qualche giorno fa pensavo fosse un acero), un pioppo bianco e dietro un salice:
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UR minima: 37% (4/3)
Oggi ho fatto un’escursione con un professore di Botanica di Modena nel nucleo di betulle che ho trovato dietro casa mia lo scorso Dicembre: si tratta, a quanto so, del biotopo di Betula pendula ad altitudine più bassa di tutto il territorio regionale attualmente conosciuto, oltre che, probabilmente, il più vicino alla pianura (siamo sui 450 metri sui colli bolognesi centro-occidentali). Sono lieto di averlo scoperto io, essendo che prima era del tutto sconosciuto alla letteratura. Il professore mi ha essenzialmente confermato che è altamente probabile che il nucleo sia indigeno; un tempo (secoli scorsi) ne esisteva uno ancora più basso di quota e ancora più vicino alla pianura, a Monte Capra, sui 400 metri e a un paio di km dalla pianura. Allego un paio di foto; ciao!
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Grazie molte
allora diciamo che per la presenza della betulla servono due fattori molto importanti: il clima/microclima adatto, ovviamente, ma anche il suolo adatto, quindi la pedologia. La betulla (Betula pendula), in linea generale, abita climi freddi e temperato-freddi, sopporta pochissimo la siccità estiva (e in generale del semestre caldo) mentre può anche abitare zone con inverni tutto sommato miti (basti pensare alla sua distribuzione nelle zone atlantiche). Molto importante, però, è il suolo bene o male umido, soprattutto nelle sue latitudini più meridionali, dove le temperature più alte causano maggior evapotraspirazione, e temperature estive mai troppo elevate, altrimenti fatica molto. Ovviamente resiste a inverni freddissimi (è uno dei pochi alberi decidui che raggiunge zone di tundra). In merito al suolo, ama quello acido. Questo fa capire perché manca in larga parte della Pianura Padana: estati molto calde, principalmente, perché comunque l’umidità del suolo potrebbe averla grazie alla falda alta. Inoltre, il suolo: in pochissime zone della PP esso è acido o sub-acido. In realtà, tuttavia, in una ristretta fascia di questa pianura la si trova in modo spontaneo e autoctono, ovvero nella zona della Brianza, nei pressi del Ticino, dove i suoli acidi e il clima estivo non esageratamente caldo (aiutato anche dalla quota che, seppure di pianura, è anche 200 metri in più che in altre zone del Nord) permettono la sua crescita naturale (oltre che quella del Pino silvestre, il quale ha esigenze ecologiche simili, sebbene non uguali, non popolando zone atlantiche).
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Bellissime, anche io sono appassionato di Betulle e ne ho scoperto una stazione a Meta (AQ) in Val Roveto a pochi km dalla mia abitazione, siamo intorno ai 700m di quota. Qui le betulle sono rarissime, il terreno è prevalentemente calcareo e molto drenante. In quella zona però ho notato suolo argilloso con presenza di castagni, faggi e qualche pino nero. Nel Parco Nazionale d'Abruzzo sempre intorno alla mia zona si trova in nuclei isolati ormai soppiantato dai faggi diffusissimi a tutte le quote.
Una domanda, hai notato rigenerazione?
Resterà sempre un mistero per me invece la presenza della Betulla nella caldara di Manziana nel Lazio, a pochi km dalla costa tirrenica. L'anno scorso feci un sopralluogo ed era pieno di betulle appena nate, proprio dove c'era stato un incendio.
Altro mistero la Betulla sul Vesuvio, visti alcuni esemplari personalmente insieme alla macchia mediterranea.
la mia webcam:
http://www.meteoliri.it/stazioneFL/panorama.jpg
Dati on line:
http://www.meteoliri.it/meteoliri_si...=109&Itemid=90
Purtroppo il betulleto della Caldara di Manziana l'ho visto in gran sofferenza...molti esemplari sono morti negli ultimi anni. Il caldo sempre più intenso, il freddo invernale inesistente ma soprattutto le gravi siccità stanno provocando una rapida morte dell'ecosistema della Caldara. Pare che a causa dei cambiamenti climatici la pianta sia maggiormente attaccata da parassiti che la portano a una rapida morte (è una pianta molto delicata nelle nostre zone). Anche la falda sotterranea è come se si stesse asciugando, la torbiera/palude è quasi inesistente. Il luogo risulta irriconoscibile rispetto a 10/15 anni fa.
Cmq la betulla ama i suoli acidi vulcanici, soprattutto laddove ci sono depressioni con torbiere acquitrinose e inversione termica (per lo stesso motivo c'è un boschetto di ontani che si miscela alle betulle)
Si purtroppo di betulle in sofferenza ne ho viste anche io, ma mi aveva colpito la fitta rigenerazione in alcuni punti dove c'era stato un incendio pochi anni prima.
Betulle in sofferenza ne ho trovate un pò ovunque in Europa, specie Francia/Germania e Inghilterra. Probabilmente negli ultimi anni siccità e temperature più elevate stanno cambiando anche li il paesaggio.
la mia webcam:
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