Inizio del nuovo anno con alberi spogli e nessuna fioritura ovviamente, sempre verdi le conifere.
Nato a Roma, trasferito da Roma zona Garbatella a L'Aquila Roio Piano il 17/12/2011. Min assoluta L'Aquila Roio Piano-Piana di Roio 770 metri slm -24,2° il 15/02/2012 e Roma Ciampino -11° il 12/01/1985.
Dalle mie parti invece, complici le piogge, c'è molto verde da erbaccee, alcune con fiore persino a 1000m.
A casa ho la strapelia, che io chiamo fiore puzzone in quando emette odori sgradevoli per attirare mosconi che non ci sono, che ha parecchi fiori.
Poi c'è l'Euphorbia milii che però mi sembra sempre in fiore.
Riprendo qui la discussione sul pino d'Aleppo e rispondo sia a Ragnarok che a Zoomx.
Sono convinto di quello che ho scritto: è sicuramente il pino più numeroso e diffuso d'Italia, sbaragliando tutti gli altri in capacità di diffusione spontanea, sul Tirreno come sull'Adriatico.
Si prega di consultare il paesaggio coi propri occhi e non libri e mappe.
Grazie.
A proposito di riprendere l'ultimo argomento dal nowcasting vegetale del 2024, volevo cercare il pino d'Aleppo e mi sono subito imbattuto in questa immagine:
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A me sembra un pino marittimo, voi che ovviamente sapete di più oltre all'aspetto, che ne dite?
2025 -> estremi: -3,1°C (13/1)/17,6°C (28/1)
vento massimo: 49,3 km/h SW (28/1)
UR minima: 40% (28/1)
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Ieri ho percorso una parte del "Sentiero degli abeti giganti" in Val Noana, zona Primiero. Sono stato tra i 1000 e 1100 m di quota. Prevalente abete bianco. Non ho visto alcun abete da record ma molti tra i 30 ed i 40 metri.
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Ultima modifica di alnus; 15/01/2025 alle 19:49
Sono piante abituate a queste condizioni, nevica tutti gli anni, i -10 gradi possono far danni ma sono temperature rare da queste parti (lontano dal fondovalle). Poi questa è una zona limite per l'ulivo, c'è qualche pianta ma niente di che. Per le coltivazioni "serie" bisogna andare dai 400 metri di quota in giù.
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