...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
La pellicola ha molta più difficoltà a bruciare i bianchi! Senza dubbio la gamma dinamica
è maggiore rispetto a gran parte del digitale (ma in quest'ultimo le cose stanno
comunque rapidamente evolvendosi... le nuove macchine hanno quasi tutte una
gran gamma!... )
Inoltre, la sua grana permette ingrandimenti di dimensioni enormi con mantenimento
di dettagli "Sharp"...
Naturalmente, ci sono dei prezzi da pagare, i soliti...
- la grana è visibile, anche a 50 iso la foto sembra scattata da una Reflex digitale
media a 800 iso....
- i soliti limiti del rullino : max 36 scatti (a volte sino a 40... ) poi devi cambiarlo...
non puoi cambiare gli iso a seconda della situazione, a meno che non cambi rullino ecc....
- non puoi guardare la foto su display appena fatta
ecc...ecc....ecc....
Quanto alla resa cromatica, la Velvia è FANTASTICA! Ma perchè è Velvia !! Altre
pellicole trovo abbiano una resa cromatica a dir poco respingente.... colori flat,
desaturati, "squinternati" (c'è una pellicola famosa, non ricordo quale, che fa tutti
"magenta cast"... le foto sembran tutte roselline... )
Poi andiamo anche agli iso... in digitale ormai è naturale e consueto avere 1600
iso (quasi) perfettamente usabili.... in analogico , le pellicole a 1600 iso hanno una
grana così oscena che è un cazzotto alla vista.... quelle da 3200 non si trovano,
e se si trovano (COSTANO, poi!... ) ogni granello è grosso come un seme di melograno, fra un po'...
quindi le foto sono quel che sono....
Poi dover stare a trafficare con rullini... laboratori... le spese per le foto......
io mi ero appassionato alla fotografia fra i 15 e i 20 anni di età... smisi proprio per
la scomodità.... praticamente non feci più foto dal 1994 al 2002/3 (salvo un paio
di situazioni, per esempio gli 85 cm di neve a casa mia in Abruzzo nel Marzo 97 mi pare...)
poi ripresi col digitale, partendo da zero, senza manco ricordarmi che differenza ci
fosse fra f2.8 ed f8
C.
Ultima modifica di C.R.; 26/09/2010 alle 21:40
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
E perche mai la pellicola dovrebbe essere praticamente come l'occhio umano?
Quale studio, ricerca o principio giustifica questa affermazione?
Chiunque abbia frequentato la fotografia analogica sa benissimo che tutti i produttori facevano diversi tipi di pellicola ciascuno con particolari rese cromatiche, tono più cadi o più freddi, minore o maggiore saturazione e-o contrasto ecc. ecc, da usare a seconda del risultato che si voleva ottenere.
Anche ammettendo che un prodotto riproducesse i colori esattamente come l'occhio umano tuttti gli altri sarebbero stati diversi.
Come ho scritto sopra le pellicole a colori erano tarate per la luce diurna diretta, circa 5600 K, qualsiasi variazione di temperatura di colore della luce incidente provoca una sfalsatura dei colori, l'occhio umano è estremamente più adattabile a riguardo, provate a fotografare con una pellicola a colori una scena illuminata da luce al neon e poi confrontatela con quello che vedete ...
Riguardo alla latitudine di posa ( adesso si chiama gamma dinamica ma è sempre la stessa roba ) la pellicola negativa a colori è sicuramente più resistente alle alte luci, ma terribilmente soggetta a chiudere le ombre che risultano nere e prive di dettaglio con estrema facilità, l'occhio umano possiede una capacità di leggere correttamente alte e basse luci di molte misure superiore.
Si , la pellicola chiude le ombre da far spavento !!!
Difatti al contrario del digitale in genere conviene scattare sovresposto, anche
di +0,7 ! (+2/3 EV... )
Le ombre si chiudono difficilmente, gli altri non bruciano come su digital...
La Velvia è super-contrasty! Le ombre diventano facilmente nere!! E' una pellicola Daylight(WB)
ma pare "contenga" molto rosso-magenta (dicono renda meglio di chiunque rossi e
viola-violetti... IL DIGITALE E' SPESSO CARENTE NEI VIOLA! )
Rockwell la scatta spesso con un filtro 81A, che è un gel "scaldante"
arancionastro, equivalente al mettere il bilanciamento del bianco
su "CLOUDY" nel digitale, o (utenti NIKON) a caricare di "AMBER" i toni (si va
da A1 ad A6, non so se quel filtro equivalga ad un "A3" circa... )
i colori caldi sono letteralmente ESALTATI! E i risultati possono essere fantastici.
C.
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Occorre un portafoglio molto largo, e di pazienza
Come Ponzio palato nessuno non ha la colpa, si lavano le mani.Le mie foto su Flickr:
http://www.flickr.com/photos/14667436@N02/
Il mio fotoalbum:
http://fotoalbum.virgilio.it/fabrizio.binello
.....non scherziamo,
chi ha maneggiato pellicole anche a pizza e fatto i rotolini da solo,
sa benissimo che si comperava Kodak per i gialli, Fuji per i verdi, e Fuji Velvia per l'esaltazione dei colori saturi in specifico al rosso.
kodachrome con la sua 25/64ASA positiva ha fatto storia per i colori molto equilibrati e mai saturi, insomma la pellicola era parte della "scelta fotografica" come adesso lo è il sensore.
bella foto.... tutto perfetto.
Ultima modifica di Gibbo; 27/09/2010 alle 13:32
Da che mondo è mondo la gamma cromatica della pellicola è migliore.
Che poi il digitale sia più comodo è un altro conto.
...when the night has come
and the land is dark
and the moon is the only light we'll see...
Differenze di vari Rendering cromatici di varie pellicole, anche confrontate col Digitale :
Fuji Velvia, Provia, Astia, and Pro160
A me sembra che la Velvia sia un chiaro vincitore un po' ovunque, ma molti possono
preferire altre pellicole più "fredde" ("Cyanic") e "bluastre"....
La Velvia ha il drawback che chiude le ombre da morire!...
Poi, tende maledettamente a colorare di MAGENTA anche cose che forse NON dovrebbero esserlo
(nubi, tanto per dirne una... anche cumuletti a mezzogiorno, che TUTTO sono
TRANNE CHE magenta... )
Il Digitale è un po' un jolly... correttamente impostato può essere sia "Cyanic"
che magenta...
può essere portato a curve di contrasto e saturazione che simulano la velvia , eccetera...
C.
Ultima modifica di C.R.; 29/09/2010 alle 01:29
"S'è la notizia fossi confermata sarò zio."
Che bella foto e che luogo terribilmente suggestivo. Detto questo, ho letto i vostri commenti e credo di aver capito proprio poco. Arrivo anch'io dalla reflex con le pellicole ma a questi livelli di competenza non mi sono neppure avvicinato lontanamente.
a voi.
Se scatti in una situazione in cui hai 10stop di differenza tra le varie zone dell'immagine, dimmi tu con quale pellicola riesci a tirar fuori un immagine che non bruci nè sui neri, nè sui bianchi.
La gamma cromatica della pellicola non è migliore, ma a differenza di quella di un sensore non ha una curvatura sovrapponibile per ogni colore, e quindi una risposta diversa, da qui l'utilizzo di una diversa pellicola per diverse situazioni........
ma lasciamo fare la discussione, sono tecnicismi inutili.
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