Concordo,il corretto funzionamento e la completa gestione della ventola in uno schermo in base alle condizioni è necessario ma attuabile solo a livello professionale, e Raffaello è l'unico al nostro livello ad aver adottato la corretta procedura
La sua pagina di test dovrebbe stare nei preferiti di qualunque appassionato
Mauro
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Grandioso!...quindi pero' solo quest'ultimi con la gestione della ventilazione possono essere definiti superiori mediamente in termini di prestazioni di alcuni passivi.E non tutte le installazioni necessitano di una ventilazione artificiale,penso alle stazioni meteorologiche di montagna per esempio a dispetto di una radiazione solare piu' intensa (nella frequenza delle onde lunghe)generalmente hanno una ventilazione media 4-5 volte superiore di una installazione di quelle nostrane.Non si spiegherebbero diversamente i "fantascientifici" tiranti a mo' di contro ventature di cui spesso sono dotate.Bisogna a mio modo di vedere non generalizzare sulla questione ventilazione degli schermi,diversamente non esisterebbero i passivi,eppure hanno un mercato florido anche nel professionale,un motivo ci sara'?
Oltretutto visto la loro larga diffusione nella meteorologia moderna,dovremmo riscrivere la storia climatica mondiale se non prendessimo come veri i dati della stazioni di rilevamento dotati di una semplice capannina,pur conoscendone i limiti tuttavia....di cui la ventilazione forzata e sempre stata del tutto ignorata,ma a questo concorre le loro ubicazioni spesso a norma wmo che spesso viene incontro alle motivazioni percui non si dispongono questi strumenti di meccanismi artificialo utili al ricircolo dell'aria al fine di rimuovere il calore latente in sede di ambiente del termistore.
Io credo che la ventilazione forzata sia quanto piu' utile quanto meno sopravvengono le condizioni ottimali dell'ubicazione di una installazione,bisognerebbe conoscere la velocita' media del vento prima di investire danaro in strumenti utili sino ad un certo punto per le loro caratteristiche di cui sono dotati.Questo è il mio punto di vista.
Ultima modifica di Nevizio; 27/08/2019 alle 13:19
È il punto di vista di quasi tutti i meteorologi.
Gli schermi a ventilazione forzata non sono ancora considerati uno standard soprattutto per il fatto che non c'è uniformità sulle velocità delle ventole.
Ad esempio, in Italia, penso che quasi tutti le stazioni WMO ufficiali non hanno ventilazione forzata.
Però, la ventilazione è utilizzata in stazioni sperimentali, agrometeorologiche, ecc.
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assolutamente d'accordo, le schermature passive, perlomeno di livello professionale, saranno ancora utilizzate e a lungo, anche in contesti professionali quale riferimento, il progresso tecnologico è necessario, il compito dei climatologi, qualora un giorno lo schermo a ventilazione forzata, ma nel rispetto delle regole di gestione già dette, dovesse assumere il compito di essere il nuovo riferimento in campo termometrico, sarà, giocoforza, andare ad uniformare uno "scalino" nella rilevazione dei dati a terra, lo stesso scalino che venne a crearsi nel passaggio dalla capannina di Stevenson agli schermi solari che oggi utilizziamo, tale scalino, e i dati successivi, furono oggetto di un lavoro di "armonizzazione" al fine di rendere i dati compatibili a quelli precedentemente salvati.
la stessa cosa potrebbe accadere con il ventilato e, mi auguro, con i progressi che la termometria ad ultrasuoni sta ottenendo, ogni passaggio ad una tecnologia migliore e/o superiore comporta necessariamente questo step.
allo stato attuale non dobbiamo preoccuparci, passerà del tempo prima che la ventilazione forzata diventi uno standard ufficiale
Mauro
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Non ne ero al corrente,e ti ringrazio della informazione,la mia idea è che per installazioni WMO propio per la natura dei fattori che vengono presi in considerazione per una corretta installazione di cui i dati probabilmente sono quanto piu' vicini alla realta' in questo scenario evidentemente la ventilazione forzata non serve,infatti il sensore va installato (ovviamente protetto da schermo o capannina in campo aperto a 1.80/2.00 Mt su superficie erbosa (bassa in altezza) lontano da qualunque ostacolo o fonte di calore artificiale,in una situazione come questa la ventilazione è del tutto naturale,(piu' o meno intensa),poi se vogliamo prendere in considerazione le capacita' di riflessione del calore da parte dei materiali di cui dovrebbe essere fatta una schermatura anche li si apre uno scenario vasto e intricato fatto di correnti di pensiero piu' o meno che convergono verso una idea comune....ma gia' l'ubicazione dello schermo con relativo sensore è sufficiente a sbarazzarci della ventilazione forzata,se quella naturale è libera di agire allo stesso modo naturalmente.Spero di aver esposto bene il concetto.
Pensa come dovremmo necessariamente riconsiderare il gw!E l'attendibilita' dei dati che oggi ne sono a supporto,uno scenario futuro di considerazione climatica del passato catastrofico!Ancor piu' lontano da quelle che oggi alcuni climatologi prendono come una verita' assoluta pur asserendo che i metodi di calcolo sono avvenuti in modo indiretto (posso testimoniare di persone le oro affermazioni avendo avuto modo di dibattere con alcune figure di prestigio del nostro paese e non!)
Su questo punto però c’è da considerare che la copertura di stazioni meteo nel mondo è scarsissima e per questo oggi sono preponderanti le misurazioni satellitari anche per questo parametro (altri sono ad esempio gli inquinanti). Penso che su questo tipo di studi così di larga scala la rivoluzione ci sia già stata
Raffa, l'anemometro e il pluviometro, da acquistare con la meteohelix quali sono? Perché io ne vedo più tipi sul sito..
E oltre questo, anche anemometro e pluviometro si connettono alla linea Sigfox?
E posso vedere i dati senza connessione Adsl/wifi?
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