Mauro, il sensore contenuto nella Barani Meteohelix Pro è quello che vengono singolarmente e anche separatamente sul sito?
Perché secondo me la meteohelix pro non è equipaggiato ne con l'una ne con l'altra sonda in vendita singolarmente. I datashet non corrispondono
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Ultima modifica di FDV1988; 16/09/2019 alle 19:38
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Assolutamente si, ogni componente prevede un ricambio, dalla base sensori, alla batteria, alle alette dello schermo etc
non esiste pezzo che non disponga di un ricambio immediato
Devo anche dire che le probabilità di rottura sono piuttosto modeste, uno dei pregi dei meteoshield pro, e suoi derivati, è che, pur in totale assenza di manutenzione, mantengono il lato interno e il sensore estremamente puliti, e questo certamente influisce positivamente sulla durata
Ho avuto per lungo tempo i davis 7714 e, ogni sei mesi, ci trovavo dentro di tutto, dopo 2 anni, ho aperto il mio meteoshield pro, una sciacquata a testa in giu per togliere la polvere, stop
Mauro
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ti ringrazio
a proposito del davis 7714..siccome prendendo la Meehelix pro, lui comunque rimane...te che faresti? come lo utilizzeresti ed equipaggeresti al meglio per non far si che io abbia buttato solo soldi e che mi rimanga inutilizzato? Lo affianco al Barani? Trovo una sonda? BOH...
Assolutamente si, il 7714 va comunque utilizzato, il fatto che tu scelga di acquistare una Meteohelix non significa che il 7714 non possa tornarti utile
Uno degli aspetti fondamentali per un appassionato nel nostro settore è la "ridondanza" dei dati, cosa a cui molti non danno peso, e che invece rappresenta una grande fonte di sicurezza e certezza di affidabilità dei propri dati, avevo redatto un semplice documento che spiegava la cosa, ora lo cerco e se scappa fuori te lo posto
Mauro
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Per assurdo, ai fini della ridondanza dei dati non serve nulla di professionale, ficcaci un wh32 della ecowitt, che monta un ottimo sensore, ci attacchi un gw1000 (sempre se hai il wifi in casa) e sei a posto, l'articolo che avevo scritto non lo trovo, ma una bozza degli appunti che avevo fatto si, e te la incollo di seguito
L’importanza della ridondanza dei dati nella metrologia applicata alla meteorologia
Spesso, nella frequentazione dei forum di settore, mi imbatto in simpatici post in cui si mettono in dubbio i dati della propria o della altrui stazione meteo basandoci sulle proprie sensazioni o su raffronti che nulla hanno di scientifico.
Spesso leggiamo frasi del tipo “ah, la mia stazione non va bene, segna 23 gradi mentre una stazione della stessa marca di un mio amico a 3 km di distanza ne segna 21” oppure “la stazione ufficiale dell’aeroporto a soli 5 km da me ha problemi, la mia minima è stata 2 gradi più bassa” etc etc
Ebbene, il consiglio che mi sento di dare a tutti è di NON fare mai questo genere di confronti che non ha alcuna validità ne approccio scientifico, diversa altezza, diversa esposizione, diversa esposizione alle correnti, diverso posizionamento rispetto ai raggi solari e altre n ragioni potrebbero innescare differenze nelle letture anche piuttosto accentuate.
Se si vuole avere certezza dei propri dati l’unico sistema sicuro e affidabile è la ridondanza dei dati, la ridondanza nasce in ambito industriale al fine di avere un sistema parallelo a quello principale che vada in funzione ed in totale sostituzione di quello principale mantenendone la funzionalità ed evitando interruzioni di funzionamento, tale sistema viene adottato in sistemi industriali o laddove l’efficacia del funzionamento di un apparato sia strettamente legata alla vita della persona, pensiamo ad esempio ad un sistema di pilotaggio automatico in un aeromobile.
Nel nostro settore la ridondanza ci permette di avere la certezza del buon funzionamento della nostra stazione, principalmente possiamo adottare un sistema semplice o duplice:
Sistema semplice: affiancare alla nostra stazione meteo un buon schermo solare con un sensore che permetta funzioni di datalogging e, possibilmente il controllo immediato dei dati in real time, oggi esistono molte soluzioni anche accessibili che si connettono ad esempio facilmente con i moderni smartphone.
Dopo un necessario periodo iniziale di raffronto in cui andremo a valutare le differenze strumentali con la nostra stazione nelle più svariate condizioni, saremo in grado di capire se un’eventuale discordanza dei dati con una stazione vicina sia imputabile alla nostra strumentazione o ad una normale variazione microclimatica, nel primo caso dovremo intervenire per la risoluzione del problema
Sistema duplice: in questo caso i sistemi da affiancare saranno due, questo perché con la ridondanza semplice può accadere che, ad esempio, il sensore A improvvisamente segni 1 grado di differenza rispetto a B a fronte di una tolleranza media di 0,2 gradi, è evidente che c’è un’anomalia ma con il sistema semplice non siamo in grado di capire se l’errore è dato da A o B, con il sistema duplice se il sensore A segna 1 grado di differenza rispetto a B e C, tra di loro uguali, il problema sarà certamente in A e così via
Facile no?
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bene, ti ringrazio per gli appunti
vorrei mettere il davis sullo stesso palo del barani e fin qui ci stiamo
sto prendendo la meteohelix iot pro base (senza pluviometro)
tu dici che il wh32 regge il confronto?dovrei fare la prova della scatola chiusa al buio..
prendo il sensore wh32 e la sonda e vedo che temperatura mi danno?
Non è assolutamente necessario in questo caso, affianca i due sistemi sai per certo che i risultati più attendibili saranno ovviamente quelli della meteohelix, fai seguire un periodo di raffronto utile a capire gli scostamenti nelle varie condizioni, cielo sereno, con vento o meno, cielo coperto, di notte etc, dopo un periodo di assuefazione saprai esattamente, anche sapendo solo i dati della meteohelix, quale sarà il dato del 7714 e viceversa
il wh32 è un sensore da 15 euro, forse meno, non può competere con quello installato nella meteohelix ma credimi, l'sht30 montato nella sonda ecowitt funziona bene, e le sue prestazioni sono assolutamente imparagonabili al basso costo di acquisto, è al momento un vero best buy, secondo me, in fascia economica
fine
Mauro
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