Ciao a tutti,
è da qualche tempo che sto monitorando l'andamento delle temperature tra una Davis Vantage Pro 2, di quelle con l'Aerocone, ed un altro sensore installato all'interno dei soli piatti presi da un'altra Davis. Su questa pagina: Confronto stazioni meteorologiche - weather stations comparison - Ku band rainfall rate le vedete anche grazie all'immagine della SensorsCamera.
Non potendo avere due sensori Davis uguali, ho installato un DP-50 della Froggit a cui ho collegato un sensore esterno.
Prima di iniziare il confronto in aria, ho verificato le differenze di temperatura tra i due sensori in condizioni uguali, all'interno e senza schermi per due giornate circa.
Lo scostamento tra i due è stato di circa +0.1°C da parte dell'SHT-31 della Davis rispetto all'SHT-35. Considerata la diversa precisione, direi che siamo quasi in linea.
Nonostante gli esigui W/m2 di questo periodo, ecco i risultati degli scorsi giorni:
27 dicembre 28 dicembre 29 dicembre 30 dicembre 31 dicembre 01 gennaio Aerocone 15.0 / 4.8 12.1 / 3.5 12.5 / 1.5 12.3 / -0.4 12.8 / -1.2 15.6 / 0.9 DP-50 14.5 / 4.7 11.7 / 3.0 11.9 / 1.2 11.9 / -0.8 12.3 / -1.5 14.6 / 0.6
Sembra che il sensore all'interno dell'Aerocone faccia più fatica a smaltire il calore, probabilmente proprio a causa della copertura superiore che non favorisce il flusso dell'aria su tutti i piatti.
Inoltre, lo schermo solare con tanto di scheda ISS al suo interno, contribuisce a bloccare la ventilazione.
E' vero che dovrebbe evitare il "contatto" diretto con i raggi solare, ma questo solo per un brevissimo periodo della giornata.
A voi gli altri commenti.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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Osservazioni molto interessanti Raffaello,
dobbiamo tenere presente che la possibile limitazione all'efficacia della ventilazione naturale, causata sia dal cono superiore che da box trasmettitore, potrebbe essere facilmente risolvibile ed in maniera estremamente elegante, si potrebbe mantenere integro l'iss semplicemente "ruotando" la parte inferiore, quella dello schermo, a Nord
la lunghezza del cavo originale del sensore termoigro, seppure esigua, dovrebbe essere sufficiente a permettere la modifica.
Concettualmente sarebbe operazione poco corretta, e per due motivi, esporre lo schermo a N non è la procedura consueta, inoltre, così facendo, il gruppo piatti+sensore verrebbe a trovarsi in ombra del pluviometro per buona parte della giornata, traendone di certo beneficio, tutto sommato però non sarebbe poi così deleterio, non più di quello che farebbe una palpebra ombreggiante aggiuntiva, oggi molto in voga.
Personalmente ho modo di effettuare tale test, magari in contemporanea, dispongo di un pluviometro vp2, kit piatti e come sensore sia un vp2 originale che un ecowitt già allineato, anche se ritengo sia meglio attendere periodi più adatti
Mauro
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Non è che il colore nero della parte superiore costituisce un bel collettore solare?
Non direi, sono stati fatti test con termografia che hanno evidenziato che non vi è trasferimento termico tra cono del pluvio e gruppo schermo+sensore, più interessante certo l'eventuale influenza sulla ventilazione e conseguente capacità dello schermo di smaltire calore latente
Mauro
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Io stesso la scorsa estate ho fatto test con la macchina fotografica termografica. L'unico problema che si era evidenziato era appunto, uno stazionamento del calore, magari anche accentuato dal colore nero, in prossimità del piatto superiore a causa di una mancanza di ventilazione.
L'aerocone sopra ed il pannello solare al lato, "bloccano" i flebili flussi d'aria che servono a rimuovere il calore latente.
Inoltre, lo spazio tra l'aerocone ed il primo piatto, è spesso occupato dai fili dei vari sensori andando a bloccare ancora di più l'aria.
Ecco un'immagine trovata su Internet:
IMG_1101.jpg
Quando la ventilazione si fa più consistente, il problema del riscaldamento del primo piatto scompare completamente.
Lo schermo solare non si può mettere a Nord, non prenderebbe mai il Sole diretto ed il rischio è di non caricare mai completamente il condensatore.
Se date un'occhiata alla stessa stazione con schermo solare ventilato, noterete che è molto più distaccato dal corpo.
6163_WeatherSTEM_other_PA_HeinzField_PittsburghSteelers_PittsburghPA.jpg
Magari si può fare una piccola modifica distaccando i piatti.
In primavera mi riprometto di fare qualche esperimento.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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Molto interessante Raffaello, da parte mia sono disponibile a cooperare con medesimi test sulla mia postazione, ho ciò che serve per farlo
solo per precisare, per spostare lo schermo a N, intendevo il SOLO schermo, lasciando la carcassa pluvio e relativo box trasmettitore a S, ovviamente quest modifica renderebbe necessaria una ulteriore staffa per fissare lo schermo solare.
Non so se sono riuscito a spiegarmi, piu tardi ti posto una foto realizzata dal vero.
Mauro
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Il pluviometro normale, non aerocone, non mostra questo effetto?
Questo forse potrà dircelo Raffaello se i suoi test di fotografia termica sono stati fatti anche con la versione standard del cono, ma è possibile che vi siano delle differenze
6462-6463-6465_illus_800x400.jpg
se l'Aerocone è nato per migliorare l'effetto turbolenza e conseguente errore nel rilevamento delle precipitazioni con vento, vero solo sulla carta, peraltro, Davis non ha mai postato test tangibili di questo miglioramento, e non basta un disegnino per dimostrarlo, è anche vero che la conformazione dell'Aerocone di certo non favorisce lo smaltimento del calore acccumulato.
edit
non vorrei che il messaggio passasse in maniera errata, è assolutamente vero che le turbolenze create dall'impatto del vento sui pluviometri introducono un errore (sottostima) anche importante, ciò che non è dimostrato, questo volevo dire, è che il problema sia mitigato adottando l'Aerocone
Personalmente non ho testato ma lo farò in primavera, il mio cono attuale è un vecchio modello, peraltro bianco, ma ho anche un vecchio cono nero e, ovviamente, un'Aerocone
Mauro
Ultima modifica di capriccio; 02/01/2020 alle 09:56
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E' questo il motivo per cui è meglio mettere il pluviometro il più basso possibile?
Però mi chiedo che senso ha la plastica nera, assorbe di più i raggi solari e si potrebbe degradare prima.
Dove sto io il Sole ancora gioca le sue carte, io purtroppo non ho prati ne tetti e mi devo limitare a balconi per cui uso tanti sensori e la differenza tra quello a nord-ovest e quello ad est si vede benissimo.
Il pluviometro catching migliore è quello che ha la bocca a livello del terreno, dove minore è l'influenza del vento ma è difficilmente realizzabile per un appassionato
Il pluvio nero, se ben disaccoppiato, da qui l'ottima osservazione di Raffaello, non crea trasferimento termico verso il basso
Mauro
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