Ti ringrazio per le info sul treppiede, ora devo decidere
Per la seconda parte hai espresso bene il concetto, aggiungerei che l'approccio scientifico e matematico si può applicare in un istituto metrologico, quando andiamo a tarare un sensore campione si deve essere rigorosi e matematici all'esasperazione, i punti fissi si chiamano fissi proprio per questo e l'errore deve essere il minore possibile per poter stendere una certificazione.
Quando si lavora in atmosfera libera bisogna ridurre tale ricerca della perfezione, che non è ottenibile, e si deve usare anche logica e la conoscenza basata sulle esperienze precedentemente acquisite
Mauro
MeteoNetwork
Validazione stazioni amatoriali
mauro.serenello@meteonetwork.it
mauro.serenello@protonmail.com
@MatteoPV , purtroppo è la fisica che conta in questo caso. Non è necessario avere strumenti di precisione per sapere che qualsiasi oggetto sottoposto alla radiazione solare tenderà ad aumentare la propria temperatura con l'aumentare della radiazione stessa. Non esistono schermature passive che possano sottostimare. Inoltre, la parola sottostimare è utilizzata in maniera impropria.
La cosiddetta sottostima avviene solo e solamente in particolarissime condizioni meteorologiche in cui la ventola degli schermi solari a ventilazione forzata, usati in maniera impropria, tende ad aspirare anche particelle di pioggia più fredde dell'aria circostante che vanno a toccare il sensore di temperatura.
Se ti interessa sapere come è stato progettato il Barani MeteoShield Pro, leggi qui:
MeteoShield Professional New
Se invece, vuoi fare una lettura veloce e capire come si misura la temperatura atmosferica e quali fenomeni fisici intervengono "intorno" ai termometri e agli schermi solari, leggi qui:
Il rilevamento della temperatura atmosferica
E tutti i documenti correlati.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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La dimensione è una grandezza fisica non soggetta a mutazioni dovute all'ambiente circostante...almeno in particolari condizioni.
Confrontare due metri significa che confronti due strumenti atti a misurare, quindi due strumenti atti a misurare, nel nostro caso, sono i termometri e si confrontano esattamente come si fa per il metro: con uno campione, prendendo i cosiddetti punti fissi.
http://www.evitherm.org/files/795/Th...ionMethods.pdf
Dire poi, che confrontare due schermi solari sia la stessa cosa, non è così. Gli schermi solari non hanno unità di misura e non sono strumenti atti a misurare.
Non hanno la possibilità di fornirti un valore di schermatura con unità di misura Sc (inventata ora).
Come si fa quindi a confrontare cose che non hanno una unità di misura? Si utilizza la fisica: la teoria dice che lo schermo solare sottoposto a radiazione solare, che fa registrare ad un termometro posto al suo interno, precedentemente calibrato, la temperatura inferiore, sarà quello che più si avvicina a generare un errore radiativo inferiore.
Durante il confronto in aria libera (all'esterno) si accettano e si prevedono errori dovuti all'impossibilità di avere due schermi diversi nel medesimo posto, nel medesimo tempo.
E' possibile stilare una lista di requisiti o caratteristiche che secondo te possano far pendere una strumentazione tra entry level ed un livello superiore?
Inizio io una lista:
- Scelta di soluzioni atte a migliorare le prestazioni se confrontate con altri prodotti simili
- Assistenza post vendita
- Efficacia da parte dell'azienda nella risoluzione degli errori e delle problematiche
- Scelta dei materiali e delle soluzioni tecniche durevoli nel tempo
- Resistenza agli agenti atmosferici
- Interfacciamento con altri sistemi: software, rete, internet
- Efficacia da parte dell'azienda a restare a passo con i tempi per poter utilizzare tecnologie sempre più innovative
Fatemi sapere se vi sono altre cose....le ho buttate così a caso.
Poi per ognuna di esse si può decidere chi e cosa sia una entry level o una professionale, o non so cosa.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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Ottima iniziativa @Raffaello
personalmente, mio modesto parere, la suddivisione è piuttosto semplice e riassumibile in 3 macrocategorie:
Entry level - e qui ci stanno tutti i marchi cloni di se stessi, magari va posta attenzione e risalto a quelli che, apparentemente, al momento sono più attivi e attenti al mercato, Ecowitt in testa - non sono previsti certificati di calibrazione e taratura ne verifica periodica dei sensori
Amatoriali - qui ci metterei le Davis, tutte, senza distinzioni, le Oregon wmr 300 (spero di aver detto la sigla corretta) per le Davis è possibile ottenere una certificazione dei sensori, seppure sommaria
al momento qui ci inserirei anche la Barani Meteohelix Pro, rispetta i parametri WMO per alcuni parametri ma non per altri, allo stato attuale NON è previsto rilascio di certificazione dei sensori, almeno al momento, anche se ci stanno lavorando
Professionali - regno dei marchi "nobili" del settore, da Vaisala, Campbell, Rm-Young, Lufft etc etc
il termine "semiprofessionale", che spesso sentiamo dire, non lo considero, la ritengo una forzatura, un vorrei ma non posso
Mauro
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anche, una stazione realmente professionale invia i dati via cavo a un datalogger o comunque ad un sistema di acquisizione con protocolli di comunicazione standardizzati
inoltre il sensore di pressione atmosferica in dotazione non rispetta le specifiche WMO in termini di accuratezza, ciò non toglie che vada benissimo, il mio è sempre perfettamente allineato al mio fido Altitude
Mauro
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Non so se la distinzione tra Entry level e Amatoriale sia solo la possibilità di ottenere una certificazione, perchè allora una Amatoriale senza certificazione ( che si paga in più) che cosa è?
A mio parere
Entry level è una stazione compatta o che ha il 90% dei sensori tutti insieme e che non è possibile upgradare in alcun modo. Non è possibile utilizzare schermi solari differenti per migliorarne le prestazioni. Che trasmette dati solo su wunderground, non avendo la possibilità di avere un datalogger. Soprattutto, se si rompe, devi cambiare praticamente tutta la stazione perchè è difficile reperire pezzi di ricambio e la stazione ha un prezzo così basso che non conviene ripararla ma comprarla nuova.
La trasmissione dati solitamente è wifi ed una trasmissione wifi è sinonimo di non continua ricezioni dei dati, cosa che a livello professionale non è accettato.
Non esistono standard di produzione a cui l'azienda deve attenersi per la costruzione.
Il prezzo di una stazione completa, con tutte le opzioni, solitamente, è sotto i 300 euro
Amatoriale è una stazione che prevede l'upgrade, la vendita di sensori aggiuntivi che ne migliorano le prestazioni o le qualità. Che ha un datalogger, che sia tramite console o separato, che permette il facile interfacciamento con altri software perchè è proprio la casa madre che ci ha pensato (senza usare meteobridge o simili).
Che si vendono pezzi di ricambio o che i sensori sono così differenti da un corpo unico che se se ne rompe uno, non inficia il funzionamento di tutta la stazione.
La trasmissione dei dati può essere wifi o cablata ma con protocollo proprietario o con cavi non sempre adatti ad essere posti all'esterno.
L'azienda può costruire secondo standard o meno o per qualche prodotto si e per qualche altro no.
Il prezzo di una stazione completa, con tutte le opzioni, solitamente, è sotto i 2000 euro
Professionale è una stazione con cui puoi fare praticamente tutto ma a caro prezzo. Esistono stazioni compatte della Vaisala ( e ormai di quasi tutte le marche) che hanno solo uscite cablate ma pagando, ti danno la possibilità di avere tutto, trasmissione wifi (solo su richiesta), sensori aggiuntivi come anemometri, sensori di temperatura esterni, ecc.
Non console perchè si presuppone che ti venga venduto un software da installare su un server di monitoraggio, ma se paghi, l'azienda ti fornisce anche display professionali per aeroporti, autostrade, ecc.
La trasmissione dati rispetta standard fisici RS-485, RS-232 o standard di protocollo come MODBUS, ASCII, NMEA, ecc.
L'azienda costruisce solo seguendo standard che possono essere i più comuni ISO, fino ai MIL
Il prezzo di una stazione completa, con tutte le opzioni, può tranquillamente superare i 5000 euro.
La distinzione non è così netta. Ci possono essere stazione meteorologiche che hanno delle caratteristiche da Entry level, ma altre da Amatoriali o addirittura da Professionali.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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@Raffaello, forse per trasmissione dati WiFi intendi il collegamento radio tra i sensori e la console?
Curiosamente la vecchia PCE FWS20 ha tutt'ora i pezzi di ricambio su Aliexpress tranne console e trasmettitore che su Aliexpress trovi in versione da 433MHz mentre per gli 868MHz devi cercare qui in Europa.
C'è anche un'ulteriore questione, il fatto che adesso c'è la forte esigenza di avere stazioni remote, quindi senza server di monitoraggio, teletrasmissione e necessità di consumare poco per andare a pannelli solari di non grandi dimensioni.
Per le connessioni radio con piccoli trasmettitori credo non esista uno standard e ognuno si crea il suo. Un po' come i telecomandi IR.
Quello che manca nelle non professionali è il fatto di essere legati al marchio per tutti i sensori a causa, appunto, dei protocolli standard.
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