Il dato non è affatto inquietante, anzi
abbiamo oltre 400w/mq di radiazione solare, abbiamo vento inferiore a 1 m/s quindi non vi è nulla di inquietante
la ws80 sta avendo le prestazioni che ci si devono attendere, nulla di più, nulla di meno, e sono assolutamente apprezzabili
il confronto con la Meteohelix Pro è inadeguato
Mauro
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Dipende da cosa uno cerca...
A me già con i 14.1 della Davis darebbe fastidio il 13.7 e il 13.8 rispettivamente di Meteohelix e Apogee
Figuriamoci 13.7 contro 15.2
Cioè per dire e scherzare . Quando nevica, un grado fa la differenza tra il farla o meno..
Ovvio che in assenza di radiazione tutto si pialla
Ma ho esperienze dirette che le differenze ci sono anche in assenza di soleggiamento
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Per me, abitando di fronte al mare, vento a 1 m/s in un anno è un evento più unico che raro!!
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su questo sono daccordo, anch'io sono a poche centinaia di metri dalla linea di costa e la ventilazione è quasi sempre ben presente, ricordiamoci sempre che la ventilazione naturale, e un'attenta progettazione nel suo utilizzo, sono le armi principali di una schermatura passiva, se questa non c'è i limiti si vedono tutti e subito
questo, infatti, è uno degli aspetti di cui tenere conto in fase di scelta
Mauro
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Sono punti di vista, e io rispetto OGNI punto di vista, sempre
ai fini di una nevicata o meno conta la colonna d'aria sovrastante, il dato di temperatura in prossimità del suolo è pressocchè inifluente, ma non voglio addentrarmi in argomenti che tutti devono, o dovrebbero, conoscere perfettamente qui
in merito alle differenze in assenza di radiazione nutro dei dubbi, se non c'è radiazione solare diretta, diffusa ne, attenzione, riflessa, le differenze qualitative tra diverse schermature sono pari a 0, le differenze sono dettate solamente dalle tolleranze strumentali, questo in assenza di vento e rimescolamento d'aria degli strati termici in prossimità del suolo, in assenza di trasferimenti termici e in queste condizioni, una scatola da scarpe ben forata è un ottimo schermo
Mauro
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Ci sei quasi, non si tratta di una sottrazione di un valore fisso ma di un calcolo automatico si. Si tratta di realizzare una specie di funzione che, in base ai dati di ingresso, tipo la radiazione solare, i valori di temperatura precedenti e quello attuale, l'intensità del vento, stima la temperatura corretta.
Ciò viene fatto con le reti neurali che in questo caso vengono usate come una sorta di funzione universale che viene tarata sui dati raccolti dove in questo caso la temperatura corretta è quella presa da uno strumento professionale.
Quindi alla fine non fai una sottrazione ma hai direttamente il dato corretto risultato di una serie di calcoli e non hai più bisogno dello strumento di paragone.
Spero di essermi spiegato.
Esatto. C'è la cosiddetta fase di apprendimento che prevede una comparazione dei dati attuali con quelli precedentemente registrati dal sensore campione.
La rete "impara" e poi agisce di conseguenza quando vede situazioni simili a quelle che ha imparato. Infatti andrebbe fatto un apprendimento con dati di tutte le stagioni.
Insomma, questo è quello che ho fatto con il software della stima della visibilità e quello delle celle temporalesche e così penso che si farà con questo della temperatura.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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