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  1. #141
    Tempesta violenta L'avatar di falcon!!!
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    Predefinito Re: Autocostruzione schermi solari

    si infatti, sto notando anche io. QUesto schermo va una bomba. Non ho un passivo davis per controllare ma sto confrontando con la stazione a 2 km da casa mia (che ho visto di persona ed è praticamente in un giardino tipo il mio con case intorno) e ho risultati estremamente soddisfacenti! QUesti giorni poi sono giornate perfette per testare lo schermo: soleggiamento quasi tutto il giorno e vento quasi assente
    [

  2. #142
    Còlkaz
    Ospite

    Predefinito Re: Soluzioni tecniche e schermi x LaCrosse tutti qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
    Dopo il primo schermo mi sono preso la briga di costruirne un altro un pochino più complesso anche se molto più pratico dal punto di vista manutentivo.
    Volendo adottare alcune soluzioni ho preferito utilizzare piatti molto facili da lavorare come i famosi sotto vasi. Ho usato quelli di diametro da 20 cm per la parte inferiore e da 23 cm per gli ultimi due in testa. Ad essi ho ritagliato i bordi ricurvi per evitare ristagni di acqua, neve e sporco di varia natura. La diminuta resistenza meccanica non incide minimamente sulle caratteristiche finali dello schermo.
    Come al solito ho utilizzato 3 barrette filettate inox da 6 mm di diametro, galletti e dadi sempre in acciaio inox e spessori di bachelite bianca di circa 1,5 cm. Al centro dei sottovasi ho praticato fori di 10 cm circa tranne che negli ultimi due. Ho deciso di intubare il sensore tramite un tubo in plastica lungo 20 cm e del diametro di 8. In basso il primo piatto l'ho rinforzato con una corona di plastica fissandola con la colla a caldo. Su di essa ho creato due fori su quali fissare (sempre tramite colla) le due viti che servono a sorreggere il tappo del tubo di cui sopra. Il tappo è di quelli che si usano per chiudere i fori nel muro quando ci sono le caldaie. Come si vede dalle foto essi dispongono di listelli a persiana molto adatti al nostro scopo. Hanno anche un filtro che può servire ad evitare l'ingresso di insetti nel tubo. Ne esistono anche per tubi da 10 cm. Sul tappo ho inserito un supportino metallico per il termoigro mentre sul suo bordo ho praticato due piccoli fori atti a far passare le viti di fissaggio allo schermo. Per mantenere il sensore al centro dello spazio interno del tubo ho accorciato il braccetto del supporto (vedere figura). Scegliendo il tubo da 10 m forse non serve intervenire in tal senso.
    La ventolina da PC l'ho ritagliata per adattarla al tubo. Ho poi siliconato i bordi per non avere corto-circuiti d'aria. Il cavetto della ventolina l'ho fatto passare dentro il tubo facendolo uscire dal basso del tappo insieme ai cavi del termoigro.
    In alto ho posto una corona che serve ad evitare un ipotetico ricircolo dell'aria uscente dall'alto dello schermo.
    Come da schema si nota come i piatti non tocchino il tubo tranne che il primo in basso e l'ultimo in testa. Il penultimo piatto ha un piccolo foro in modo da ripartire l'uscita dell'aria in testa allo schermo. Lo schema chiarisce anche questo punto.
    La verniciatura è stata effettuata con vernice poliuretanica bicomponente, molto costosa ma molto efficace. Ho dato più mani previa passata di carta vetrata sui piatti e aggrappante. Consiglio di dare la prima mano leggerissima, solo a sporcare. Le successive aggrapperanno meglio. L'interno del tubo l'ho dipinto di nero opaco secondo quanto consigliatomi da Raffaello di Martino. Sempre vedendo le foto si nota come io abbia fissato con del nastro bianco i plugs dei cavi sul sensore. Ciò mi ha risolto un problema quando sostituii lo schermo e cioè la debolezza di segnale dell'anemometro in arrivo sul termoigro che generava errori ed assenza di misurazioni. Nel caso poi dovesse entrare dell'acqua nello schermo il nastro ha anche lo scopo di proteggere i plugs. In alto ho sempre posto un disco metallico con dei galletti di serraggio che permettono un facile sgancio dello schermo dal supporto. In basso invece basta mollare altri due galletti per "scendere" il tubo con il tappo ed accedere ad ogni componente senza aprire lo schermo.
    Voglio consigliare ad ognuno che possiede una WS 2300 di mettere a massa la cassa del PC a cui è collegata la consolle. A me ha risolto il problema della comparsa anomala, ogni tanto, del valore di 91,8 km/h nei rilevamenti anemometrici.

    Non voglio fare il professore perchè di strumentazioen emteo non ne capisco moltissimo, ma a me questo sensore intubato non mi convince!
    ho sempre creduto che il sensore debba respirare, ha bisogno di stare all'aria aperta, un buon schermo passivo credo sia la miglior soluzione.
    Mi spiego meglio: con la soluzione intubata(ventola in alto) l'aria è costretta a fare una strada piu stretta (apertura in basso) per raggiungere il termoigrometro, incontrando uno spazio relativamente piccolo e stretto (appunto il tubo) è normale che subisca un riscaldamento, anche se lieve, ma questa ipotesi non è assolutamente da scartare.
    L'aria si raffredda di nuovo solo quando esce attraverso la ventola nella parte superiore, il sensore quindi rileva -secondo il mio modestissimo parere- una temperatura leggermente anomala.

    Con un normale schermo passivo in cui sono state utilizzate smalti anti raggi UVA l'aria che vi circola al suo interno non è assolutamente viziata, non deve fare strani percorsi che ne modificano le caratteristiche, cosi come entra da una parte...esce dall'altra,senza essere influenzata da altri fattori.

    Uno dei pregi del metodo intubato è che il sensore non viene quasi (quasi!) per niente influenzato dai raggi UVA perche oltre lo schermo c'e anche il tubo. Mentre con lo schermo passivo questo rischio aumenta.

    Ricordiamoci infine che non esiste nessuna protezione che assicuri una protezione assoluta al raggi UVA, questo discorso è tornato d'attualità anche in politica nei giorni scorsi, infatti anche le creme per il corpo dovranno attenersi alle nuove normative che dicono appunto che nessuna crema (o prodotto in commercio) assicura una protezione totale.

  3. #143
    Còlkaz
    Ospite

    Predefinito Re: Soluzioni tecniche e schermi x LaCrosse tutti qui.

    Citazione Originariamente Scritto da dolmen Visualizza Messaggio
    Finalmente ho trovato il tempo per buttare giù il post...

    Ecco come ho costruito lo schermo solare passivo con doppio tetto per il sensore termo-igro della mia WS3600:

    Materiale occorrente:
    - 9 piatti in melamina (io ho trovato i vassoietti rettangolari, che assomigliano di più allo schermo Davis )
    - 1 barra filettata da 1 mt. in acciaio inox (diametro 4 o 5 mm.)
    - 1 tubicino in plastica rigida da 1 mt. (diametro interno 4.5 / 5.5 mm.)
    - 4 dadi inox
    - 4 dadi ciechi inox
    - 4 dadi ad alette (galletti) inox
    - 12 rondelle inox
    - 1 pezzettino di tubo di gomma (diametro interno circa 1 cm.)
    - 1 ritaglio di neoprene o simili (spessore 5 mm.)




    Tagliate la barra inox in 4 pezzi da 25 cm. e il tubicino di plastica in 32 pezzi da 2.5 cm (tenete gli scarti... non si sa mai )




    Impilate assieme i 9 piatti, fissateli bene, e praticate un foro (da 4 o 5 mm. dipende dal diametro della barra filettata) in prossimitÃ* dei 4 angoli dei piatti (oppure un foro a ciascun vertice di un trangolo equilatero immaginario se usate piatti tondi).






    Togliete 3 piatti.
    Impilate e fissate nuovamente i restanti 6 come prima.
    Praticate un foro al centro della pila di 6 piatti.
    Avrete adesso 3 piatti così:




    .... e 6 piatti così:




    Per ciascuno dei 6 piatti col foro centrale, praticate un grosso scasso circolare con una fresa a tazza del diametro di 9 cm (il sensore WS3600 è un gigante!) utilizzando il foro centrale come guida per la fresa.
    Cautela: la melamina è rigida e dura oltre l'immaginabile!




    I sei piatti appariranno così:




    Siamo pronti per il montaggio!
    Iniziamo dal tetto: inserite nei 4 fori di uno dei piatti non fresati le 4 barrette filettate e avvitate i dadi ciechi con le rondelle.
    Capovolgete il tutto e inserite i primi 4 spezzoni di tubicino.




    Inserite il secondo piatto non fresato, aggiungete un altro giro di spezzoni di tubicino, poi il primo piatto fresato, altro giro di spezzoni di tubicino, ecc...




    Inserite l'ultimo piatto fresato, aggiungete l'ultimo giro di spezzoni di tubicino e fissate il tutto con rondelle e dadi




    Inserite il sensore (meglio se vi inventate un sistema per bloccarlo contro il piatto del doppio-tetto tramite il suo cilindretto di testa: io ho incollato al piatto di doppio-tetto uno spezzone di tubo di gomma, in cui il cilindretto di testa del sensore entra a forza... naturalmente ci ho pensato tardi e ho dovuto smontare tutto per incollare il tubicino al piatto! )




    Inserite l'ultimo piatto senza scasso, serrate i 4 dadi ad alette con rondelle e verificate che non vi sia gioco fra il sensore e l'ultimo piatto: in caso vi sia gioco (figurarsi se è venuto tutto al millimetro! ) applicare uno spessore di materiale elastico fra il sensore e l'ultimo piatto sino a bloccare bene il sensore (ottimo un ritaglio di neoprene o simili)




    Et voilÃ*, lo schermo è pronto!



    Saluti a tutto il forum!
    Ale

    Hey Dolmen ma non hai dato nessun tipo di vernice ai tuoi piatti in melamina?
    Mi potresti dire per cortesia le misure giuste dei piatti compresa la profondita?

    thank you

  4. #144
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Soluzioni tecniche e schermi x LaCrosse tutti qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Còlkaz Visualizza Messaggio
    Non voglio fare il professore perchè di strumentazioen emteo non ne capisco moltissimo, ma a me questo sensore intubato non mi convince!
    ho sempre creduto che il sensore debba respirare, ha bisogno di stare all'aria aperta, un buon schermo passivo credo sia la miglior soluzione.
    Mi spiego meglio: con la soluzione intubata(ventola in alto) l'aria è costretta a fare una strada piu stretta (apertura in basso) per raggiungere il termoigrometro, incontrando uno spazio relativamente piccolo e stretto (appunto il tubo) è normale che subisca un riscaldamento, anche se lieve, ma questa ipotesi non è assolutamente da scartare.
    L'aria si raffredda di nuovo solo quando esce attraverso la ventola nella parte superiore, il sensore quindi rileva -secondo il mio modestissimo parere- una temperatura leggermente anomala.

    Con un normale schermo passivo in cui sono state utilizzate smalti anti raggi UVA l'aria che vi circola al suo interno non è assolutamente viziata, non deve fare strani percorsi che ne modificano le caratteristiche, cosi come entra da una parte...esce dall'altra,senza essere influenzata da altri fattori.

    Uno dei pregi del metodo intubato è che il sensore non viene quasi (quasi!) per niente influenzato dai raggi UVA perche oltre lo schermo c'e anche il tubo. Mentre con lo schermo passivo questo rischio aumenta.

    Ricordiamoci infine che non esiste nessuna protezione che assicuri una protezione assoluta al raggi UVA, questo discorso è tornato d'attualità anche in politica nei giorni scorsi, infatti anche le creme per il corpo dovranno attenersi alle nuove normative che dicono appunto che nessuna crema (o prodotto in commercio) assicura una protezione totale.
    1)Dai tuoi discorsi si evince che di termodinamica tu ne abbia studiata poca se non affatto.
    2)Se fosse meglio il passivo allora alla Davis sono tutti dei farabutti visto che vendono anche il ventilato che costa molto più del passivo.
    3) Se anche non capisci nulla di termodinamica basta chiedere a chi ha entrambi per sapere quale dei due modelli rileva temp. più basse nelle massime e più alte nelle minime in caso di cielo sereno.

    Insomma, prima di buttarti allo sbaraglio soffermati a riflettere un attimo altrimenti farai sempre la figura del tuo nick.
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
    "L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"


  5. #145
    Còlkaz
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    Predefinito Re: Autocostruzione schermi solari

    hai ragione non ho studiato la termodimanica e infatti ho solo espresso la mia libera opinione, non ho fatto nulla di male credo, comunque scusami se ho detto qualcosa che non dovevo!

    piuttosto perche non mi spieghi in 4 righe il motivo per il quale quello che ho scritto io è sbagliato?

    ciao

  6. #146
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Soluzioni tecniche e schermi x LaCrosse tutti qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Conte Visualizza Messaggio
    1)Dai tuoi discorsi si evince che di termodinamica tu ne abbia studiata poca se non affatto.
    2)Se fosse meglio il passivo allora alla Davis sono tutti dei farabutti visto che vendono anche il ventilato che costa molto più del passivo.
    3) Se anche non capisci nulla di termodinamica basta chiedere a chi ha entrambi per sapere quale dei due modelli rileva temp. più basse nelle massime e più alte nelle minime in caso di cielo sereno.

    Insomma, prima di buttarti allo sbaraglio soffermati a riflettere un attimo altrimenti farai sempre la figura del tuo nick.

    Caduta di stile......


    Ciao, Alessandro.

  7. #147
    Uragano L'avatar di Conte
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    Predefinito Re: Autocostruzione schermi solari

    Citazione Originariamente Scritto da Còlkaz Visualizza Messaggio
    hai ragione non ho studiato la termodimanica e infatti ho solo espresso la mia libera opinione, non ho fatto nulla di male credo, comunque scusami se ho detto qualcosa che non dovevo!

    piuttosto perche non mi spieghi in 4 righe il motivo per il quale quello che ho scritto io è sbagliato?

    ciao
    Perchè in aspirazione l'aria semmai si raffedda (depressione) e quando viene sospinta si riscalda (compressione). Convenuto che cmq nelle ns condzioni gli effetti sono irrisori l'aria semmai è "viziata" proprio nello schermo passivo che la intrappola se c'è scarsa ventilazione creando un microclima più caldo di giorno e più freddo di notte se c'è il cielo sereno.
    Poichè non esiste uno schermo perfettamente riflettente ad ogni tipo di radiazione la ventilazione artificiale assicura lo smaltimento del calore accumulato (perso di notte) sui piatti e dal sensore stesso oltrechè una risposta più veloce ai cambiamenti ambientali esterni.

    Ripeto, anche senza saper nulla, solo per il fatto che esistono produttori di schermi autoventilati doveva indurti a pensare che essi siano più performanti. Inoltre, se siamo qui da anni a costruirli ed a consigliarli non è perchè amiamo rendere difficile la vita ai meteofili.
    Ultima modifica di Conte; 15/07/2007 alle 13:49
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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  8. #148
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Autocostruzione schermi solari

    Dopo aver letto la "vera" risposta di Conte, voglio aggiungere una curiosità al tuo quesito iniziale, sull'intubazione del sensore, che aveva sollevato dei leciti dubbi.

    E' noto, come sostenuto da più autori (1), che in uno schermo ventilato, la cui ventola deve sempre funzionare in aspirazione, il tubo che contiene il sensore ha solo la funzione di "guida" per il percorso dell'aria aspirata.

    Ciao, Alessandro.




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  9. #149
    Brezza tesa L'avatar di dolmen
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    Predefinito Re: Soluzioni tecniche e schermi x LaCrosse tutti qui.

    Citazione Originariamente Scritto da Còlkaz Visualizza Messaggio
    Hey Dolmen ma non hai dato nessun tipo di vernice ai tuoi piatti in melamina?
    Mi potresti dire per cortesia le misure giuste dei piatti compresa la profondita?

    thank you
    no, nessuna vernice... devo dire che a distanza di un anno e mezzo dalla installazione sono ancora bianchissimi (una volta lavata via la debole fuliggine da smog urbano) senza la minima traccia di ingiallimento fotochimico.

    i vassoietti sono circa 15x11cm al fondo e 18x14 in cima (esclusi i bordi esterni), sono profondi circa 4cm e sono distanziati fra loro di circa 2.5cm

    fortunatamente il sito di installazione è quasi perennemente ventilato (in mancanza di forzante sinottica, partono comunque le le brezze... clicca sulla mia firma per controllare le misure anemometriche) per cui ottengo ottimi risultati anche senza ventolina.

    ciao! ;-)
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    http://genovameteo.altervista.org/

  10. #150
    Burrasca L'avatar di bufera
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    Predefinito Re: Autocostruzione schermi solari

    sto vedendo che parecchi mettono al loro schermo l'ultimo piatto più grande...si hanno risultati migliori apportando questa modifica?

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