Vediamola così:
Nel primo pannello le due antenne sono sullo stesso asse; l'una trasmette al meglio a 90° rispetto a dove si trova l'altra, che a sua volta riceve al meglio a 90° rispetto al segnale in arrivo dalla trasmittente. Nel secondo pannello l'antenna trasmittente trasmette circa al meglio nella direzione dell'altra, la quale a sua volta riceve al meglio nella direzione corretta. Questa è la situazione migliore.
Poi è ben vero che le onde radio a certe frequenze si riflettono, deviano, battono, nei modi più impensabili e può capitare di prendere il segnale di un sensore non in linea diretta ma riflesso ad esempio da qualche muro dentro casa. Bisogna fare dei tentativi.
Certo se si ha la consolle alla finestra e il sensore tramittente in ottica la cosa migliore dovrebbe essere quella di avere o le due antenne orizzontali poste come nel secondo pannello qui sopra (quello con scritto "giusto") o due antenne direttive che si guardano l'una con l'atra. Cosa che per distanze fino a una trentina/quarantina di metri probabilmente non serve a molto.
Ultima modifica di Borat; 20/09/2011 alle 13:34
@ Borat:
Mettiamola cosi': guarda i diagrammi di irradiazione nello spazio che hai postato precedentemente. Viene spontaneo intuire che il dipolo radiante (e di conseguenza tutti gli eventuali ulteriori elementi componenti l'antenna se direttiva) del tx e quello del rx devono essere complanari e l'orientamento deve essere faccia faccia.
La scelta della polarizzazione dipende da fattori diversi come frequenza di lavoro, spazio disponibile, rumore e disturbo elettrico, diverso modo di sfruttare la propagazione delle onde elettromagnetiche nello spazio, ecc.
@ Frammento:
Guarda i diagrammi di irradiazione ed i disegni di Borat e ti rispondi da solo.
Trovati un amico radioamatore (un OM patentato che abbia una selva di antenne sul tetto di casa) e stuzzicalo per benino, difficilmente il collega rifiutera' la sfida. La sperimentazione e' la filosofia ed il credo di tutti gli OM, del resto la patente viene proprio rilasciata ai fini di sperimentazione e ricerca in ambito radiantistico
byez,
Wolf
Grazie mille, avevo capito bene.
A questo punto ho la curiosità di provare la configurazione giusta, dato che attualmente ho le antenne messenon molto diversamente dal primo disegno, perchè intuitivamente pensavo che le punte delle antenne dovessero guardarsi l'una con l'altra![]()
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Fantastico, credo che peggio di così ci sia solo l'avere un'antenna verticale e l'altra orizzontale e che trasmette/riceve in un'altra direzioneVa beh, d'altronde certe cose sono familiari per chi ha esperienze radio e chi ha un'altra vita non è certo tenuto ad averne fatta esperienza.
C'è una domanda a cui abbiamo risposto solo in parte:
Nel caso delle antenne messe in orizzontale, abbiamo visto che le direzioni sull'asse dell'antenna sono sfavorite e quelle a 90° parallele al piano di terra sono favorite.
Nel caso delle antenne messe in verticale, si forma un lobo di irradiazione per così dire omnidirezionale, cioè posto un'angolo rispetto al piano, girando tutt'attorno all'antenna a distanza costante dall'antenna, l'intensità del segnale emesso è costante. Il lobo ha la forma all'incirca di una ciambella dove l'antenna sta nel buco della ciambella.
Questo chiaramente comporta che la potenza è distribuita a 360 gradi attorno all'antenna stessa. Nel caso dell'antenna orizzontale o di antenne direttive molto spinte (come la 20 elementi di cui ho postato l'immagine) si riescono a ottenere lobi più stretti e anche quasi unidirezionali (che non trasmettono verso "dietro") con grande vantaggio di concentrare tutta la potenza di trasmissione (e sensibilità di ricezione) solo in direzioni utili, ad esempio quelle dove si vuole andare/da cui si vuole ricevere. E questo comporta di mettere tutta la potenza nella direzione utile, col vantaggio ad esempio di usarne di meno per andare più lontano.
Fai caso a come le antenne TV sono praticamente tutte architettate in quel modo a elementi paralleli lungo un boom orizzontale e sono puntate verso il luogo dove si trovano i trasmettitori e la cosa diventa chiara.
Poi la questione della "ciambella" è una semplificazione. Sia nel caso dell'antenna orizzontale sia in quello della verticale, perché se facciamo una sezione verticale del lobo di irradiazione, vediamo che i vari tipi di antenna possono riuscire a emettere/ricevere al meglio esattamente lungo una linea parallela al suolo tra il punto di trasmissione e l'orizzonte, mentre altre possono avere lobi più ampi, con percentuali variabili di potenza che viene emessa verso il cielo. Infatti per collegamenti a lunga distanza via propagazione ionosferica può non essere sempre del tutto conveniente trasmettere basso basso parallelo al suolo, certe volte il segnale scende dal cielo con angolo apprezzabile. Ma questa è un'altra cosa rispetto alle cellette.
Ah ok, altra piccola "sorpresa". L'orientamento verticale comporta un segnale di forma diversa rispetto all'orientamento orizzontale. Anche questo non l'avrei mai detto, non è per niente intuitivo: il campo gravitazionale non c'entra e ad esempio, pensando al campo magnetico generato da un filo rettilineo attraversato da corrente e un sistema di riferimento solidale al filo, il campo è evidentemente lo stesso indipendentemente dalla direzione del filo.
Come si vede, nonostante la mia cultura sia prettamente scientifica, in materia sono completamente ignorante.
Grazie comunque per tutte queste utilissime informazioni!
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