Mi sto chiedendo se esistono delle leggi regionali o provinciali che possano fornire un contributo economico a chi gestisce una stazione meteo, visto che si forniscono dati importanti anche ai fini della protezione delle persone e dei beni.
Quanti di noi hanno contributi ? C'è qualcuno che conosce la normativa per poter eventualmente accedere ai contributi ?
Io non ho un centesimo
Stazione La Crosse WS 2350 cablata, schermo solare passivo autocostruito
dati on line: www.ischiameteo.com
Contributi pubblici...per osservazionibmeteo, webcam, il tutto a scopo scientifico, turistico e amatoriale...beh conoscendo piuttosto bene (purtroppo) come vanno le cose in Italia, se hai un politico amico può farti dare tutti i contributi che vuole...se non hai questo tipo di conoscenza, allora sei uno di noi e continui, come noi, ad andare avanti alla meno peggio spinto da pura e assoluta passione, continuando a sacrificare tempo libero e qualche euro !
Ma sai che ti dico...io preferisco così, non ho abboighi con nessuno e sto in santa pace !
Stazione Meteo di Nunziata di Mascali (CT) : http://www.stazionemeteonunziata.it/joomla30/ http://www.stazionemeteonunziata.it
Davis Pro http://sacilemeteo.it
Davis Pro http://campagnola.altervista.org/davis/
Davis Vue http://solaresacile.altervista.org/davis/
Concordo pienamente con gigi!
La passione non ha prezzo...x tutto il resto c'è mastercard!
In Liguria esistono leggi che erogano finanziamenti ad attività che, con un briciolo di fantasia, potrebbero includere webcam e stazioni meteo. Turismo e protezione ambientale. Mi sono offerto diverse volte di collaborare a titolo assolutamente gratuito per studiare qualcosa con vari enti (comune, regione, protezione civile, un assessore) ma non ho avuto alcun tipo di riscontro.
Evito alcun commento al riguardo.
Mi è stato consigliato di formare una associazione (qui sta sorgendo una nuova stazione) e di presentare dei progetti alla regione per il tramite del comune. Lo so che la nostra è un passione "a fondo perduto", ma sono anche convinto che dovremmo fare qualcosa per avere almeno un rimborso delle spese. Noi abbiamo un compito sociale non di poco conto, se avessimo anche solo un contributo annuale di 1000 - 1500 Euro sarebbe tutto sommato un inezia.
Stazione La Crosse WS 2350 cablata, schermo solare passivo autocostruito
dati on line: www.ischiameteo.com
Fai così. Un ente pubblico come una comunità montana o una provincia, magari un contributo te lo dà anche, ma vuole sapere a chi lo dà, vuole magari poter monitorare come sono usati i suoi soldi. Se esiste un'associazione esiste un referente, qualcuno a cui chiedere "e che ci hai fatto coi miei soldi?".
Finanziano i cori, finanziano il teatro, finanziano le unioni di astrofili, possono (e non farebbero male) finanziare anche diciamo i meteo-osservatori. A maggior ragione, a mio avviso, se la zona è sotto-monitorata e mancano stazioni.
Male che vada, fai questa proposta: anziché soldi, chiedi strumentazione. Chiedi n stazioni e un aiuto per trovare soggetti disposti a istallarle e ospitarle. Chiedi i soldini per una buona stazione attendibile a favore di alberghi, imprese agricole o che altro.
Magari capiscono che nell'era di internet e del mordi e fuggi la gente non fa un passo senza guardare che tempo fa e realizzano che la cosa può essere utile.
Come privato cittadino mi pare molto molto difficile che ti diano qualcosa. Magari qualche albergo vicino se in cambio fai loro una pagina meteo personalizzata per il loro sito o se hai tanti accessi e metti nel tuo sito il loro banner e il link al loro sito. Alla peggio ti ci paghi l'ADSL e qualche pezzo di ricambio per la stazione....
Conosco un caso (ma non faccio nomi in pubblico) di un sito meteo in una zona di un certo pregio che ha avuto mi pare 700 euro da un albergo vicino per il banner con link in homepage. Visto che la zona non è molto ben monitorata, a mio avviso è più che bene che il tipo continui a monitorare e qualcuno gli dia una mano con le spese.
Uhm... per un ente pubblico l'albo dei fornitori è un momento catartico che si presta a mille storpiature che alla fine mangiano tempo ed impiegano risorse alla cavolo. Se non si riesce ad intervenire nel momento in cui vengono fatte le scelte su cosa comprare il rischio è che ti trovi con 10 stazioni di marca ignota, costate tantissimo, prive di porta per la trasmissione dati, però vendute da un cugino della sorella dell'assessore.
Se io avessi detto ai miei interlocutori "comprate voi la stazione" mi sarei trovato, nella più rosea delle ipotesi, con un frullatore o con uno sbattiuova a pile.
Io non so come sia la realtà di queste cose nel napoletano, ma da noi spostare la decisioni nelle mani della pubblica amministrazione rischia di diventare un affare pluriennale. Commissioni, esperti, consulenze esterne...
Forse, in teoria, se non si riesce ad avere un contatto con una persona nella PA che capisca alla prima il contenuto e la valenza della proposta varrebbe la pena chiedere a qualche amico che sa come si scrive un progetto di dare una mano usando termini, modalità e riferimenti affabulatori.
Non ultimo, qui in liguria per avere anche solo udienza bisogna avere un ben preciso colore politico, altrimenti non rispondono neppure al citofono. Non so da te. Non te la voglio fare troppo complicata, ma rischi di girare a vuoto facendoti occasionalmente delle pie illusioni che poi scompaiono nel silenzio della controparte.
Ti auguro miglior fortuna. Io avevo preparato una descrizione delle webcam per promuovere una iniziativa analoga, se ti serve scopiazzare mi dici a che e-mail mandartela.
Infatti bisognerebbe andare con un progettino scritto e l'elenco di quello che occorre. O un banale impegno a pagare la fattura una volta verificato che le cose corrispondano a quelle preventivate.
Altrimenti davvero si chiede una Lacrosse e ci si trova un asciugacapelli...Naturalmente con l'asciugacapelli pagato come una stazione meteo CAE da 20.000 euro...
Senza contare che se ci si affida alle pubbliche amministrazioni e alle municipalizzate o para-municipalizzate nelle decisioni si dà loro un'occasione imperdibile di mettere le dita nella marmellata (così i fondi con cui potrebbero sponsorizzare noi se li bruciano loro).
Si sa bene come funziona.
No no, mai dire a un assessore "compra tu". Mai e poi mai.
Segnalibri