Ultimamente sto cercando di andare avanti nella realizzazione di strumenti meteo autocostruiti e sono arrivato al punto di dovermi orientare sulla frequenza di acquisizione dei dati a partire da quello di temperatura.
Forse l'ideale sarebbe acquisire un dato al secondo. Questo però significa che ogni giorno si raccolgono 86400 dati e in un anno si arriva a 31,536,000 righe. PEr dire, Excel ne gestisce (male) un massimo di 1,048,576 ma in questi casi si può ricorrere a programmi come SciDaVis che come limiti ha solo quelli di memoria. Ma sono sempre un sacco di dati.
A questo punto ho pensato di passare ad una frequenza minore ma magari tenendo conto delle misure prese al secondo, aggiungendo massimo, minimo e deviazione standard. Quindi avrei una frequenza principale al secondo ma una minore di dati effettivamente registrati.
Quale sarebbe però questa frequenza minore? Il minuto? Sono 1440 righe al giorno, 525,600 all'anno.
Se poi volessi andare a batteria credo che dovrei ulteriormente abbassare sia la frequenza principale di acquisizione che forse anche quella effettiva di registrazione.
Suggerimenti?
La normativa ICAO prevede tempistiche di prelievo della temperatura non maggiori di 60 secondi, per il vento scende ai 2.5 secondi.
Tutte le altre misure sempre a 60 secondi.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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Grazie Raffaello! E minuto sia! Anche a batteria tranne per vento e pioggia ma li il funzionamento è diverso, bisogna contare impulsi e tra un impulso e l'altro si può andare in basso consumo a meno che gli impulsi diventino troppo frequenti.
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