Ultima modifica di capriccio; 25/05/2020 alle 07:48
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Ciao a tutti,
già in un altro post ho evidenziato che questa incremento di temperatura al mattino, non è dipendente dalla radiazione UV che entra all'interno dei piatti.
Risentono l'incremento anche i sensori intubati o quelli ventilati.
La gobba la si nota soprattutto in primavera quando la notte la temperatura cala ed il mattino i raggi solari iniziano ad emettere alta energia radiante fin dal sorgere del Sole.
Cattura.PNG
Nella mia postazione il Sole sorge tra le 6 e le 6:30 ma i sensori a 2.5m sono colpiti alle 7:30 circa.
Il Davis che si trova sul terrazzo, esattamente uguale a l'altro, viene colpito già dalle 6:30.
Ed ecco la differenza tra due schermi uguali, con uno non a piatti come lo S.T.R.E.S.
Cattura1.PNG
Se la gobba fosse stata dipendente dall'inclinazione del Sole e dei piatti, avremmo lo stesso effetto su entrambi gli schermi a piatti, invece, noterete come la curva del DW-6382 sia differente da quella del Davis a 2.5m e sia molto più simile a quella dello S.T.R.E.S.
Sto cercando di farmi un'idea di questo fenomeno.
Bodo ci puoi fare on zoom di quella gobba con in evidenza, la radiazione solare?
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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@Raffaello è di certo quello con la maggiore esperienza nel campo e pertanto quello che più facimente è in grado di intuire i motivi di queste "gobbe" non dettate da un effettivo cambiamento della temperatura dell'aria.
Detto ciò, tutto questo può farci capire a quali livelli di difficoltà ci troviamo in questo parametro, che è uno dei più difficili tante sono le variabili in gioco in grado di influire sul rilevamento corretto, o presunto tale, della reale temperatura dell'aria, che è sconosciuta.
Oggi la tecnologia ci consente di costruire sensori di temperatura di una precisione e accuratezza inimmaginabili, nell’ordine del milionesimo di Kelvin, in grado quindi di misurare con un accuratezza impressionante, a puro titolo di esempio, il punto triplo dell’acqua.
Possiamo portarli con tutte le delicatezze del caso in una camera climatica e tarare alla perfezione il nostro sensore di riferimento, ma una volta spostato tutto fuori dal laboratorio siamo alla mercè dei trasferimenti termici, di quantità n e soprattutto non controllabili, non verificabili, non quantificabili, non risolvibili se non parzialmente etc etc
Ci sono altri parametri di difficile misurazione, le precipitazioni sono uno di questi ma, a differenza della temperatura dell'aria con le precipitazioni possiamo ragionevolmente pensare di avere il "metro campione", non è facile raggiungere lo scopo a livello amatoriale, ma se ipoteticamente mettessimo un pluviometro a filo terreno potremmo avere una stima reale delle precipitazioni e quindi avere una misura di riferimento sulla quale basare i nostri test.
Facciamo prove sui pluviometri "a caso" con pluviometri a 2mt da terra e altri a 10 pretendendo di confrontarne i dati
Vabbè, non so il perchè di questo "svarione", ma forse è la consapevolezza che possiamo spingerci solo fino a un certo punto, oltre non è alla nostra portata, pertanto scervellarsi oltre un certo limite non ha un gran senso, a meno di godere di risorse economiche illimitate, questo non è il mio caso, ma mi auguro sia il vostro
Mauro
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dati di oggi...dalle 8, la prima parte l'abbiamo già vista
Annotazione 2020-05-25 212638.jpg Annotazione 2020-05-25 213358.jpg
dati del 25-052020 forum.pngmedia max min del 25-05-2020 forum.png giornata con buona radiazione solare , ma vento forte di tramontana con raffiche fino a 43 km/h , tutti gli schermi tranne il davis hanno goduto di questo vento , e domani giornata fotocopia
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Purtroppo, mi sa che sono dettate da un effettivo cambiamento dell'aria.
Ci vorrebbe un fisico della micro-atmosfera per spiegare meglio il fenomeno.
Il repentino innalzarsi della temperatura dovrebbe essere dovuto a varie concause:
1) la mattina all'alba, il substrato freddo, molto vicino alla superficie del suolo, crea una leggera inversione termica quando il Sole sorge
2) il terreno continua la sua emissione di radiazione ad onda lunga
3) il Sole però lo inizia a colpire con la sua radiazione ad onda corta più calda.
4) si crea quindi, un ulteriore strato caldo, a strettissimo contatto con la superficie
5) questa aria calda è bloccata da quella più fresca che è ancora presente. Più lenta a salire. La temperatura quindi, cresce repentinamente
6) ad un certo punto l'aria fresca sale e l'aria calda sottostante, colpisce il termometro.
7) dopodiché avviene il mescolamento e la temperatura dell'aria si assesta nella sua consueta curva.
Questi mix di aria calda e fredda nei substrati, avvengono soprattutto nelle giornate primaverili quando ancora il terreno si raffredda tanto durante la notte.
Magari più tardi faccio qualche disegno e cerchiamo in letteratura questa spiegazione.
Però mi interessa conoscere il substrato su cui poggiano i sensori di Bodo: tipologia, colore, ecc.
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Raffaello Di Martino - IZ0QWM
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