Ed ecco che ho avuto il tempo per aprire il thread a proposito di questo fenomeno notato durante i nostri confronti sugli schermi anti radiazione solare dei termo/igrometri.
Si tratta di aumenti repentini della temperatura, solitamente nelle prime ore dell'alba, quando il Sole è appena sorto o sta per sorgere, per poi ritornare alla sua normale curva.
In questo thread però, possiamo inserire anche altre "bolle" rilevate in qualsiasi orario della giornata.
Raccogliamo tutti gli studi che ne parlano, cercando di capire l'origine di questo fenomeno e capire se si tratta di un vero fenomeno fisico o di un errore di rilevamento dei termometri e delle loro schermature.
Molti di noi hanno diversi termometri di cui osservano la temperatura giornaliera, schermati in modo differente. Spesso queste bolle, sono presenti su tutte le tipologie di termometri, il che fa pensare ad un vero e proprio fenomeno fisico.
Ecco un articolo che riporta un fenomeno simile in USA e al quale è stata data una spiegazione:
Extreme Short-Duration Temperature Changes in the U.S. | Weather Underground
Qui invece, una spiegazione di come, durante una giornata barotropica, il maggiore innalzamento della temperatura avviene durante le prime ore del giorno:
WHY IS WARMING GREATEST IN THE MORNING HOURS ON A BAROTROPIC DAY?
Sebbene la giornata sia con cielo terso, vento debole (barotropica) e farebbe presupporre una salita costante o un aumento nelle ore più calde (primo pomeriggio).
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Riporto la bolla del 27/05/2020
heat-peak-27-05-20.PNG heat-peak-27-05-20_2.PNG
heat-peak-27-05-20_w3.PNG heat-peak-27-05-20_w10.PNG
heat-peak-27-05-20_pm25.PNG
Ho voluto postare i grafici non solo della temperatura ma anche il vento a 10m e vento a 2.5m (stessa altezza dei termometri).
In più, c'è da rilevare uno strano picco del pm 2.5 proprio intorno alla stessa ora.
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Grazie Raffaello, per il post, estremamente interessante, mi riservo di approfondirne i contenuti dopo il weekend, purtroppo, anzi, fortunatamente, il lavoro non manca
Non riesco a individuare, nei medesimiorari, comportamenti simili nella mia postazione, eppure i sistemi di rilevamento non mancano, che la vicinanza al mare possa esserne la causa?
solo un paio di veloci screenshot nelle ore del primo mattino di oggi
Schermata del 2020-05-30 21-45-04.jpgSchermata del 2020-05-30 21-46-02.jpg
Mauro
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Effettivamente non si nota questo fenomeno da te. Ma da me non avviene sempre. L'ultimo è stato il 27/05 perché poi lo scenario è completamente cambiato a causa del tempo atmosferico più instabile e l'arrivo delle nuvole e delle precipitazioni.
Vediamo oggi...
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Ho seguito questa interessante vicenda un po' "a spizzichi e bocconi" e mi è venuto in mente di aver letto qualcosa in proposito in un libro di cui adesso mi sfugge il nome.. e lo "staccamento" delle bolle di calore da terra veniva monitorato con un anemometro ultrasonico triassiale e si valutava e studiava, a tal proposito, la velocità verticale del vento che è molto importante per la micrometeorologia dello strato limite... Cerco di recuperare qualcosa!
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Ciao Tommy, si hai ragione. Un famoso climatologo, studioso della micrometeorologia urbana: Timothy Richard Oke, ha studiato i flussi di calore nelle aree urbane.
Poi da lui si è evoluto il modello dell'isola di calore delle aree urbane.
Per studiare queste bolle usavano proprio gli anemometri triassiali posti a varie altezze.
Da questi studi si è arrivati anche a comprendere che vi è una correlazione tra i flussi di calore urbani e la concentrazione di particolato.
Studio del 2014: http://centaur.reading.ac.uk/52794/8...NVIRONMENT.pdf
Usano una bellissima descrizione chiamata: Urban Metabolism vista dal punto di vista meteorologico.
Studio del 2018-19: ACP - Vertical observations of the atmospheric boundary layer structure over Beijing urban area during air pollution episodes
Correla i flussi di calore all'inquinamento
Ritornando alle nostra bolle, ora c'è da capire se questi flussi di calore descritti da Oke, che solitamente si presentano durante il giorno a causa di un immagazzinamento della radiazione solare da parte delle infrastrutture ed un conseguente rilascio, possono associarsi anche a quelli mattutini che osserviamo noi?
E poi, soprattutto, quelli che osserviamo noi hanno gli stessi tempi, crescono con la stessa velocità? I nostri termometri sono in grado di rilevarli.
Insomma, parliamo dello stesso fenomeno?
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Insomma, parliamo dello stesso fenomeno?
questo è un punto focale secondo me, se parliamo di flussi di calore generati da infrastrutture diventa difficile uno studio e un raffronto perchè ogni situazione è a se, ma non credo che questo riguardi l'oggetto del nostro post e delle nostre bolle
Mauro
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Allora, per capire se non parliamo dello stesso fenomeno abbiamo bisogno di qualcuno che abbia una stazione meteorologica in città, meglio ancora se con un sensore a terra in un giardino privato ed una sulla palazzina.
Ma va benissimo anche una stazione meteorologica su una palazzina in piena città.
Dovremmo così verificare l'andamento della sua curva termometrica.
Io resto dell'idea che parliamo di due fenomeni differenti:
- fenomeno di heat peak lento, della durata che va da mezz'ora a un'ora, che avviene esclusivamente nelle primissime ore della giornata, in occasione di una inversione termica. Solitamente su zone a valle o su pendii collinari.
Questo è il fenomeno che stiamo osservando e che i nostri strumenti possono rilevare.
- fenomeno di heat peak veloce, della durata di pochi secondi, che avviene regolarmente in città soprattutto durante le ore di massima insolazione. Così veloce che i nostri strumenti non possono rilevare e che sono associati ad un innalzamento del vento verticale.
Questo è il fenomeno descritto da Oke.
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Questa mattina credo di aver notato anch'io un paio di tentativi di improvviso rialzo in ore non sospette
Schermata del 2020-06-01 11-12-52.jpg
un poco più in dettaglio
Schermata del 2020-06-01 11-16-59.jpg
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