Originariamente Scritto da
capriccio
Come sappiamo, le capannine meteorologiche, o meglio le capannine meteoriche o capannine di Stevenson, sono state per lungo tempo il sistema universalmente utilizzato in ambito professionale per proteggere i sensori di rilevamento dagli agenti atmosferici e dalla radiazione solare al fine di ottenere dati quanto più affidabili ed omogenei possibile.
Un tempo, le dimensioni degli strumenti che vi erano contenuti erano tali da non lasciare altra possibile soluzione tecnica, e così la situazione è rimasta invariata per un lungo periodo, la crescita tecnica degli strumenti e la diminuzione delle loro dimensioni ha nel tempo dato la nascita allo schermo solare a piatti, che tutti conosciamo, e che consente di avere minori ingormbri, minori problemi di manutenzione e prestazioni spesso paragonabili a quelle delle migliori capannine tradizionali.
A sfavore di quest'ultime ha sempre giocato un ruolo fondamentale la scarsa affidabilità nel tempo, pur essendo costruite con legni spesso pregiati e protette da verniciature di qualità, il fatto di essere costruite comunque con un materiale "vivo" ha sempre creato un decadimento delle prestazioni nel tempo, eventi atmosferici, sostanze chimiche, il vento, la stessa esposizione alla radiazione solare hanno sempre prodotto sulle capannine in legno una progressiva riduzione delle loro caratteristiche, risolvibile solo con la sostituzione o con profonde operazioni di ripristino
D'altro canto, non possiamo non considerare che, seppure lo schermo solare sia stato un notevole passo avanti anche in ambito professionale, lo stesso ha creato e sta tutt'ora creando una corrente di pensiero opposta, dovuta alle differenze prestazionali delle varie schermature presenti sul mercato, ogni schermo risponde in maniera differente, ogni schermo può avere prestazioni differenti in differenti scenari e condizioni, viene pertanto a trovarsi minata una delle caratteristiche principali richieste in ambito professionale che è l'omogeneità dei dati o, più accuratamente, la loro ripetibilità.
Alcuni anni fa, Metspec, che conosciamo per gli ottimi schermi solari RAD02 e RAD14, intraprese una strada nuova per il settore delle capannine di Stevenson, cercando di coniugare in un unico prodotto i vantaggi dei diversi sistemi, e ha dato vita alla nascita di una serie di capannine non più in legno ma in moderni materiali plastici, resistenti UV, gli stessi che oggi ritroviamo negli schermi solari di alta qualità, rimettendo pertanto in gioco la classica capannina avendo virtualmente eliminato problemi legati al degrado e alla manutenzione, il prodotto principale della produzione è la capannina M12 EXCEL
Come possiamo notare, vi è un'evoluzione del concetto tradizionale, subito evidente dalla diversa colorazione delle doppie feritoie, bianca per le esterne e nera per le interne, scelta ampiamente utilizzata nelle schermature professionali a piatti
Tale tipo di capannina, a titolo di esempio, è stata scelta dal
Metoffice per sostituire il loro parco capannine di vecchia concezione, scelta avvenuta dopo una serie di test, a detta loro in questo modo hanno mantenuto omogeneità e ripetibilità dei dati, risolto i problemi di manutenzione e riparazione, e hanno contestualmente abbandonato le fasi di test sugli schermi solari a piatti.
Metspec, attenta anche al mercato amatoriale di un certo livello, ha recentemente introdotto un nuovo prodotto, specificatamente studiato per i sensori moderni, solitamente di modeste dimensioni, vedi sensori combinati di temperatura e umidità, sonde RTD etc, e ha creato due nuovi modelli, di dimensioni ridotte rispetto alla M12, che non necessitino di costosi supporti per l'installazione e che possano agevolmente essere installate su palo, al pari di uno schermo solare a piatti, il loro nome è MET-14
La nuova Met-14 nasce in due versioni, differenti solo per dimensioni, per il resto, materiali di costruzione, finiture e qualità costruttive sono le medesime del modello M12, l'altra differenza, evidente nell'immagine, è il fatto di poter essere posizionata a palo senza la necessità di supporti o treppiedi
Ovviamente parlaimo sempre di un prodotto se vogliamo un poco elitario, l'alta qualità di costruzione e materiali utilizzati la relega in una fascia di mercato non proprio "consumer" ma pensiamo che possa trattarsi di una soluzione, se le performance dichiarate saranno mantenute sul campo, certamente interessante, soprattutto per gli utilizzatori più evoluti che utilizzano spess o più di un sensore di rilevamento.
Di certo non potevamo non fare quanto necessario per provare questa nuova linea di capannine, e infatti stamattina.....
A breve un veloce unboxing e qualche immagine più in dettaglio
Mauro
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