Originariamente Scritto da
capriccio
Grazie Marco,
questo mi rende orgoglioso, ma non aspiravo a tanto
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volevo solo far comprendere come la costante di tempo sia la chiave di lettura più corretta.
un sensore di temperatura a contatto ha una sua costante di tempo, una sua isteresi, perfettamente conosciute, di entità esatta
la costante di tempo di uno schermo solare è la risultante di tanti fattori, essa varia in base al variare dei parametri che la influenzano, nessun costruttore al mondo, purchè serio, potrà dichiarara la costante di tempo di uno schermo solare, potrà giocare con le parole con frasi del tipo "la costante di tempo più bassa tra i nostri modelli" a titolo di esempio, nulla più
ipotesi:
schermo A e schermo B di differenti modelli e differente produttore
giornata estiva, con vento (in linea teorica) pari a 0
sensori assolutamente identici e caratterizzati, stesso posizionamento, assolutamente identico
ipotizzando, sempre per assurdo, che i due schermi abbiano un'efficacia nella protezione dalla radiazione solare identica, qualunque forma di radiazione, avremo due curve sovrapponibili o con differenze dettate dall'incertezza di misura dei sensori
Giorno successivo
non cambia nulla nelle condizioni di misura ma è presente una ventilazione naturale debole, diciamo di 1 m/s
le curve che otterremo non saranno più sovrapponibili, si evidenzieranno delle differenze dettate dalla differente costante di tempo degli schermi che reagiranno in maniera diversa alla modesta ventilazione assente il giorno prima
Stesso test ma, come nel primo giorno, con vento pari a 0
stavolta però il test è stato effettuato a fine estate ma ancora con identica radiazione solare
sorprendentemente però, stavolta le curve non sono più sovrapponibili, eppure i sensori sono gli stessi, la radiazione solare idem, il vento è a 0
ciò che è cambiata è l'elevazione del Sole, anche lei concorre a modificare la costante di tempo degli schermi in maniera differente
e così via, purtroppo fin quasi all'infinito
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Mauro
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