Risultati da 1 a 6 di 6
  1. #1
    Brezza leggera
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    Predefinito Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    Dopo circa 3 settimane da quando il mio povero termoigro della lacrosse 2300 ha smesso di funzionare in modalità cablata a causa dell'ossidazione dei contatti (era messo con la scheda nuda dentro al passivo davis) ho dovuto intervenire, l'ho rimesso dentro allo scatolotto e tutto'ora lo faccio andare in modalità wireless. Tuttavia dato le mie precedenti esperienze negative riguardo la sovrastima della scatolotto dentro al passivo davis ho optato x questa soluzione: ho messo il mio vecchio sensore di controllo oregon dentro al passivo davis, disteso sul penultimo piatto interno chiuso, con il buchetto del sensore rivolto verso nord e ho inserito il termoigro lacrosse dentro al mio vecchio schermo ventilato home-made I risultati sono questi: poco fa ad esempio il lacrosse segnava 19.3 contro i 20.4 dell'oregon dentro al davis...considerato che ho verificato un errore sistematico di circa +0.4 da parte dell'oregon rispetto al lacrosse, ho notato cmq che di giorno, al netto della correzione si arriva sempre ad almeno 0.5 o più di differenza tra i due (e siamo solo in marzo).

    Volevo chiedervi se il motivo poteva essere anche il fatto di avere il sensore oregon disteso invece che messo "in piedi" dentro al davis...
    Inoltre aggiungo che il davis non è proprio passivo perché ci ho messo una ventola dentro, ma alla luce di questi risultati non so quanto effettivamente serva...
    Selvazzano Dentro (PD) 45°24'00" N 11°46'54" E 17m slm

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  2. #2
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    Predefinito Re: Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    Mah, guarda, le prove che ho condotto e che continuo in parte ancora a fare, mi portano a pensare che la ventolina posta all'interno del passivo Davis non porti a evidenti vantaggi rispetto ad un Davis passivo ( perlomeno in zone semi-urbane) se non quello di rendere il sensore più reattivo alla veloci variazioni termiche.....
    Inoltre, non so neppure quanto la presenza dello scatolotto possa portare a sfalsare le Min e Max giornaliere assoluti: ora come ora sono pià portato a pensare che "rallenti" soltanto il sensore nella sua corsa verso l'alto o verso il basso, evidentemente per la maggior inerzia termica del complesso schermo/scatolotto/sensore......

    Come ho avuto modo di sottolineare più volte, è indispensabile che il sensore ( come pure lo scatolotto ) tocchi il meno possibile i piatti dello schermo, quindi appoggiare un sensore su un piatto non la considero una buona soluzione....

    Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**






  3. #3
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    Predefinito Re: Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    Beh riguardo alle differenze tra l'avere lo scatolotto e non averlo posso dirti che erano rilevanti soprattutto nelle massime diurne quando avevo il lacrosse nel davis... circa 1 grado + o -, quello che bisogna capire è se la sovrastima era dovuta al fatto che con lo scatolotto toccava il bordo dei piatti (e con la scheda nuda no) oppure al fatto che il sensore fosse stato tarato con lo scatolotto, tanto che i valori più bassi che si ottenevano togliendolo erano, diciamo, "sottostimati" e alla fine poi il risultato era decente perché la sottostima da una parte controbilanciava la non perfetta efficenza del passivo che portava a sovrastime...

    Rileggendo le mie considerazioni mi sono reso conto che probabilmente la verità sta nel mezzo: togliere lo scatolotto porta ad una sottostima leggera, magari dell'ordine dei 2-3 decimi, che unita al fatto di non toccare i bordi dello schermo, portava ai risultati che osservavo prima che mi andasse in vacca il sensore in modalità cablata (ovvero temperature diurne più basse anche di 1 grado rispetto alla confugurazione con scatolotto mentre le temperature notture erano bene o male abbastanza simili)


    Ad ogni modo adesso, con il mio vecchio schermo ventilato autocostruito,
    ho risolto tutti questi problemi
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  4. #4
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    Predefinito Re: Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    Citazione Originariamente Scritto da vize84 Visualizza Messaggio
    Ad ogni modo adesso, con il mio vecchio schermo ventilato autocostruito, ho risolto tutti questi problemi
    Mi fa piacere per te, tuttavia come detto ormai tante volte, per avere dati il più possibile omogenei in una rete meteo, sarebbe ottima cosa usare tutti lo stesso schermo, stesso sensore e medesimo posizionamento all'interno dello stesso....altrimenti si perde la retta via....

    Tanto per "controbattere" i tuoi risultati sulla sovrastima data dal sensore con scatolotto : qui adesso ho 2 schermi passivi Davis, uno con sensore Lacrosse "nudo" e l'altro con un WsTx4 comprensivo di scatolotto e incastrato fra i piatti ( in modo da toccarli per una modestissima parte ): ebbene, le differenze attuali sono praticamente inesistenti, questione di pochi decimi.....e con vento praticamente assente......

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  5. #5
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    Predefinito Re: Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    Citazione Originariamente Scritto da Blackfox Visualizza Messaggio
    Mi fa piacere per te, tuttavia come detto ormai tante volte, per avere dati il più possibile omogenei in una rete meteo, sarebbe ottima cosa usare tutti lo stesso schermo, stesso sensore e medesimo posizionamento all'interno dello stesso....altrimenti si perde la retta via....

    Tanto per "controbattere" i tuoi risultati sulla sovrastima data dal sensore con scatolotto : qui adesso ho 2 schermi passivi Davis, uno con sensore Lacrosse "nudo" e l'altro con un WsTx4 comprensivo di scatolotto e incastrato fra i piatti ( in modo da toccarli per una modestissima parte ): ebbene, le differenze attuali sono praticamente inesistenti, questione di pochi decimi.....e con vento praticamente assente......

    Non so x quale motivo certi verificano differenze evidenti tra l'avere lo scatolotto e altri no... come me altri hanno avuto lo stesso mio problema e come te altri non hanno notato scostamenti apprezzabili... probabilmente c'è qualche altra variabile che trascuriamo...

    Ad ogni modo sono perfettamente d'accordo nel fatto che l'ideale è quello di avere strumenti di miusura il più omogenei possibili ma ciò d'altro canto è quasi un utopia... alla fine ci sarà sempre chi avrà il suo schermo passivo e fornirà valori leggermente sovrastimati e quello che invece ha il ventilato e che non accetta di buon grado di doversi comprare un'altra stazione con lo schermo passivo perché i suoi dati sono troppo corretti e quindi non direttamenti confrontabili con quelli sovrastimati degli altri... c'è poi quello che purtroppo può mettere il sensore solo sopra il tetto e allora nelle notte di forte inversioni avrà minime anche più alte di 2 gradi rispetto a quelle che avrebbe sul giardino... Le variabili in gioco sono tantissime... l'unica cosa da fare sarebbe quella di suddividere la rete in gruppi di persone che hanno condizioni di rilevazione il più omogenee possibile e poi interpolare il tutto, ma non è così immediato
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  6. #6
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    Predefinito Re: Ancora considerazioni sulla disposizione del sensore nel passivo davis

    A parte tutte le vs giuste considerazioni c'è da dire che un buon artigianale autoventilato dà sempre garanzie di successo ed è chiaro che sia così. Quello che invece non riesco a capire è perchè nessuno riesca ad ottenere miglioramenti apprezzabili col sole e vento assente con un passivo Davis modificato inserendo la ventolina. Secondo me lo si deve intubare altrimenti l'aria si fa i giri che vuole e poi si deve essere attenti al posizionamento del sensore che deve essere investito dall'aria se non si usa il tubo.
    Con il termoigro a fungo della Oregon mi ci divertirei alla grande a farlo intubato. Ho già suggerito a qualcuno come fare partendo dalla modifica mostrata su un sito svizzero. Secondo me dovrebbe aumentare le performance ma finchè nessuno ci prova....
    Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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