Ecco qua i risultati del test :
Sono riportati nei due grafici, rispettivamente l'andamento della T registrata dai 3 sensori e successivamente il valore di RH%.....
La prova è stata effettuata mettendo all'interno di un tubo coibentato e ventilato, i 3 sensori ( cercando di metterli in modo tale che si ostruissero meno possibile a vicenda...) ed è stata condotta per una parte in ambiente domestico ( con T sui 18-21°C) e l'altra parte portando il tubo all'esterno..... Ho voluto così simulare un brusco calo di temperatura per vedere come reagivano i sensori......
Il sensore Ws 2300-25 ( che entra in gioco non da subito nei grafici...) rappresenta sempre la curva di riferimento per quanto riguarda la Temperatura, mentre la curva ottenuta per quanto riguarda la registrazione dell' UR%....indica che è un sensore dal rendimento un po' "disastroso" a partire dalle medie-alte UR% ( >70%).......
E' anche vero che ormai ha oltre 2 anni, ma anche da nuovo non ha mai superato il 90-91%.....
Anche gli altri 2 non mi pare che " brillino" da questo punto di vista.....ma del resto si sapeva....
Mi pare comunque confermata anche da questa prova che un "ambiente ventilato", riduca le differenze esistenti fra i sensori e porta quindi a rilevazioni + omogenee.....
Commenti e impressioni ??
Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
Ottimo, il mio istinto non mi ha tradito anche se l'ipotesi di Smad mi trova sostanzialmente concorde. Infatti quella componente citata sembra esserci ancora anche se molto attenuata.
In pratica i sensori sono equivalenti termicamente parlando ma passivamente reagiscono in maniera diversa alle variazioni. La ventilazione forzata appiattisce le curve di risposta e le differenze dovute alla morfologia del sensore che probabilmente sono responsabili di comportamenti apparentemente strani.
Questo test lo reputo quindi molto importante perchè mostra ancora una volta quanto sia necessario ricorrere all'autoventilazione delle schermature. Quando infatti di notte o di giorno non c'è vento eventuali differenze di rilevamento (a parità di condizioni passive) potrebbero nascere più da una diversa velocità di risposta che per una diversa taratura strumentale (evidente invece nel campo delle igrometrie).
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
"L'uomo non ha avuto il mondo in regalo dai suoi genitori, lo ha avuto in prestito dai propri figli"
Già che sono ad "aggeggiare" voglio impostare un piccolo test per cercare di valutare quanto può variare la registrazione della T e RH% fra 2 ipotetiche postazioni delle rete MNW-CEM........poste però nello stesso luogo e usando 2 schermature simili, ma non uguali.....
1)La mia "ufficiale", T/H 2300-25 con igrometro "spettacolare" posto con il suo scatolotto in schermo passivo "ventilato" e con tettuccio parasole; non si tratta proprio di una "palpebra".....e non siamo in estate......ma vedremo lo stesso cosa vien fuori.
2)Il T/H WsTx3 ( oggetto del test precedente) posto in schermo passivo Davis, quindi senza ventilazione e senza tettuccio.....
Naturalmente le tarature dei 2 Termometri sono simili, altrimenti il test non avrebbe senso...lo stesso non si può dire per gli igrometri.....
Le stazioni: (tsc009) Rignano Sull'Arno capoluogo(area urbana quota 110-200 m slm) e tsc024 (area extra urbana 330m slm). Il sito meteo:**Rignano meteo_dati meteo on line**
Ancora complimenti per il test effettuato...e per quello preannunciato, sicuramente sfizioso!
Il risultato più curioso, per quanto mi riguarda, è quello relativo alla risposta igrometrica. Non si tratta di una valutazione sui limiti di fondo scala (ben noti) quanto ad una sensibile differenza di valori forniti dai sensori. Non mi dispiacerebbe, in questo caso, conoscere i risultati di un analogo test con lo schermo privo di ventilazione.
Invece, mi sembrano del tutto trascurabili le differenze visibili nelle curve della temperatura: qui diventa decisivo l'effetto di "livellamento" dovuto alla ventilazione...
Ciao, Alessandro.
Vorrei tra l'altro aggiungere che l'errore strumentale degli igrometri è di qualche punto percentuale quindi non dobbiamo poi stupirci di certe differenze tra vari sensori.
A tal proposito però posso riportare una mia recente esperienza. In pratica ho fatto aumentare di 3 punti via software l'igrometria della Davis V2 daytime di un mio amico perchè era purtroppo evidente la sua sottostima. Anche se il mio igrometro non può essere certo considerato uno standard ora le ns igrometrie sono perfettamente allineate in un ampio campo di misura (devo aspettare UR uguali o superiori al 90%) confermando che i ns strumenti si comportano alla stessa maniera. Preciso che le stazioni sono distanti circa 1 km e poste in condizioni molto simili.
P.S. La Davis ha pochi mesi mentre la mia LaCrosse ha ormai 5 anni per cui credo che posso ritenermi oltremodo soddisfatto.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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Infatti, ed in certi casi si perde la possibilità di ragionare razionalmente su determinate fenomenologie in atto.
Per rimanere in tema di sensori della stazione WS2300 Tony62 ne ha una sul tetto di casa e tranne la notte con aria immobile e cielo sereno ha la termoigrometria (ed anche la termometria) perfettamente allineata con quella dell'aereoporto di Elmas che gli sta a 500 mt.
Davis Vantage Pro2 wireless. LaCrosse WS 2300 cablata con schermo artigianale autoventilabile.
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Ecco i primi risultati, test di neppure 24 ore...dalle 18 di ieri , fino alle 11 circa di oggi.....
Si nota una differenza tendenzialmente costante infase di discesa della temperatura ( potrebbe trattarsi anche di una certa differenza di taratura fra i sensori....), poi le differenze si riducono, fino ad annullarsi in fase di risalita della temperatura.
Le maggiori differenze si vedono però nel calcolo del Dew Point: non c'è stata formazione di nebbia stamattina, quindi probabilmente l'igrometro del WsTx3 non ha avuto il tempo di adeguarsi all'aumento dell' UR% e si nota quindi un distacco piuttosto evidente fra le 2 curve.....
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Interessante anche quest'ultimo test. Viene dimostrata la "coerenza" delle curve di risposta tra i due differenti "sistemi". Ciò vuol dire che una corretta riduzione dei dati comporta l'omogeneità dei risultati.
Ci abbiamo preso gusto, aspettiamo altri test.....
Ciao, Alessandro.
Continua il raffronto fra i due sensori, sul tardo pomeriggio vedo se riesco a postare qualche altro grafico . Inoltre fra qualche giorno posterò i grafici riassuntivi di riferimento, aggiungendo in più le Min, le Max e le Medie registrate da entrambi, riguardo a T e RH%.....e Dp
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