Westerlies e zonalità, finora, l'hanno fatta da padrone sul comparto euro-atlantico, in tipico pattern NAO+. Le ondulazioni del getto polare che, come un fiume in piena, si snoda ai limiti della tropopausa, hanno permesso fugaci fasi di semi-zonalità e/o quasi-meridianità apportanti estemporanei raffreddamenti e pure cospicui accumuli sul versante nord delle Alpi (ma anche insistenti phonate a sud di esse).
Dominanti e persistenti, i due attori principali della storia di questa prima parte di inverno hanno avuto buon gioco nel guidare la configurazione generale da NAO+ e questo, al di là della mera stocasticità, anche a causa di alcuni motivi di fondo.

L'anticiclone delle Azzorre in posizione invadente sull'ovest e sudovest europeo potrebbe essere stato "figlio" della Nina protratta e per di più con il core dell'anomalia ulteriormente shiftato sul Pacifico centrale. In condizioni al contorno di un certo tipo (es. senza altre forti forzanti come una MJO in piena corsa e considerando anche eventuali e cicliche specificità interne), normalmente viene a mancare - quando il sistema oceano-atmosfera è in stato consolidato di Nina - il ponte troposferico indotto dalla wave guide del jet subtropicale (quest'anno decisamente più debole, com'è usuale in condizioni Nina-like) che, se sollecitato e attivato dal forte riscaldamento convettivo che avviene ai margini della warm pool indo-pacifica a causa della divergenza nel flusso delle onde planetarie nell'alta troposfera subtropicale, può disturbare non poco i pattern subtropicali dell'emisfero boreale indebolendo l'anticiclone delle Azzorre.

Per quel che riguarda il vigore della LP nordatlantica islandese, qui penso che ci sia una doppia influenza: stratosfera (e VPS) e risonanza dipolare con la LP nordpacifica aleutinica.
La stratosfera è molto fredda con GPT molto bassi dalla seconda metà dello scorso inverno, seguito in primavera da un nuovo minimo di T (in associazione ad un nuovo record negativo nella conc. di O3). Dopo l'interludio estivo, dall'autunno scorso è come se la stratosfera avesse ripreso un "discorso" interrotto o sopito durante il "letargo estivo", cosa questa tutt'altro che rara.
La circolazione meridiana stratosferica di Brewer-Dobson (BDC, portatrice di O3 dalla strato tropicale alla bassa strato polare), nel 2011, è stata debole e anche questo - come spiegavo qui nel punto 3 - è probabilmente da relazionare alla Nina protratta, con l'aiuto della QBO+ e forse di altri elementi.
Se associamo debole BDC, QBO+ e relativa tropopausa tropicale un po' più bassa e calda, irradianza solare e flusso di UV in ripresa vediamo che - come già scrivevo qui - il gradiente termico meridiano in stratosfera è stato più forte della media anche e ancora ad inizio inverno. Tutto ciò ha irrobustito il VPS, favorendo il suo compattamento e raffreddamento e - in associazione alla debole azione verticale dei flussi di momento e di calore da una troposfera invece a ridotti gradienti termici meridiani - ha decisamente indebolito la possibilità di rottura da parte delle onde planetarie che invece tendevano a rifrangersi verso le basse latitudini. Come una trottola impazzita, il VPS ha condizionato tutta la colonna troposferica, andando continuamente a rinvigorire la LP nordatlantica e inibendo qualsiasi tentativo di ampliamento della wave 2.
Probabilmente anche la fase di WPO+ dello scorso ottobre ha finito per contribuire alla forza del VPS.
La risonanza dipolare fra LP aleutinica e islandese è conosciuta e può agire sia in sincronia (tipicamente nella seconda metà dell'inverno) sia con lagtimes di circa 3 mesi, con la prima a guidare la seconda. In condizioni di VPS molto forte, però, l'associazione sincronica è molto più frequente rispetto agli inverni con VPS più debole e destrutturato e quando la wave 1 induce un "riempimento" della LP nordpacifica generando invece una bolla anticiclonica in zona Aleutine la risposta sul nordatlantico è quasi sempre un rinforzo della LP islandese e quindi una prosecuzione del pattern NAO+.
Sulla correlazione a lagtimes di 3 mesi, invece, sembrerebbe influire la snowcover euroasiatica (che, come sappiamo, influisce pure sul VPS e sull'AO invernali con alcuni mesi di ritardo): grande estensione e veloce accumulo di neve sul nord del continente nel pieno dell'autunno boreale (ottobre è il mese clou, in questo senso), tendono a produrre un rinforzo del gradiente termico pellicolare fra entroterra asiatico e nordpacifico favorendo un irrobustimento della LP aleutinica nella seconda metà dell'autunno e, in ultima analisi, un indebolimento della LP islandese nella seconda metà dell'inverno successivo. In caso contrario (con la LP aleutinica indebolita anche dalle persistenti SSTA+ sul Nordpacifico), il meccanismo sembrerebbe produrre una risposta opposta.

Quest'anno, in effetti, con un ottobre con snowcover euroasiatica sottomedia e in lento recupero, abbiamo avuto una situazione di anomalia barica + sul Nordpacifico. Visto e considerato questo aspetto, quello che ho detto prima e quel che ho detto nel precedente post a proposito delle SSTA sul NATL, c'è quindi da aspettarsi una prosecuzione del pattern relativamente zonale perlomeno sull'oceano.

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Tuttavia, mentre abbiamo "estinto il debito" stratosferico dato dal NAM+ iniziato a novembre e la strato nel frattempo si è scaldata anche a quote più basse, rileverei la possibilità di un cambio (radicale?) sul continente europeo: se le westerlies non penetrassero troppo al suo interno e se venisse un aiutino anche dalla disposizione di uscita del jet polare dal continente nordamericano (favorente l'agognato "arricciamento" della LP nordatlantica: occhio qui a PNA e GWO...), credo che quel che ho scritto nel post precedente e in quello dell'8/1 (in coabitazione con le SSTA+ sempre più marcate in zona RM) possano permettere di inferire una fase di blocco anticiclonico sul nordest europeo (SCAND+?) con possibile influenza anche fino a qui; forse una non frequente combinazione data dall'accoppiata AO- (o cmq in ribasso) e NAO ancora abbastanza +. Finora, su scala mensile, solamente in poco meno di una decina di occasioni si è verificata questa combinazione a febbraio. Fra questi anni, ce ne sono alcuni interessanti e che presentano non poche analogie di circolazione atmosferica con quella di questo inverno (anche se, dal punto di vista delle teleconnessioni, non ho approfondito).
Magari domani o dopo posto una carta di compositi.