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Burrasca
Re: Ancora NAO- il prossimo inverno?
Up!!
Riprendo questo thread per un aggiornamento sulla NAO mirato ad un'analisi proiettiva sulla stagione invernale imminente.
Prima l'andamento aggiornato del pattern e - sotto - della "sorella maggiore" AO:
NAO:
Da marzo 2008 in avanti abbiamo avuto 16 mesi con NAO+ contro ben 38 mesi con NAO-! E con ottobre 2012 saranno probabilmente 39. I 3 mesi estivi hanno sempre avuto, da allora, NAO- (è cmq vero che la NAO estiva è un po' differente ed è forse meno decisiva sulle sorti stagionali europee). Solo l'ultimo inverno si è un po' distanziato dai precedenti, connotato come è stato da NAO+ (come previsto un anno fa).
Mesi invernali dal 2000:
D: 5 NAO+ 7 NAO-
G: 9 NAO+ 4 NAO-
F: 8 NAO+ 5 NAO-
AO:
Ricalcando solo parzialmente il pattern minore, da marzo 2008 in avanti per la AO abbiamo avuto 22 mesi con AO+ contro 32 mesi con AO-. E con ottobre 2012 saranno probabilmente 33. I mesi estivi di giugno a agosto (tranne l'ultimo) hanno sempre avuto, da allora, AO-.
Mesi invernali dal 2000:
D: 6 AO+ 6 AO-
G: 6 AO+ 7 AO-
F: 5 AO+ 8 AO-
Torniamo alla NAO: nel 2012 la media dei primi 9 mesi è leggermente inferiore a quella dei primi 9 mesi del 2011, ma entrambi i periodi sono caratterizzati da un valor medio più alto rispetto al record del 2010 (anno connotato da 12 mesi di NAO-!).
Come sarà la NAO invernale del 2012/13?
Vediamo alcuni predittori che già oggi possono darci qualche idea. Riprendo un post scritto l'anno scorso qui a mo' di introduzione generale.
Soppesare i diversi predittori è tutt'altro che semplice perché alcune condizioni al contorno possono amplificare o favorire l'efficacia forzante di alcuni rispetto ad altri. Potremmo considerare i vari predittori come delle variabili e particolari condizioni al contorno come delle costanti che agiscono su scala inter-stagionale.
La proiezione della NAO può essere fatta a partire da una dozzina di predittori suddivisi in 4 ambiti principali:
1) atmosfera (circolazione generale, VP, anomalie termiche e bariche,...), {peso: circa 50% ma per il 40% dipendente unicamente dall'AO}
2) idrosfera (SSTA, ENSO, cicli oceanici,...), {peso: circa 30%}
3) criosfera (snowcover e estensione/concentrazione di ghiacci artici), {peso: circa 10%}
4) ciclo solare (solar flux, attività geomagnetica).{peso: circa 10%}
Concentriamoci oggi sul secondo gruppo di predittori, quelli oceanici (che permettono un'inferenza con un lagtime di molti mesi in anticipo). Parlerò di ENSO, PDO/AMO e SSTA sul Nordatlantico (NATL).
• L'ENSO, previsto in una prima fase estiva in stato di Nino debole/moderato, sta invece vieppiù mostrando tutti i crismi di un riequilibrio verso una probabile fase di neutralità (Nada). Se dovesse emergere un Niño (cosa a cui ora non credo più), sarebbe comunque di debole forza e con core sul Pacifico centrale (Modoki-type).
Questo non depone troppo a favore di una diretta influenza dell'ENSO sul regime di circolazione nordatlantico (anche se un Nino debole e per di più Modoki tenderebbe a favorire maggiormente NAO-, soprattutto durante la seconda metà della stagione invernale) e lascia quindi più o meno libero il campo ad altre influenze oceaniche più dirette, vicine ed incisive. Una Nada deporrebbe però a favore di una maggior vivacità (e associata ingerenza) della MJO, da monitorare maggiormente quest'anno in ottica di fluttuazioni intra-stagionali.
Ricordo, in tal senso, come una attività convettiva prevalentemente localizzata in area Indo-Pacifica (MJO in fase 3-4) tenda a favorire estemporanee fasi di NAO+, mentre una attività convettiva sul Pacifico occidentale (MJO in fase 6-7) al contrario NAO- (secondo lo schema di Cassou postato qui sotto).
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• Vediamo adesso le oscillazioni multidecennali pacifica (PDO) e atlantica (AMO). Qui bisogna distinguere fra bassa ed alta frequenza, perché il modo in cui questi pattern oceanici influenzano la NAO non è lineare (vedi il post precedente linkato).
A bassa frequenza, la situazione di PDO- instauratasi alla fine degli anni 90 ma rafforzatasi circa dal 2007 fa in modo che (insieme all'AMO+) la modulazione del getto fra Nordpacifico (NPAC) e NATL tenda a favorire maggiormente situazioni bloccanti da NAO- e infatti lo abbiamo visto negli ultimi anni. Invece, su scala temporale annua (alta frequenza, lagtimes mensili), una situazione del NPAC in stato PDO- tende a favorire zonalità e NAO+ ed è anche dimostrato che una transitoria risalita della PDO nei mesi precedenti l'inverno, in un regime generale di PDO-, tenda a favorire NAO- (didattico il 2009/10).
Per quel che riguarda l'AMO, la correlazione cross mostra come questa sia più soggetta ad influenza da parte dell'atmosfera che non il contrario ad alta frequenza annua, invece su scala pluriennale (bassa frequenza) la NAO sembra essere anticorrelata all'AMO.
Riassumendo: situazione generale di PDO- e AMO+, stato momentaneo del NPAC in ulteriore rafforzamento della PDO-. Ergo: situazione favorevole a NAO+ ma con possibili fasi opposte all'interno della stagione.
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• Infine le SSTA sul NATL. In questo caso conta il tripolo (TRIP) a lagtimes variabili, così come la famosa area RM.
Situazioni favorevoli a NAO- sono caratterizzate da SSTA- in area RM a fine primavera con buona persistenza estiva e SSTA+ a ferro di cavallo attorno a quest'area in estate. E poi ripresa a fine autunno di questo pattern sull'area RM, unito all'emergenza di un TRIP +/-/+ sul NATL ad inizio della stagione invernale. Il contrario tende a favorire NAO+.Da notare però che la persistenza di SSTA+ in area RM da fine autunno in avanti e lungo la stagione invernale tende a favorire l'irrobustimento e l'espansione verso ovest dell'HP russa.
Le SSTA sono influenzate dall'atmosfera sia direttamente (venti, evaporazione, precipitazioni e nuvolosità,...) ma anche e soprattutto indirettamente, attraverso la forza e la persistenza dei venti che, "raschiando" lo strato superficiale, tendono a far emergere le più statiche e meno influenzabili anomalie che si "depositano" e vengono "sequestrate" al di sotto del mixed layer oceanico durante i mesi estivi. Questo spiega il motivo per il quale spesso a fine autunno/inizio inverno il pattern delle SSTA sul NATL cambi rispetto ai precedenti mesi primaverili ed estivi e tenda e ri-prendere la configurazione presente alla fine dell'inverno precedente.
Per es. la riemersione delle anomalie caratterizzate da un TRIP +/-/+ favorevole a NAO- "fabbricato" durante l'inverno 2009/10 e ben visibile alla fine della stagione invernale (durante la quale, più che in altre stagioni, la circolazione atmosferica lascia il suo imprinting sulle SST) all'inizio della stagione successiva (novembre-dicembre 2010) è un caso studiato per es. qui: nonostante l'estate abbia de facto annullato quello schema delle SST da TRIP+/-/+, al di sotto è rimasto persistente e a fine autunno è riaffiorato, influenzando la prima parte dell'inverno 2010/11 in chiave NAO-.
Quest'anno la situazione è opposta: mesi di zonalità e NAO+ hanno lasciato il segno e a fine inverno il TRIP -/+/- tipico della NAO+ era ben visibile nelle SSTA e anche 100 m sotto. Le 2 "settimane transiberiane" di febbraio sono state troppo corte per influenzare le SST e in ogni caso la NAO è rimasta positiva anche a febbraio perché, come sappiamo, quell'evento particolare aveva una matrice prettamente continentale.
In primavera, poi, sopra il tutto è sparito: abbiamo avuto una zona RM a maggio con SSTA+ (precursori di NAO+), durante l'estate il TRIP si è rovesciato. Ma sotto è persistita la traccia lasciata lo scorso inverno. Ho il sospetto che questo schema stia riaffiorando e potrebbe condizionare la partenza del prossimo inverno in ottica NAO+.
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Metto anche le correlazioni e la situazione estiva, vedi qui. Non danno una grande interpretazione predittiva, come invece lo scorso anno. Ma il TRIP +/-/+ delle SSTA estive era comunque strutturato in modo tale da riflettere molto parzialmente, più o meno a nord del 40esimo parallelo, il pattern a semi-ferro di cavallo che precede gli inizi di inverno on NAO+.
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Bottomline: al di là delle maggiori incertezze di questo gruppo di predittori oceanici, rispetto allo scorso anno, sembra esserci maggior consenso su una stagione che - perlomeno nella sua prima parte - dovrebbe essere caratterizzata da NAO+. Non penso però alla replica della forte zonalità dei primi 2/3 dello scorso inverno. Una NAO meno profilata, con più incertezze, potrebbe significare maggior propensione a pattern meridiani e/o maggior variabilità intra-stagionale o inter-mensile del pattern.
In ogni caso, mancano anche gli altri predittori e nel prossimo post li passo in rassegna.
Ultima modifica di steph; 25/10/2012 alle 22:25
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