Quoto il pensiero di Mat69 ed aggiugno:
va bene che non siamo in un Dipartimento, ma questo è comunque un forum scientifico. Magari la teoria richiederà qualche aggiustamento o magari potrà risultare completamente scorretta, ma va rispettato comunque l'impegno nella ricerca e soprattutto le critiche devono essere costruttire e non cose del tipo "ah, ecco un altro chiromante che la spara grossa". Non dimentichiamoci che stiamo parlando di una scienza in cui sappiamo ancora molto poco. Se poi ad uno che piace la neve gli sale un pò di nervosismo perchè in un inverno non ha visto un fiocco marcio, ha tutto il diritto di agitarsi, ma qua si parla di teoria, un altro discorso.
Buona primavera a tutti![]()
Merita certamente attenzione e può essere un interessante (s)punto di partenza da sviluppare in futuro.
Tuttavia c'è un però. Non vorrei sembrare scortese nei confronti dell'OPI (lungi da me, l'idea) e d'altronde alcune critiche costruttive le avevo già espresse a suo tempo ad uno degli autori in privato.
Ma secondo me è proprio nella presunta novità il lato debole della questione (a prescindere dalla mancanza di una base teorica e fisica, ma forse è troppo imprescindibile, la cosa). Concordo con Matteo, alla base di questa covarianza c'è la questione relativa all'innevamento del continente euroasiatico e della Siberia (sia come estensione, sia come rateo di avanzamento) nel cuore della stagione autunnale, questione che per semplicità chiamiamo "effetto Cohen". E per di più non è mica l'unica (si pensi alla dispersione di Rossby waves dalle aree del pacifico tropicale in conseguenza di pattern di precipitazione con associata divergenza delle masse d'aria in quota a quelle latitudini e relativa "interferenza" con i getti).
Ora: anche ammesso (e non ancora concesso, vista la suddetta mancanza di una base teorica e fisica) che questo "effetto Cohen" sia un riflesso del comportamento di un VP in fase embrionale e che dovrebbe poi riflettersi nel carattere o nella tipologia di inverno emisferico (leggasi: indice AO o quel che si vuole), nulla e nessuno - fino a prova del contrario - ci vieta di pensare (perché esistono basi teoriche e fisiche comprovate) che un sistema complesso, deterministico, altamente non lineare e stocastico possa essere in grado di produrre una variabilità generata internamente allo stesso sistema. In questo specifico caso, possiamo pensare ad un eventuale forcing stocastico esercitato sull'atmosfera dalla presenza o dall'assenza o dalla velocità di crescita di superficie innevata su una vasta porzione dell'emisfero con gli associati mutamenti dei gradienti termici e barici.
Ecco: questo mi pare scartato a piè pari, nello studio dell'OPI, nel tentativo (mi pare, ma potrei sbagliarmi) di evidenziarlo come una presunta novità che tale non è.
Lascio evidentemente da parte il contorno del modus con cui è stato presentato il tutto (non è proprio il mio campo di indagine il marketing teleconnettivo) e d'altra parte la mia risposta voleva mirare solo alla sostanza della cosa.
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[B]Lorenzo Smeraldi : [/B]le migliori idee sono sempre quelle che vengono realizzate
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Grafico AO invernale impietoso per l'OPI...rimandato al prossimo dicembre.
Io due o tre idee ce le avrei, quando ho un po' di tempo posto.
Cmq: http://forum.meteonetwork.it/meteoro...-accadute.html
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le nuvole alte non portano la pioggia. Papa Luciani
Potrebbero non aver tenuto debitamente conto del particolare stato del pacifico (enso neutro ma con effetti teleconnettivi abbastanza Nina-like a causa delle forti precipitazioni con associata divergenza in quota sulla regione indonesiana, pdo neutra ma NPGO/victoria mode estremamente negativo) per quel che concerne la variabilità interna. E dell'impennata del flusso solare per quel che concerne possibili cause esterne. Inoltre il gradiente termico meridiano ridotto fra artico europeo e latitudini più basse potrebbe anche aver esacerbato il pattern.
Bisogna anche ricordare che su un singolo anno le dinamiche di variabilità interna tendono sempre ad essere parecchio prevalenti e a mascherare possibili altre influenze. E questo è il bello ma anche il brutto delle proiezioni stagionali.
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mi sono perso qualcosa? mi pare che l'OPI prevedesse un AO positiva trimestrale e tale è stato anche se non così elevato (e ci mancherebbe che un indice statistico arrivi a darci il valore esatto dell'AO, dicembre positivo, gennaio negativo , febbraio neutro, complessivamente positivo). in più è stato uno dei più caldi dell'ultimo secolo, dove starebbe l'errore previsionale? oppure ho interpretato l'OPI al contrario? perchè alla fine è quello che mi aspettavo, certo meno piovoso, ma di sicuro non freddo.comunque come immaginavo la distribuzione della copertura nevosa è stata un'ambiguità che ha reso tutto più incerto (pendenza SAI da AO+++, ma copertura iniziale in valore assoluto troppo alta rispetto agli anni presi in considerazione dall'indice)
Cit. dal film Wanted:"... Voi che cazz0 avete fatto ultimamente?"
Cit. da Colorado: "La neve scende a fiocchi perchè se scendesse a nodi non si scioglierebbe."
viva la φγα
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