Eh sì, la fregatura post irruzione per le zone a N e a W dell'Emilia è stata notevole...però le emozioni che ho vissuto tra metà gennaio (quando qui fece giornate di ghiaccio e galaverne) e metà febbraio, in particolare durante la fase dell'irruzione, sono state impagabili. Il vero problema del 2011-12 per me è stata la prima metà dell'inverno, quasi completamente asciutta, senza neve e con T quasi sempre miti.
Se un po' di freddo del 2011-12 e un po' di precipitazioni del 2013-14 si fossero "scambiati", saremmo qui a raccontare di due inverni nevosissimi anche per le nostre zone.
Purtroppo è una vita che non c'è più la giusta combinazione tra prp e freddo.
Ultimamente a mancare è soprattutto il freddo, in verità
Non è sempre e automaticamente così, non se ne può fare una regola fissa. Ma spesso, dopo un episodio di Nino strong del tipo East-Pacific (che, fra l'altro, per quel che riguarda questa volta, ha avuto un tribolato e protratto abbrivo ormai già 18 mesi fa) segue subito una Nina, mentre nel caso di Nino più debole o moderato e centrato sul centro del pacifico (CP) spesso segue una fase neutrale. La cosa è anche spiegabile fisicamente. Ma non è una regola fissa: è stato il caso dei 3 Nino strong del 1972/73, 1982/83 e 1997/98 e per es. dei Nino più deboli/moderati del 1976-78, 1994/95 e 2002/03 ma non dell'ultimo Nino CP del 2009/10, subito seguito da una intensa e protratta Nina (2010-12).
http://www.ess.uci.edu/~yu/PDF/Yu.2011.TAC.pdf
It is found that most strong El Niño events are of the EP type while most strong La Niña events are of the CP type. It is also found that strong CP-type La Niña events tend to occur after strong EP-type El Niño events. The reversed subsequence (i.e., strong EP El Niño events follow strong CP La Niña events) does not appear to be typical.Anyhow:A me interessa in primis contenere il riscaldamento globale...penso che più che l'intensità di una Nina conti la sua durata
Se il mondo si raffredda, prima o poi ne beneficiamo...potrà andarci male un anno, ma un mondo più freddo non può che portare buone soddisfazioni climatiche a lungo andare
Il GW galoppa nonostante gli oltre 2 anni di Nina
~~~ Always looking at the sky~~~
Se questo evento sarà classificato come Nino EP - com'è molto probabile che sia - il 2015 dovrebbe far segnare un nuovo record nelle T globali e con un salto all'insù sullo stile del famoso 1998, quindi con un significato statistico assai più importante del record dello scorso anno. I primi 7 mesi del 2015 già stanno corroborando questa tendenza.
Questo lavoro (vedi anche grafico sotto e abstract) mostra come gli anni più caldi sono quelli accompagnati da Nino EP, molto meno il caso durante gli episodi CP o misti (non è sempre chiara la distinzione fra i 2 tipi di Nino, per es. l'episodio del 2002/03 è uno di questi).
fig2-banholzer-and-donner.png
The influence of different El Niño types on global average temperature - Banholzer - 2014 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library
https://agu.confex.com/agu/fm14/meet...gi#Paper/28755
Ultima modifica di steph; 25/08/2015 alle 17:07
~~~ Always looking at the sky~~~
mah io son scettico allo shift, piuttosto un picco seguito da un calo.
comunque almeno per adesso questo nino strong ha di diverso dagli altri recenti che è affiancato da una seconda anomalia positiva nel pacifico nordorientale:
anomnight.8.24.2015.gif
mentre gli altri eranoaccoppiati con un'anomalia opposta in quella zona.
archivio ssta:
Current Operational SST Anomaly Charts - Office of Satellite and Product Operations
boh, cosa significherà secondo voi?
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
No, lo shift climatico del 98 e' stato supportato dalla AMO entrata nei massimi, ora dal 2007-10 e' in calo tendenziale quindi non darà sponda per uno shift. Inoltre la situazione di IPO neg. riporterà velocemente in PDO- il quadro generale almeno fin tutta la discesa e minimo solare e solo a inizio prox ciclo avremo un nuovo Nino. Ora si cala e forse anche di brutto x vari anni.
Lo "shift climatico", o scalino (che in effetti a me ha sempre ricordato molto una funzione a gradino) del 1998, si è visto bene a tutte le quote troposferiche, ed in pieno accordo tra stazioni a terra e rilevamenti satellitari - anzi, forse addirittura più in questi ultimi. Il 2015 vede invece una certa divergenza tra le anomalie registrate nelle stazioni al suolo, e quelle dello strato della bassa troposfera prese in esame dai satelliti. Inoltre abbiamo una situazione al contorno diversa, e se l'Artico è più caldo di allora, per esempio il Nord Atlantico è molto freddo, e la PDO potrebbe presto tornare negativa: come dice Sandro, e soprattutto se avremo una forte Nina in risposta, il picco del 2015 e primi mesi del 2016 potrebbe essere compensato già entro il 2017 (specie se il Nord Atlantico mantenesse le anomalie fredde).
Il nino 1997-98 è avvenuto in concomitanza con un trend positivo di lungo termine, con il ciclo solare che contribuisce per circa 0.1°C da minimo a massimo, con un periodo di totale assenza di eruzioni vulcaniche e poco dopo lo shift in atlantico di metà anni '90, solo perchè c'è allo stesso tempo un piccolo salto in su non vuole dire che è colpa del nino.
Anche perchè di nino strong che non furono associati a repentini riscaldamenti ce ne sono probabilmente diversi in passato, i dataset delle sst non sono granchè prima degli anni '50 poichè ci sono poche osservazioni delle sst e vengono interpolate ipotizzando che i pattern fossero simili a quelli del periodo più recente, un assunto poco credibile per l'area enso; ma le reanalisi sono utili in questo, il nino del 1918-19 ad esempio fu un episodio intenso con nino 3.4 poco inferiore al 97-98 ma con una minore anomalia nella regione nino 1+2 a ridosso delle coste del sud america(un po come questo nino in questo momento):
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Quello del 1877-78 potrebbe essere stato il più forte in assoluto, diversi altri nino ep avvengono nel periodo successivo (che però è anche un periodo di eruzioni vulcaniche), un altro episodio intenso che lascia una traccia evidente anche nelle t tropicali sulle aree di terra è quello del 1914-15, tutti episodi che non hanno causato salti in su del gw, se il gw continua a salire magari non sarà per il nino 2015-16.
Le anomalie nino 3.4 dalle reanalisi soda:
eee.png
e le t tropicali tra 30s-30n:
tsiberkeley_tavg_0-360E_-30-30N_nyr0.png
Per le temperature in troposfera il lag è maggiore, tipicamente gli effetti si vedono in modo evidente solo da fine anno e soprattutto inizio del successivo, fu così anche nel 97-98, il punto a 0.25 che è il primo un po più caldo è il dicembre del 1997.
itlt_gl_1990:2000a.png
Ma fra l'altro volevo chiedere: ok che nell'ultimo episodio di El Nino strong, nel 1998, si è avuto uno shift climatico verso l'alto, l'ultimo - a seguito del quale le T globali (dal 2000-01 in poi) si sono mantenute più o meno costanti o in lievissimo aumento (dopo la crescita enorme dei due decenni precedenti). Ma esiste davvero una correlazione tra il Nino strong e lo shift climatico successivo? Se così fosse perchè ad esempio dopo il 1973 (altro episodio di forte Nino) o dopo il 1982-83 (altro episodio) non si è verificato un salto immediato verso l'alto?
«L'Italia va avanti perché ci sono i fessi. I fessi lavorano, pagano, crepano. Chi fa la figura di mandare avanti l'Italia sono i furbi, che non fanno nulla, spendono e se la godono» (Giuseppe Prezzolini, 1921)
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