L'eccessivo dinamismo dell'evoluzione degli scenari descritti dai modelli lascia poche opzioni rispetto a quanto prospettato.
La distensione zonale viene oggi confermata e intensificata e i flussi miti occidentali dovrebbero prendere il sopravvento rispetto le correnti gelide da est a partire grossomodo da venerdì prossimo quando gli afflussi continentali lasceranno anche il sud Italia.
In troposfera appare con chiarezza la spinta dell'onda pacifica:
Un'onda di Rossby semi stazionaria che dal Pacifico orientale punta verso l'Alaska intrudendo quasi in toto l'Artico.
Una dinamica la cui non proprio favorevole disposizione ho sempre voluto evidenziare a causa della difficoltà che essa genera nello strutturare un wave train efficace e propagativo sulla seconda onda atlantica.
Infatti la compressione che viene generata sulle masse artiche, incrementando le velocità zonali, va a diminuire il periodo d'onda o ad incrementarne il numero come in questo caso:
ove appaiono frazionati i flussi di calore nell'onda di matrice caraibica e in quella azzorriana, rendendo impervia la creazione di un'onda lunga.
Peraltro la stessa evoluzione della Mjo in fase 4 ripercorre per sommi capi le anom. di gpt che vengono proposte dai gm nel medio termine.
Ad oggi, sic stantibus rebus, ritengo pertanto probabile una fase di stop e di rimescolamento zonale nel comparto atlantico che auspicabilmente ci potrebbe riportare a disegnare nuovi scenari interessanti verso la metà di gennaio.
Attendiamo gli sviluppi per inquadrare meglio configurazioni e focus.
Matteo
Che ne pensi della coda della corsa di Reading?
le nuvole alte non portano la pioggia. Papa Luciani
Sulle "code" ci vado sempre un pò prudente:
cor_day10_HGT_P500_G2NHX.png
Potrebbe essere coerente con una successiva evoluzione delle anom. di gpt descritti dalla mjo:
nada_6_gen_mid.png
Se andiamo un pò più in là con i tempi (diciamo giusto una decina di gg.) potremmo gradualmente assistere ad una parziale modifica delle anom. di gpt con una tendenza a maggiori affondi polari verso l'Europa occidentale (che ritengo più probabili rispetto ad un affondo artico)
Ultima modifica di mat69; 28/12/2014 alle 12:59
Matteo
Alcuni segnali in troposfera da rilevare e di tutto interesse.
Dalla 192 h odierna by ecmwf si intravedono importanti movimenti:
1. graduale risoluzione del blocco aleutinico sulla w-coast con graduale traslazione dei massimi di gpt nei meridiani centrali del Pacifico;
2. tendenziale traslazione delle masse artiche verso l'artico scandinavo con passaggio attraverso una maggior distensione zonale;
3. modifica dell'andamento ondulatorio del wave train dovuta al punto 1 ovvero rimozione del centro altopressorio caraibico con graduale concentrazione di alti gpt a carico dell'alta azzorriana.
Passaggi di tutto interesse qualora confermati e correlati strettamente al punto 1.
Matteo
Insomma in tutto sto giro ci mangiamo 15-20 giorni di Inverno
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Always looking at the sky.
Non si può dire.
Possiamo ragionevolmente prevedere una sorta di "liberatoria" per l'onda Atlantica con tempistiche ragionevoli non inferiori a 10 giorni e che passano attraverso le fasi sopra descritte.
La durevolezza e l'efficacia di una nuova azione invernale sarebbe IMHO prematuro pronosticarla al momento (così ho risposto pure a Siberiano ) .
Matteo
In pratica se ho capito bene dobbiamo aspettare una diminuzione del wave number per avere blocchi atlantici di maggior ampiezza?
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Si esatto.
Si dovrà passare verosimilmente attraverso questa fase:
nada_5_gen_mid.png
Motivo per cui non mi aspetto grosse sorprese nel medio-lungo termine.
Matteo
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