Purtroppo finché la spinta alto-oceanica rimane così orientata le masse artiche restano confinate a latitudini siderali, e nel contempo il gelo continentale ha già i suoi problemi a resistere.
Deve collassare il sistema, e sic stantibus rebus temo che occorrerà tempo.
"La meteo è una passione che non comprende solo colui che non la nutre"
Genny, forever.
Ciao Alex
Non me la sento ancora di chiudere in maniera definitiva questa dinamica nel nulla anche se è assai realistico evidenziare il fatto che la riuscita di un esito invernale davvero favorevole per la ns. penisola abbia oggi una % non troppo elevata .
Se in effetti non si dovesse arrivare a nulla di che, si potrebbe concludere il thread, come suggerito da Silentsnow, lasciandoci guidare da speranze sul photofinish come fa intendere anche il buon Luca.
Tuttavia fino a quando ritengo la partita non chiusa vorrei partire da questa carta di UKMO a 120 ore che mi pare tutto sommato dotata di quella stabilità da poterne fare un punto di partenza.
UN120-21.gif
Posto che una netta separazione delle masse artiche a livello polare mi pare sia ormai escludibile a priori sulla base delle frequentazioni modellistiche, parto da qui per far intendere solo che un esito diverso rispetto quello già visto (piallata e ripartenza zonale) sia principalmente ascrivibile ad un incremento del flusso di calore a carico dell'onda Atlantica.
Manca infatti al momento quella minima componente dinamica necessaria a dare libertà di manovra alle masse artiche dislocate nel comparto eurasiatico.
Se infatti pare strutturarsi, grazie al repentino raffreddamento delle pianure russe, un anticiclone in gran parte termico, tuttavia non può sfuggire il fatto che questo presenti un evidente aggancio altopressorio dinamico di matrice subtropicale come ben evidente da questa analisi in quota:
ove si evidenzia che la parte dinamica è piuttosto ben strutturata su gran parte dell'Europa nord orientale mentre la terra dell'orso si trova ancora a nord est ed è rappresentata in quota da quella gelida depressione con valori di circa -50°C a 500 hpa.
Ecco pertanto che per poter esprimere qualche velleità nel trasportate verso SW parte di quelle masse d'aria occorre indubbiamente conferire alle stesse una libertà di manovra e di scorrimento che solo l'intrusione di aria calda verso il polo può conferire.
Il distacco almeno parziale di tali masse artiche che rappresentano il vpt nella sua forma allungata ellittica è, a mio avviso , condizione indispensabile per dare un senso minimo di riuscita a quella dinamica.
Per questa ragione i ns. occhi e la ns. attenzione devono inevitabilmente puntare all'incremento dei flussi di calore verso il polo i quali ad oggi, come evidenzia il diagramma complessivo dell'heat flux, hanno subito un rallentamento:
L'eccessiva invadenza del canadese non è la causa di un eventuale fallimento della dinamica in questione bensì a sua volta è l'effetto del venire meno di quella componente dinamica e di moto verso le latitudini polari che si rivela assolutamente indispensabile.
Matteo
Analisi che offre come sempre spunti condivisibili, caro Matteo, e che mi permetto di ritenere non lontana, nella sostanza, dal mio pensiero, seppure tu abbia spiegato in maniera magistralmente approfondita il dettaglio delle possibili dinamiche.
Laddove le stesse, per vedersi complessivamente realizzate, necessiterebbero di tempi non brevissimi, temo....
Ultima modifica di montel-NA; 18/01/2015 alle 00:48
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Ciao Alex
Semmai, non escluderei una variante più meridiana al percorso ipotizzato..... vedremo.
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Ciao Alex
Si evidenziano due fatti che con ogni probabilità precluderanno una retrogressione continentale. Il primo è la gobba HP in terra balcanico-russa che avviene ogni qualvolta l'asse della saccatura artica si presenta troppo a ovest. Il secondo è la forte coesione delle masse artiche in terra groenlandese che rende invadente il VP sul nord Atlantico, troppo invadente per evitare la rimonta azzorriana verso ovest.Originariamente Scritto da Mat69
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In ogni caso non credo, almeno per il momento, in cambi a breve scadenza ma neanche in extremis....
Semplicemente, penso che gennaio non lascerà il segno.
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Ciao Alex
la natura di questo thread, puramente di indagine in ottica immediatamente successiva alla piallata zonale, direi che ormai ha una risposta oltre la quale diverrebbe quasi "ansiogeno" andare.
Direi che la "chiusura" all'insegna di una dinamica polare marittima con probabile successivo isolamento in quota e rimescolamento dell'aria fredda ha una sua ragione compiuta di essere.
Matteo
Si Mat! la possibilità di manovre di altra natura sono sempre possibili, ma hanno un margine di riuscita vicino al 0,9%!
Purtroppo non c'è stato verso di cambiare lo schema in gennaio. Doveva esserci un bel sconquasso a fine gennaio e invece subentra sempre quella variabile poco considerata che fa saltare il banco.
Purtroppo come spesso accade dagli anni 90, gennaio è totalmente buttato via. Passiamo a febbraio facendo gli scongiuri
P.S: che dite? Devo cambiare bandiera? Devo mettere quella Mongola, Siberiana, insomma bandiere di paesi sempre più lontane?
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