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    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Amplificazione Artica

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio

    Molto efficace la metafora del fiume costretto a scendere da un pendio:
    . nel caso sia ripido (caso 1, senza AA), il forte gradiente fra la cima del pendio (= più alta e calda tropopausa alle latitudini più basse) e la base (= più bassa e fredda tropopausa al di sopra dell'Artico) costringe il fiume a scendere impetuoso e piuttosto “incanalato” solcando gli ostacoli che trova sul suo cammino come le zone di alta pressione (= jetstream polare forte e poco ondulato, orientato dalla forza di Coriolis da ovest verso est, con veloci onde di ampiezza piccola e di frequenza elevata);
    . nel caso sia poco ripido (caso 2, con AA), il gradiente meno forte fra cima del pendio (= più alta e calda tropopausa alle latitudini più basse) e la base (= meno bassa e meno fredda tropopausa al di sopra dell'Artico, a causa dell'AA) permette al fiume di scendere meno impetuoso e “incanalato” e in modo assai più serpeggiante, snodandosi ogni volta che trova un ostacolo (= jetstream polare meno forte e assai più ondulato, con ridotta velocità di propagazione di onde più ampie e meno frequenti).
    L'aumento del flusso di calore dalla superficie delle alte latitudini tenderebbe, a sua volta, ad amplificare lo spessore isobarico e ad ingrandire e rallentare le creste d'onda.



    Davvero molto interessante

    Questo conferma alcuni assunti.
    Lo sviluppo orizzontale (e verticale d'onda) presuppone l'esistenza di un gradiente termico.
    Tale gradiente è alla base dell'ampiezza e della velocità di traslazione dell'onda ed è motivo di attrito tra i meridional winds tropicali e i venti occidentali massimamente espressi nella corrente a getto (e quindi al limite della tropopausa).
    La diminuzione di gradiente polo/tropici diminuisce l'attrito (rende quindi più probabile eventi di blocking) ma diminuisce anche la portata (ovvero la velocità di trasporto) del flusso aumentandone tuttavia sia l'ampiezza che la profondità.
    Velocità zonali molto elevate generano una circolazione verticale e orizzontale molto veloce ma assai stretta con subsidenza e quindi fase discesa a livello subtropicale o delle medie latitudini mentre velocità zonali più basse generano una circolazione verticale e orizzontale più lenta ma molto più ampia permettendo maggior propagazione d'onda verso i poli anche grazie ad una jet stream più blanda.

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio

    Un'altra via attraverso la quale è stata ipotizzata la connessione fra l'impulso dato dall'amplificazione artica alla diminuzione del ghiaccio marino e i pattern atmosferici alle ML verte su questa catena causale:

    amplificazione artica -> meno ghiaccio estivo -> maggior accumulo di calore in oceano -> aumento di diffusione turbolenta e maggior flusso di calore sensibile e latente dall'oceano all'atmosfera in autunno -> aumento del vapore nella bassa troposfera artica autunnale (umidità aumentata anche a causa di un incremento nel trasporto avvettivo dalle medie alle alte latitudini) -> maggior probabilità di precipitazioni nevose sul continente euroasiatico in autunno -> maggior propensione ad avere AO- in inverno. L'ultima connessione è il ben noto "effetto Cohen" (come lo chiamo io ) o indice SAI e il ponte fra le ultime due componenti potrebbe essere la stratosfera ma anche no.



    E questo è un altro aspetto interessantissimo di puro nesso di causalità per cui l'assunto secondo il quale l'amplificazione artica dovrebbe esaurire in tale periodo i propri effetti nei mesi autunnali lascia perplessità e non poche a riguardo anche se non sono più del tutto certo che la bussola di riferimento debba essere per forza l'Arctic Oscillation quanto invece l'Arctic dipole

    In riferimento all'inverno trascorso, poste tali anomalìe riferite ai gpt (500 hpa):


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    e al getto:



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    mi chiedo quale sia il focus ovvero il punto di arrivo del fiume che scende la montagna e se l'AA non vada ad accentuare una fase artica più propriamente dipolare


    con una forte anticorrelazione AO/GPT dislocata tra il Canada orientale e la Groenlandia ove massimo (o minimo) potrebbe essere il dislivello rispetto le latitudini tropico / equatoriali.



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    Ultima modifica di mat69; 08/04/2014 alle 16:57
    Matteo



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