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  1. #1
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    Predefinito Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    C'è un nuovo lavoro che mostra il link tra le anomalie nel pacifico e l'inusuale inverno 2013-14 nel nord america, nonchè con l'anomalia termica del 2014 nel nord pacifico che è legata ad un ben noto pattern di variabilità naturale insolitamente forte da metà 2013.
    L'immagine sotto mostra i primi 3 eof delle ssta tra 30s e 65n(essendo un area diversa da quella su cui sono calcolati alcuni noti indici ovviamente anche i pattern che emergono non sono identici), il 1° eof è legato all'enso e nel nord pacifico mostra un pattern da pdo+ associato ad anomalie positive nel pacifico equatoriale(e non è sorprendente essendo metà della variabilità interannuale della pdo legata a variazioni nella circolazione atmosferica nel nord pacifico indotte dall'enso), il 2° eof è una fase di decadimento del nino quando le anomalie (più persistenti) nel nord pacifico sono ancora da pdo+, il 3° eof è il north pacific mode(NPM) ed è un precursore del nino CP nel nord pacifico(a differenza della pdo le anomalie subtropicali possono essere trasmesse all'equatore tramite il WES feedback come descritto qualche tempo fa nel td sul nino 2014-15) ed è anche simile alla npgo(il 2° modo di variabilità nel nord pacifico), questo pattern è stato insolitamente forte ed è associato ad anomalie positive di gpt sul nord-est pacifico, inverni freddi nel nord est america e zonalità in atlantico:


    npm1.png
    npm2.png


    Ovviamente tutto questo non ci dice da dove si origina l'anomalia, come descritto nello stesso lavoro infatti le ssta extratropicali sono fortemente influenzate dall'atmosfera(e l'atmosfera può facilmente fregarsene delle ssta sottostanti) e le ssta stesse sono favorite da un pattern atmosferico da npo positiva; le ssta positive nell'ovest pacifico tropicale sono un possibile driver, anche se non si può escludere che quelle extra-tropicali abbiano favorito quantomeno la persistenza; quanto meno ci mostra come queste anomalie fanno parte di un pattern di variabilità già osservato in passato(che non è la pdo...), insolitamente forte da metà 2013 ed associato a molte delle anomalie osservate negli ultimi 2 anni circa.

    Le anomalie nei gpt associate all'npm:
    npm3.png

    Da:http://www.atmos.washington.edu/~den...per_150105.pdf
    Ultima modifica di elz; 06/03/2015 alle 11:06

  2. #2
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Una review della pdo:
    http://www.esrl.noaa.gov/psd/people/..._submitted.pdf

    Subsequent research, however, has found that the PDO is not a single physical mode of climate variability but instead largely represents the combination of three groups of processes: (1) changes in ocean surface heat fluxes and Ekman (wind-driven) transport related to the Aleutian low, due to both local unpredictable weather “noise” and to remote forcing from interannual to decadal tropical variability (largely El Niño) via the “atmospheric bridge”; (2) ocean memory, or
    processes determining oceanic thermal inertia including “re-emergence”, that act to
    integrate this forcing and thus generate added PDO variability on interannual and decadal
    time scales; and (3) decadal changes in the Kuroshio-Oyashio current system, forced by
    winds over the North Pacific driving westward propagating oceanic Rossby waves,
    manifested as SST anomalies along the subarctic front at about 40ºN in the western
    Pacific ocean. Thus, the PDO represents the effects of different processes operating on
    different timescales, and its apparent impacts only partly represent direct forcing of the
    atmosphere by the North Pacific Ocean

  3. #3
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Forse una prosecuzione o meglio una sintesi del lavoro è qui:

    https://www.climate.gov/news-feature...america-during

    Da cui si evince il legame tra Enso 3.4 e 4 e NPM+ verosimilmente attraverso i meccanismi di trasporto della Corrente di Kuroshio:

    IsolaDiSpazzatura_IMG_Correnti.jpg


    Studio che evidenzia il carattere particolarmente forzante sulla circolazione invernale relativa al 2013/2014 e 2014 / 2015 delle SSTA+ costituenti il Blob nord Pacifico.

    Da qui si potrebbero operare molte altre speculazioni che farebbero presumere il fatto che non si tratti comunque di cause primarie ma derivanti dal mancato "scarico" fino a ieri nelle regioni dell'Enso delle anomalìe pervicacemente insistenti proprio nelle regioni tropicali dell'W-Pacifico:

    ncloASrPaYswk.tmpqq.gif
    Matteo



  4. #4
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Il problema del Blob o NPM+ potrebbe essere sintetizzabile da un'anomalia anche ben strutturata in quota della circolazione dei venti (quindi sinottica) tra le regioni tropicali e il nord Pacifico.
    Esemplifichiamo postando le circolazioni grossomodo che troviamo in condizioni opposte di segno della PDO:

    pdo_warm_cool3.jpg

    (PDO+ a sx e PDO- a dx)

    Inverno 2012/2013: circolazione caratteristica della PDO-:

    compday.UuZYK25ZKN.gif

    Le anomalìe circolatorie dei seguenti inverni (2013-2014 ma a maggior ragione 2014-2015) che entrambe hanno evidenziato il pattern NPM+ non sono caratteristiche nè di PDO+ (che dovrebbe evidenziare anomalìe SSTA- nel Pacifico centro occidentale e una forti weasterlies) nè di PDO- (che abbiamo visto sopra).

    ipwp.gif

    Il continuo riscaldamento del settore W del Pacifico tropicale (potremmo grossomodo dire la regione 4 dell'Enso ma molto più estesa in latitudine nord) ha creato i presupposti per una forte divergenza in quota delle masse d'aria con risalita delle stesse verso le latitudini settentrionali del Pacifico e che di fatto hanno inibito le weasterlies alle medie latitudini tipiche della fase positiva.

    Ecco il tipico esempio di circolazione da PDO+

    pdo.png

    Notare le anomalìe dei venti pacifici equatoriali.
    Easterlies più forti a 250 hpa significa sostanzialmente alisei più deboli e quindi minor accumulo di calore verso la costa occidentale (anni 1980-1988).

    Al contrario weasterlies tropico/equatoriali forti significa alisei sostenuti:


    ora_1.png

    come pare essere accaduto proprio nell'ultimo decennio e qualcosa in più e conseguente accumulo dei calore verso W.

    Il segnale dei venti equatoriali sembra paradossalmente più legato verso una continuità con una fase PDO- ad alta frequenza.



    Ultima modifica di mat69; 29/05/2015 alle 11:49
    Matteo



  5. #5
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    A volte le cause devono essere cercate nell'altro emisfero.
    Questo è che quello di cui mi sto sempre più convincendo a proposito del blob che rappresenta una sorta di saturazione di calore del nord pacifico esplosa letteralmente da 2 anni a questa parte.
    Ninos deboli e/o w-based non hanno consentito una equilibratura delle anomalìe sottosuperficiali operata grazie alle onde di Kelvin le quali svolgono proprio tale scopo ovvero di controbilanciare l'effetto degli alisei che spingono univocamente le masse superficiali da E verso W.
    Ebbene a partire dal 1998 proprio dopo l'evento del big Nino sono radicalmente mutati gli assetti circolatori del S.H. con una sostanziale inversione delle anomalìe fra cui quelle impattanti sulle correnti marine convergenti nella Corrente di Humboldt.
    Non solo.
    Si nota da allora un deciso incremento dei geopotenziali a carico dell'anticiclone subtropicale pacifico da cui un rinforzo del gradiente barico.








    In tal senso andrebbe inquadrato un deciso aumento dell'intensità degli alisei rispetto al periodo precedente l'evento del Nino del 97/98.
    La forza oppositiva degli stessi alla spinta provocata dalle Onde di Kelvin potrebbe essere alla base di un surplus di accumulo di calore verso la w.coast del Pacifico tropico-equatoriale.
    Il resto sarebbe motivato dalla circolazione oceanica relativa alla C. di Kuroshio e dal North Pacific Gyre.

    edit aggiungo:

    E sempre a proposito del blob si può anche notare oltre al rinforzo degli alisei anche la forte spinta meridionale dei winds sul bacino nord occidentale del Pacifico ad opporsi alla corrente fredda discendente dallo Stretto di Bering (la Oyashio current) ove ad oggi si riscontrano tra le maggiori SSTA di segno +




    Ultima modifica di mat69; 29/07/2015 alle 12:03
    Matteo



  6. #6
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Una simulazione modellistica mostra come il pattern nel pacifico tropicale sia ad est(TEP) che in maggior misura le anomalie positive nell'estremo ovest pacifico(TWP) da record negli ultimi 2 inverni sono stati il driver principale delle anomalie extratropicali, il ridge nel nord-est pacifico ha poi ridotto la perdita di calore dall'oceano e generato il blob del nord-est pacifico. Questo è anche uno di quei casi in cui l'anomalia extratropicale (extraNP) appare agire da feedback positivo e tende a favorire la persistenza della stessa almeno fino a che qualche forzante non modifica il pattern (ad esempio un nino strong ha anomalie opposte nel pacifico tropicale e favorisce un pattern che è ortogonale a quello degli ultimi 2 inverni nel nord pacifico).
    I ghiacci nella regione di Bering-Ohotsk (BO sic) sono un ulteriore contributo al pattern osservato ma più che altro nell'ovest nord pacifico e non per l'anomalia a ridosso delle coste del nord america.

    nnn.png

    http://myweb.utaipei.edu.tw/~climate...r/grl52655.pdf

    Causes and impacts of the 2014 warm anomaly in the NE Pacific - Bond - 2015 - Geophysical Research Letters - Wiley Online Library
    Ultima modifica di elz; 10/09/2015 alle 10:15

  7. #7
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Come quasi sempre accade le anomalie tropicali sono quelle che possono facilmente influenzare l'atmosfera extra-tropicale:

    El Nino and “the Blob” are not on an equal playing field, so the short answer is we expect El Niño to dominate the large-scale atmospheric pattern over the Pacific-North America this coming winter.
    The Blob is not capable of changing the overlying atmospheric pattern in a significant way. In the Tropics, changes in ocean temperatures can easily lead to changes in the atmosphere above it. But outside of the Tropics, such as over the North Pacific Ocean, the physics are different, so ocean temperatures can’t effectively change the large-scale atmospheric flow or circulation pattern. The amount of heat in the Tropics is an enormous engine that drives rising motion andaffects the whole globe’s circulation; the Blob is like a Fisher Price Power Wheel in comparison.


    https://www.climate.gov/news-feature...-update-and-qa

  8. #8
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    Come quasi sempre accade le anomalie tropicali sono quelle che possono facilmente influenzare l'atmosfera extra-tropicale:



    https://www.climate.gov/news-feature...-update-and-qa
    Sono d'accordo quasi su tutto.
    Un po' meno nel banalizzare la capacità da parte del Blob di influenzare i patterns dal momento che non mi risulta possano in tal senso annoverarsi eventi statisticamente rilevanti.
    Pertanto temo si debba navigare un po' " a vista".
    Il pattern NPM+ rimane comunque un effetto delle dinamiche tropico/equatoriali e quindi in fondo stiamo sempre parlando delle regioni dell'Enso....

    ....The Blob is not capable of changing the overlying atmospheric pattern in a significant way....


    2014.gif2015.gif

    Ultima modifica di mat69; 11/09/2015 alle 10:52
    Matteo



  9. #9
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    Cominciamo ad apprezzare il divario termico negativo rispetto lo stesso periodo dello scorso anno:

    blob.gif

    e anche il rientro in parte anche delle stesse anomalìe:

    anom blob.gif
    Matteo



  10. #10
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    Predefinito Re: Il North Pacific Mode e l'insolito inverno 2013-14

    compday.FvwOCi1mc7.gif

    A dimostrazione del fatto che il pattern NPM+ potesse essere ascrivibile alle cause sopra descritte, portiamo a confronto la situazione attuale in comparazione rispetto quella dei periodi analoghi dei 2 anni precedenti che videro prevalere durante la fase tardo autunnale ed invernale tale configurazione.
    Il fattore Enso+ è evidentemente collegato al raffreddamento delle acque del settore enso 4 come anche della Corrente del Giappone (Huroshio C.).
    Notiamo inoltre un cospicuo raffreddamento del Mar Artico in corrispondenza del mare di Beaufort mentre le anomalìe positive riguardano ancora il Mare della Siberia orientale.

    Rispetto poi il solo 2014 le differenze così appaiono:

    compday.Fw2d2E6i39.gif

    con un ulteriore visibile raffreddamento nel Pacifico settentrionale.
    Matteo



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