Originariamente Scritto da
mat69
Alcuni aggiornamenti con l'obiettivo, soprattutto, di comprendere cosa stia accadendo e quali le prospettive.
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Il minor warming in atto a breve (prima pulsazione calda verso la strato) viene causato da un e.p. flux parzialmente convergente (direi fino a 10 hpa almeno). Tuttavia il flusso di calore opererà su tutta la colonna verticale del
vps comportandone una visibile compressione della massa.
Conseguenza di ciò è un fisiologico raffreddamento e aumento delle velocità zonali per la conservazione del momento angolare.
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La previsione di azzeramento dei flussi di calore (vedi grafico e.p. flux ed heat flux) dovrebbe quindi inquadrarsi in una dinamica cold reattiva a questa coercizione imposta sul
vps ed è una normale resistenza del vortice che parte da condizioni very strong.
Il seguito diverrà fondamentale per vedere se si tratti solo di una situazione transitoria.
Quando e se infatti, a seguito del tentativo di una nuova imposizione di tipo cold verso i piani più bassi (quindi con ulteriore incremento dell'indice medio zonale) e quindi con crollo dei flussi di calore, segue a brevissimo una sua nuova e repentina impennata, significa che stiamo entrando nella fase di destrutturazione del
vps.
La realizzazione di tale fase è evidenziata da un forte richiamo di calore verticale dalla troposfera, già mediamente convergente verso il polo e segnalato dall'attivazione della Madden Julian Oscillation nelle fasi 7/8.
Oggi si è attenuata la preoccupazione circa la difficoltà di uno sblocco (molto forte in questi ultimissimi giorni) nel vedere che, nonostante il previsto crollo dell'e.p. flux parrebbe ricalare il grafico che mostra le dinamiche dell'indice medio zonale (u) in relazione alle vorticità potenziali di Ertel.
Queste infatti indicano gli effetti diabatici (quindi con variazione di pressione) all'interno del
vps per attrito di calore molecolare (flussi verticali contro le velocità zonali) in caso di convergenza dell'e.p. flux.
Oggi
ecmwf nel long mostra una carta davvero interessante che, stante l'interpretazione addotta, ritengo assai verosimile nelle sue linee generali:
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Si tratta del richiamo di aria calda imposto in troposfera (quindi il passaggio propagativo della dinamica del minor warming) nel momento in cui avviene il touch down imposto dal raffreddamento soprastante.
Da quel momento la "palla" tornerà alla troposfera e da lì potremmo valutare se la stessa è pronta ad un cambiamento sostanziale rispetto gli attuali scenari oppure se ci sarà una nuova fase contraddistinta da un rinforzo del vortice.
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