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  1. #451
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Gfs06....non molto diverso dalle Gem

  2. #452
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da fabio.campanella Visualizza Messaggio
    Mah, a mio parere non credo sia una locuzione corretta, cioè si riscalderà quella parte ma non si può parlare di "Canadian Warming" che è relegato ai soli mesi di ottobre-dicembre... (credo).

    Più che altro il disturbo si struttura sulla sola wave 1, quindi tutt'al più il displacement del vp è quasi assicurato. Come già accennato da Cristian non penso che gli effetti li vedremo prima della seconda di febbraio e dobbiamo anche mettere in conto la possibilità che questo cambio possa portare scenari differenti da quello che stiamo per abbandonare (Peccato, se fosse partito un blocco atlantico che in realtà non c'è stato) avremmo avuto il periodo più freddo degli ultimi 10 anni; ora per colpa sempre sua (Atlantico) dobbiamo sorbirci la comparsa della neve sul Cairo e la -6 che sfiora il Libano (non si può ne vedere ne sentire sta cosa qui).

    A mio avviso questo movimento del vortice andrà a vanificare quel poco che aveva tentato il suo allontanamento dalla sede euroasiatica e cioè la possibile stutturazione, dopo questo timidissimo break zonale, di uno scand+ (se fosse andato in porto avremmo avuto soluzioni alla GEM 00z di oggi).

    Invece lo spostamento e la rotazione antioraria di tutta la struttura porterà nuovamente al getto in uscita dal continente americano a dettare legge sull'Europa centrooccidentale e soprattutto settentrionale, portandoci nuovamente ad una fase di EA+/SCAND- e tutt'al più la possibilità di affondi artici o artico-marittimi nel caso in cui la AO tenderà nuovamente a scendere quando la stratosfera ci darà una mano.

    Tendenzialmente possiamo strutturare le seguenti prossime fasi:

    1- Break zonale shiftato sulle latitudini mediterranee, ripartenza del getto atlantico e corposa discesa gelida fin sul 35° parallelo sull'Europa est (22-27 gennaio)
    2- Getto teso in uscita dall'east coast- alta pressione delle azzorre sul Mediterraneo, cessazione dei flussi da nordest. (28 gennaio - 2 febbraio)
    3- Displacement stratosferico e nuovo calo della AO per intrusioni di calore da parte del getto pacifico-aleutinico e est-asiatico. Onda atlantica attiva ma schiacciata dall'EA quidi piuttosto spanciata e meridionale (3-8 febbraio)
    4- Coupling strato/tropo con formazione di pattern scand- ed EUL con intrusioni di aria artica o artico-marittima sui nostri meridiani (dal 9 febbraio)

    infatti anche io penso che un desplacement sia solo che deleterio per noi. come ben dici il tutto sarebbe a carico della Wave 1. a parte che, cmq, a prescindere potrebbe non esserci comunicazione tra tropo e strato, come ad esempio in questo preciso momento e da un paio di settimane a questa parte.

    tutto da capire, in sostanza.
    Si vis pacem, para bellum.

  3. #453
    Comitato Tecnico Scientifico L'avatar di mat69
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Il CW non esiste in letteratura altro che nei mesi di novembre e dicembre.

    Un occhiata alla stratosfera è richiamata in effetti dagli aggiornamenti che si susseguono nel long range.



    Dalle proiezioni base ecmwf notiamo:

    1. il crollo delle velocità zonali fino a 10 hpa e il progressivo calo anche a 30 hpa
    2. un picco dei flussi di calore a cui dopo una relativa stasi su valori elevati farebbe seguito un nuovo incremento
    3. il 4° grafico mostra il crollo dell'indice medio zonale dovuto alla modifica delle Vorticità Potenziali di Ertel dovuto alla dislocazione del core vps al di fuori dell'area polare e alla progressiva intrusione dei flussi di calore
    4. il grafico dell'e.p. flux mostra un progressivo incremento dei flussi e una sempre maggiore divergenza negativa (convergenza) in sede polare.

    Detto ciò mi preme dire che si tratta di una fase evolutiva basata su proiezioni modellistiche che quindi necessitano di opportune conferme.
    Ammesso che questa evoluzione possa essere confermata pare che al momento la forte intrusione di calore in sede polare sia ascrivibile interamente alla wave 1 come del resto è normale avvenga in tutte le dinamiche evolutive di un SSW (sudden stratospheric warming) ove il riscaldamento dapprima di tipo minor passa innanzitutto dalla prima onda planetaria che crea una compressione di massa del vortice polare e, se molto intensa, porta ad una dislocazione del baricentro del minimo del vps al di fuori del polo.
    Eventuale passaggio ad un disturbo maggiore ovvero Sudden Stratospheric Major Midwinter Warming (cd. MMW) richiede l'inversione nel campo delle isoipse dei venti zonali dal polo fino a 60°N e quindi da weasterlies ad easterlies.
    Se non avviene l'attivazione della wave 2 si va verso una dinamica di displacement diversamente si va verso la rottura del vps e quindi una dinamica split.
    Al momento non ci sono segnali in un senso o nell'altro e, a dire il vero, neppure che il riscaldamento di tipo minor necessariamente evolva.
    Mi preme solo sottolineare tuttavia, per quanti vogliono vedere una correlazione necessariamente positiva in ambito invernale europeo di questo tipo di dinamiche, che un MMW displacement rimane spesso confinato in tropopausa con effetti relativi o nulli in troposfera.
    Tali relativi effetti sono legati al posizionamento del displacement ma non di rado si rivelano poco favorevoli in ambito europeo in quanto dopo un'iniziale fase di richiamo d'onda che spesso porta a situazioni altopressorie proprio sull'Europa centrale dopo crea un forte gradiente proprio nei meridiani euroatlantici con rinforzo delle velocità zonali.
    Con una dinamica invece di tipo split potrebbero aprirsi scenari diversi (direi potenzialmente meno penalizzanti) rispetto ad un displacement ma i cui effetti vanno comunque valutati in base alle condizioni iniziali della troposfera e quindi il discorso diventa complicato e non predicibile a priori.

    E' bene non far troppi passi avanti ma procedere per step.

    Matteo



  4. #454
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Il CW non esiste in letteratura altro che nei mesi di novembre e dicembre.

    Un occhiata alla stratosfera è richiamata in effetti dagli aggiornamenti che si susseguono nel long range.

    Immagine


    Dalle proiezioni base ecmwf notiamo:

    1. il crollo delle velocità zonali fino a 10 hpa e il progressivo calo anche a 30 hpa
    2. un picco dei flussi di calore a cui dopo una relativa stasi su valori elevati farebbe seguito un nuovo incremento
    3. il 4° grafico mostra il crollo dell'indice medio zonale dovuto alla modifica delle Vorticità Potenziali di Ertel dovuto alla dislocazione del core vps al di fuori dell'area polare e alla progressiva intrusione dei flussi di calore
    4. il grafico dell'e.p. flux mostra un progressivo incremento dei flussi e una sempre maggiore divergenza negativa (convergenza) in sede polare.

    Detto ciò mi preme dire che si tratta di una fase evolutiva basata su proiezioni modellistiche che quindi necessitano di opportune conferme.
    Ammesso che questa evoluzione possa essere confermata pare che al momento la forte intrusione di calore in sede polare sia ascrivibile interamente alla wave 1 come del resto è normale avvenga in tutte le dinamiche evolutive di un SSW (sudden stratospheric warming) ove il riscaldamento dapprima di tipo minor passa innanzitutto dalla prima onda planetaria che crea una compressione di massa del vortice polare e, se molto intensa, porta ad una dislocazione del baricentro del minimo del vps al di fuori del polo.
    Eventuale passaggio ad un disturbo maggiore ovvero Sudden Stratospheric Major Midwinter Warming (cd. MMW) richiede l'inversione nel campo delle isoipse dei venti zonali dal polo fino a 60°N e quindi da weasterlies ad easterlies.
    Se non avviene l'attivazione della wave 2 si va verso una dinamica di displacement diversamente si va verso la rottura del vps e quindi una dinamica split.
    Al momento non ci sono segnali in un senso o nell'altro e, a dire il vero, neppure che il riscaldamento di tipo minor necessariamente evolva.
    Mi preme solo sottolineare tuttavia, per quanti vogliono vedere una correlazione necessariamente positiva in ambito invernale europeo di questo tipo di dinamiche, che un MMW displacement rimane spesso confinato in tropopausa con effetti relativi o nulli in troposfera.
    Tali relativi effetti sono legati al posizionamento del displacement ma non di rado si rivelano poco favorevoli in ambito europeo in quanto dopo un'iniziale fase di richiamo d'onda che spesso porta a situazioni altopressorie proprio sull'Europa centrale dopo crea un forte gradiente proprio nei meridiani euroatlantici con rinforzo delle velocità zonali.
    Con una dinamica invece di tipo split potrebbero aprirsi scenari diversi (direi potenzialmente meno penalizzanti) rispetto ad un displacement ma i cui effetti vanno comunque valutati in base alle condizioni iniziali della troposfera e quindi il discorso diventa complicato e non predicibile a priori.

    E' bene non far troppi passi avanti ma procedere per step.

    ecco, nel grassettato quello che intendevo sotto.

    intervento magistrale, ancora una volta. grazie Mat
    Si vis pacem, para bellum.

  5. #455
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    In sostanza le manovre in stratosfera non è detto che portino le tanto agognate piogge/nevicate al nord Italia??
    Stazione meteo Davis Vantage Pro2
    Dati Valdobbiadene (fraz. S.Pietro di Barbozza) http://valdobbiadene.altervista.org
    Rete Stazioni Meteonetwork: http://my.meteonetwork.it/station/vnt201

  6. #456
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da mat69 Visualizza Messaggio
    Il CW non esiste in letteratura altro che nei mesi di novembre e dicembre.

    Un occhiata alla stratosfera è richiamata in effetti dagli aggiornamenti che si susseguono nel long range.

    Immagine


    Dalle proiezioni base ecmwf notiamo:

    1. il crollo delle velocità zonali fino a 10 hpa e il progressivo calo anche a 30 hpa
    2. un picco dei flussi di calore a cui dopo una relativa stasi su valori elevati farebbe seguito un nuovo incremento
    3. il 4° grafico mostra il crollo dell'indice medio zonale dovuto alla modifica delle Vorticità Potenziali di Ertel dovuto alla dislocazione del core vps al di fuori dell'area polare e alla progressiva intrusione dei flussi di calore
    4. il grafico dell'e.p. flux mostra un progressivo incremento dei flussi e una sempre maggiore divergenza negativa (convergenza) in sede polare.

    Detto ciò mi preme dire che si tratta di una fase evolutiva basata su proiezioni modellistiche che quindi necessitano di opportune conferme.
    Ammesso che questa evoluzione possa essere confermata pare che al momento la forte intrusione di calore in sede polare sia ascrivibile interamente alla wave 1 come del resto è normale avvenga in tutte le dinamiche evolutive di un SSW (sudden stratospheric warming) ove il riscaldamento dapprima di tipo minor passa innanzitutto dalla prima onda planetaria che crea una compressione di massa del vortice polare e, se molto intensa, porta ad una dislocazione del baricentro del minimo del vps al di fuori del polo.
    Eventuale passaggio ad un disturbo maggiore ovvero Sudden Stratospheric Major Midwinter Warming (cd. MMW) richiede l'inversione nel campo delle isoipse dei venti zonali dal polo fino a 60°N e quindi da weasterlies ad easterlies.
    Se non avviene l'attivazione della wave 2 si va verso una dinamica di displacement diversamente si va verso la rottura del vps e quindi una dinamica split.
    Al momento non ci sono segnali in un senso o nell'altro e, a dire il vero, neppure che il riscaldamento di tipo minor necessariamente evolva.
    Mi preme solo sottolineare tuttavia, per quanti vogliono vedere una correlazione necessariamente positiva in ambito invernale europeo di questo tipo di dinamiche, che un MMW displacement rimane spesso confinato in tropopausa con effetti relativi o nulli in troposfera.
    Tali relativi effetti sono legati al posizionamento del displacement ma non di rado si rivelano poco favorevoli in ambito europeo in quanto dopo un'iniziale fase di richiamo d'onda che spesso porta a situazioni altopressorie proprio sull'Europa centrale dopo crea un forte gradiente proprio nei meridiani euroatlantici con rinforzo delle velocità zonali.
    Con una dinamica invece di tipo split potrebbero aprirsi scenari diversi (direi potenzialmente meno penalizzanti) rispetto ad un displacement ma i cui effetti vanno comunque valutati in base alle condizioni iniziali della troposfera e quindi il discorso diventa complicato e non predicibile a priori.

    E' bene non far troppi passi avanti ma procedere per step.


    disamina come sempre perfetta

  7. #457
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da valdoman Visualizza Messaggio
    In sostanza le manovre in stratosfera non è detto che portino le tanto agognate piogge/nevicate al nord Italia??
    le dinamiche stratosferiche non sono MAI associabili ad una goccia nel mare come la PP, ma anche l'Italia intera. non è che ad uno SSW possa essere associata la pioggia in PP......
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #458
    Tempesta L'avatar di Mario85
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    le dinamiche stratosferiche non sono MAI associabili ad una goccia nel mare come la PP, ma anche l'Italia intera. non è che ad uno SSW possa essere associata la pioggia in PP......
    si,se proprio deve accadere meglio lo split...dati alla mano...altrimenti meglio che non succeda nulla

  9. #459
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Citazione Originariamente Scritto da zoro85 Visualizza Messaggio
    si,se proprio deve accadere meglio lo split...dati alla mano...altrimenti meglio che non succeda nulla
    oppure può anche succedere ma con strato e tropo che se ne vanno ognuna per conto suo. è una ipotesi anche questa.
    Si vis pacem, para bellum.

  10. #460
    Burrasca forte L'avatar di Gio83Gavi
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    Predefinito Re: Analisi stratosferica 2015-2016

    Nelle ultime carte strato su base ECMWF a lunga proiezione mi pare che i venti zonali siano negativi sin verso il 70N, con tendenza ad una neutralizzazione a latitudine inferiori.
    Wave1 molto attiva, mentre al contrario mi sembra che la 2 sia un po' latente:

    ecmwfzm_u_f240.jpg

    ecmwfzm_ha1_f216.jpg

    ecmwfzm_ha2_f216.jpg
    Ultima modifica di Gio83Gavi; 20/01/2016 alle 20:54

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