Dalla pagina Facebook del Consorzio LaMMA
Situazione molto complessa in stratosfera.
La situazione in stratosfera è molto ben descritta dall’andamento del NAM (North Annular Mode) alla 10 hPa. Questo indice sul finire di novembre ha fatto registrare un’anomalia superiore con un valore di 2.5; anomalia che ha giustificato un vortice polare troposferico estremamente forte nel mese di dicembre e, in misura minore, in gennaio.
Nel mese di gennaio il NAM ha mostrato segni di parziale cedimento fino al valore di 1.0 in data 7 gennaio, ma successivamente si è riportato sul valore di 2.9 il 21 gennaio, superando nuovamente la "fatidica" soglia di 1.5. Il superamento di questa soglia, come sappiamo, potrebbe preludere a un dominio del vortice polare con tempo mite e stabile sulla penisola.
Ci arrivano però segnali molto contrastanti dalla stratosfera visto che nei prossimi giorni è atteso un marcato “displacement” del vortice polare stratosferico. Tra le altre cose l’asse di questo “displacement” sembrerebbe favorevole a una "meridianizzazione" del flusso con interessamento diretto della penisola.
Non è chiaro se questa deformazione del vortice polare possa portare a un "major warming" ma è molto probabile, anche in caso di "minor warming", che sulla nostra penisola si verifichino nel mese di febbraio importanti episodi di irruzione di aria fredda, probabilmente di origine continentale.
L'immagine seguente mostra il displacement del vortice stratosferico alla 10 hPa prevista per i primi giorni di febbraio. Si noti la posizione dell'asse maggiore, diretto proprio verso il Mediterraneo. Si noti anche come il centro del vortice polare sia piuttosto lontano dal polo e il riscaldamento del comparto asiatico.
Visitate www.calossometeo.altervista.org
Avatar: passaggio di uno dei primi Irisbus Citelis di GTT in via Villa della Regina a Torino, nella giornata invernale del 26 gennaio 2010
Effettivamente quello che stiamo osservando è quasi eccezionale, credo anche io che non avremo aiuti rilevanti dall'alto in tempi utili. Sinceramente dopo la situazione nella quale ci siamo trovati lo scorso inverno con gradiente azzerato non mi aspettavo un vp così strong in questa. Nonostante che il connubio nino qbo w e mettiamoci anche come giustamente hai accennato te l'attività solare, dove risentiamo ancora gli effetti del massimo solare (seppur molto debole), remassero verso questa opzione. Sul continuo di febbraio riservo dei dubbi sulla seconda metà del mese ma vedremo più avanti
con un VPS messo in questa posizione (forte displacement) l'unica cosa che mi aspetterei è una lunga fase di NAO++++++. prima della seconda decade è difficile uscirne...
Si vis pacem, para bellum.
..l'unica cosa quasi certa è che l'East Coast beccherà una botta fredda ancor più forte ad inizio febbraio.
Citta' di Castello(PG):
http://www.tifernometeo.tk/
Si vis pacem, para bellum.
Rapido aggiornamento:
Nam:
Il Nam al 21 Gennaio 2016 segna + 2.9 che è anche il valore più alto di tutto questo Inverno.
Dopo il picco di + 2.6 avvenuto tra fine Dicembre 2015 e inizio Gennaio 2016.
Tutte e due accorsi durante i picchi positivi degli zonal wind a 1 e 10,30 hpa,proprio nel momento in cui la compressione attuata dal warming ai danni del vp,lo ha portato ad un suo ulteriore approfondimento (dinamiche displacement). (EPV sempre non convergente al polo,disturbi ad una onda planetaria,wave 1)
Lo si vede bene sotto,warming non convergenti che lo hanno potenziato ulteriormente.
Mi ero dimenticato di dire,vista la ripartenza dei flussi e il tracollo dei venti zonali,che lo stesso NAM potrebbe tornare a calare entro breve,quasi un tracollo.
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Ora però ciò che ci importa a noi è la dinamica del prossimo warming previsto,il quale sembra esser diviso in 2 fasi,non li definirei due warming separati al momento,dovrebbero far parte di un unico disturbo come mostra la mappa dei fluxes sopra della fu-berlin.
Lamma (gif) 10 hpa temperatura e geopotenziali 00,+ 240 h:
Si nota bene il primo warming in corso che trasla dalla Russia orientale in direzione di Alaska,Canada con displacement del VP,mentre un secondo verso i primissimi di Febbraio 2016 che si porta sulla Siberia,molto più esteso.
Wave 1 bella attiva e pompata.
Proprio nel momento di dislocamento del VP attuato dal primo warming,il secondo potrebbe risultare più incisivo e deleterio.
Riguardo la classificazione del disturbo,il Lamma continua a premere sulla possibilità che lo stesso possa risultare un Major Warming:
Tutto con annesso calo Nao e Ao proprio verso i primi di Febbraio 2016 e scand + che ritorna positivo:
In breve:
Primo warming non convergente sui 90° N in corso con dislocamento del vortice polare.
Mentre lo stesso si sarà allungato,rotando l'asse,per arginarlo ne è subito pronto un secondo verso i primissimi di Febbraio,il quale potrebbe avere accesso più diretto verso il polo e troverebbe un VP dislocato e indebolito.
Clima antizonale sull'Italia con forse qualche debole perturbazione verso fine mese,successivamente jet-stream sempre più veloce e sparata,con perturbazioni molto veloci (venti di tempesta),seguite da rapide rimonte anticicloniche fino al 5 Febbraio circa.
L'Asse di rotazione del VP post warming potrebbe risultare piuttosto favorevole e propenso ad ondate di gelo sull'Est Europa con possibile coinvolgimento della nostra penisola anche prolungato (scand +),a partire dal 5 Febbraio circa e in misura maggiore dal 10 in poi.
Quello ritengo che sia il possibile periodo di sblocco della situazione in maniera più definitiva.
Seconda quindicina di Febbraio che potrebbe risultare quindi molto dinamica e fredda.
La buona riuscita di quanto previsto però dipende dalla rotazione del VP,dall'asse.
Mi sono esposto un po troppo,però questo è il mio pensiero,vedremo se sarà confermato o meno,nei prossimi giorni.
E' rischioso farlo (esporsi cosi tanto),lo so,però lo faccio per imparare o almeno provarci,sempre più.
Se non andrà cosi,sarò felice di averci provato e ne farò bagaglio per le mie prossime analisi
Fabri93
Nella fase di allungamento del vp da me postata, non dovrebbe serivre un'attività d'onda 2 troppo pronunciata, potrebbero bastare piccoli strappi al flusso zonale in zona atlantica per favorire un blocking di tipo continentale che verrebbe alimentato proprio dai flussi molto intensi a componente meridionale...in un certo senso meglio se la NAO si mantiene neutra, almeno in questa prima fase...
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