Una parziale analisi della situazione di questo inverno (andrà poi completata a fine stagione) dal punto di vista teleconnettivo tenendo in considerazione solo AO, NAO, PNA, ENSO e SSTA su WestPacific, stratosfera (VPS) e PDO. E una sintetica proiezione sul prosieguo.
I lavori da cui ho preso spunto per l'analisi sono i seguenti:
Moron e Gouillard 2003
Kucharski et al. 2006
Zanchettin et al. 2007
Riddle et al. 2013
Butler et al. 2014
Questo è stato un inverno connotato, finora, da AO neutra (AO+ a dicembre, AO- a gennaio con valori simili (1,4) ma opposti, quasi ad annullarsi), NAO+ (+0.8 finora, unico forte calo nella prima metà di gennaio), PNA+ e VPS forte e compatto, con nessun evento di SSW. Per quel che concerne la PDO, sembra ormai essere passata in territorio positivo dal 2014.
Queste le reanalisi delle anomalie del geopotenziale a 500 hPa (z500) e termiche al suolo fino a 3 febbraio sull'emisfero nord:
compday.V3I0e4U5SJ.jpgcompday.PgRWwMJDlN.jpg
Ecco un cluster con associato pattern del z500 sul comparto nordamericano. Siamo finora vicini al cluster 2, tipico di inverni con AO neutro/legg.+ e PNA+ (sull'Europa è una via di mezzo frai primi 2):
Schermata 2015-12-01 a 21.10.38.pngSchermata 2015-12-01 a 21.10.21.png
L'influenza preminente del Nino strong è possibile leggerla sia sul comparto pacifico/nordamericano (a parte sul sudest degli USA) sia su quello atlantico/europeo e in parte asiatico:
Ecco i compositi del z500 degli eventi di Nino strong:
Schermata 2015-09-10 a 00.39.53.png
Sul comparto nordamericano l'influenza dell'ENSO è preminentemente diretta e troposferica. Su quello europeo tende a passare anche attraverso la stratosfera.
Schermata 2016-02-09 a 11.34.10.png
Vediamo (prima immagine sotto, anomalie termiche sopra, z500 sotto) come cambia l'influenza del Nino (a sx) in caso in cui il VPS sia debole (centro) e invece in caso in cui il VPS sia forte (dx) risp. (seconda immagine sotto) la stessa cosa ma nel caso in cui ci sia stato nella stagione almeno un evento di SSW (centro) e invece nessuno (dx):
Schermata 2016-01-02 a 00.40.01.png
Schermata 2016-01-02 a 00.38.37.jpg
Il Nino è stato accopagnato fa una configurazione delle SST sul Pacifico tropicale occidentale connotato da un gradiente nord-sud :
Schermata 2016-02-09 a 12.18.05.png
che viene spesso associato a questo pattern emisferico del z500 (figure al centro, d risp. c):
Schermata 2016-02-07 a 12.48.03.png
Buone analogie con la situazione di quest'anno.
(to be continued...)
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Infine un occhio alle precipitazioni.
NAO ed ENSO sono in grado di influenzare il regime pluvio invernale sull'Europa. Vediamo in che modo.
Sotto la prima immagine mostra la correlazione (pallini bianchi positiva, neri negativa, grandezza pallini segna la significatività statistica della correlazione) fra precipiatzioni e NAO (a sx) risp. ENSO (centro) risp. eventi forti di Nino e Nina (dx), la seconda la correlazione fra precipitazioni ed ENSO in funzione della forza della NAO e la terza la stessa cosa della seconda ma in funzione dello stato della PDO:
Schermata 2015-11-24 a 23.59.56.pngSchermata 2015-11-24 a 23.59.28.pngSchermata 2015-11-24 a 23.57.35.png
Qualche analogia con questa stagione la si può scorgere, soprattutto sull'ovest europeo e in particolare da gennaio in avanti:
compday.jkgSsZsD_9.gifcompday.LBetuH0Y1O.gif
Sul prosieguo, rimando a quanto ho già scritto qui.
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Analisi interessante e ben fatta steph! Quindi direi che il nino strong sembrerebbe essere stato il forcing predominante in quest'inverno. Sinceramente ho ancora dei dubbio sul SSW. In teoria prendendo la parola alla lettera c'è stato eccome...nel qual caso potrebbe essere un'archiviazione dell'annata 2015-2016 un poco prematura! anche se ufficialmente l'inverno meteorologico finisce a febbraio. Ma forse non ricordo esattamente i presupposti per la definizione di SSW.
Vero, ma anche vero che il VPS è stato forte e compatto. Il che farebbe rientrare il tutto nella categoria c della prima immagine tratta da Butler et al. 2014 (VPS strong) ma pure nella b della seconda (SSW: y).
hgt.ao.cdas.gif
Però, dal punto di vista dell'influenza sinottica e termica, è come se, finora, non si sia avuto nessun SSW. Dovrei rivedere quale definizione usano, se fosse quella berlinese (MMW, ma ne dubito, essendo il lavoro d'oltreoceano) saremmo a cavallo.
Ti ringrazio, dovrei integrare qualche info supplementare. QBO e stato del ciclo solare potrebbero aver pure contribuito.
Ultima modifica di steph; 09/02/2016 alle 15:51
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Ho controllato: lo studio di Butler (con Deser e Polvani) fa riferimento alla definizione di SSW applicata da Charlton e lo stesso Polvani (Charlton e Polvani 2007), i quali prendono la definizione del gruppo di Berlino (MMW) ma senza la loro suddivisione in CW in più aggiungono anche gli eventi che si verificano in marzo.
We have decided to follow the WMO definition (Andrews et al. 1985, p. 259), also used for the widely known STRATALERT messages (Labitzke and Naujokat 2000) in order to detect the occurrence of the SSWs: a major midwinter warming occurs when the zonal mean zonal winds at 60°N and 10 hPa become easterly during winter, defined here as November– March (NDJFM). Note that our definition differs from that used by Labitzke and others in several studies in that we do not attempt to exclude Canadian warmings from our definition and that we also include events in March that would be rejected by some authors.
Quindi nella statistica del SSW dello studio di Butler sono inseriti anche i CW e i SSW di marzo.
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Mi pare di ricordare che SSW sia una semplificazione della scuola americana che poi si traduce in Stratwarm ove si indica un riscaldamento stratosferico improvviso consistente in un aumento di t. di almeno 30°C in meno di 1 settimana alla quota di 10 hpa ovvero di 40°C alle quote superiori.
Pertanto anche un minor warming qualora integri le condizioni di cui sopra potrebbe integrare un SSW (del resto gli stessi CW e FW possono essere di tipo major o minor qualora si verifichi o meno l'inversione dei venti zonali a 10 hpa fino ai 60°N)
Matteo
Sulla possibile ulteriore evoluzione mi preme far notare gli effetti di quella che potrebbe essere l'ultima Kelvin wave in grado di alimentare la regione 3.4 dell'enso visibili attraverso l'esplosione della MJO nelle fasi 7/8:
La diversa evoluzione dei modelli consta più che altro nel transito avvertito o meno nelle fasi 5/6.
nino_7_feb_mid.png nino_8_feb_mid.png
Matteo
La 8 -> ATL a manetta e NAO-
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