Esatto, ottimo reading 12z e GFS 18z! Incrociamo le dita....
Si vis pacem, para bellum.
Cohen la vede cosi
ore 1.00 del 08/08/2013
temperatura 31 gradi
umidità 43%
rimbalzo con ESE warm non è che è un freddofilone Cohen?
battute a parte gli aggiornamenti non sono dei migliori, anzi...
velocità zonali come lo scorso anno, da record a 10hPa
reading conferma la "discesa" dell'accorpamento fino ai 100hPa
nella sostanza cohen vede poi un'azione probabilmente dal basso (t-s-t) con riattivazione di flussi suppongo ben convergenti. cmq sono 4 giorni che reading propone questi scenari, direi che arriveremo a quel punto. a Natale sapremo tutto, se ci fa un regalo o no.
a corredo metto cmq l'ovvia carta dei 10hPa
già a 168h è così:
PS: a completamento, per rendere più a portata di mano il tutto, metto il grafico di un NAM ancora tentennante attorno allo zero e che ci rimanga
Ultima modifica di jack9; 16/12/2016 alle 09:41
Si vis pacem, para bellum.
Speriamo che l'indice NAM rimanga come visto nel grafico.
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Comunque l'evoluzione che vede gfs06z in tropo è quella descritta da cohen , in seguito ci sarebbe secondo lui un T-S-T con effetti buoni da inizio gennaio
ore 1.00 del 08/08/2013
temperatura 31 gradi
umidità 43%
Non ci siamo proprio.
Se qualcuno pensa di trasformare una stanza di studio, di riflessione, di analisi e di osservazioni nei soliti saloon ove si consumano diatribe pro o contro le tesi di uno o dell'altro ( che magari neppure è solito scrivere in questo forum), ritengo debba cambiare opportunamente sede.
Vi dico subito che ho segnalato la cosa alla moderazione richiedendo la rimozione di tutto quello che non sia nello stile e negli scopi di questa stanza.
Torniamo on topic ora?
Matteo
hai ragione Matteo, errore anche mio. chiedo venia, rimuovete pure.
Si vis pacem, para bellum.
Proviamo adesso ad analizzare nelle future prospettive i possibili effetti di un raffreddamento stratosferico polare indiscutibilmente connesso al netto calo dei flussi verticali di calore fisiologicamente collegati alla fase di risoluzione del Canadian Warming ( senza dimenticarci che a sua volta tale fase è legata ad una modifica del comportamento della troposfera).
Se prendiamo il grafico già postato:
fluxes.gif
possiamo notare un netto incremento delle velocità zonali reso facilitato dall'incremento delle vorticità potenziali che seminano maggior caos (entropia) laddove solitamente il comportamento delle masse d'aria è scarsamente turbolento.
Poi il grafico si abbassa e resta leggermente superiore a zero ad attestare una sorta di assestamento.
Al momento dobbiamo ragionevolmente attenerci a questo anche confrontandoci con le cromografie verticali delle velocità zonali alle varie quote strato/tropo:
zon.png
L'incremento in atto e previsto delle velocità zonali è evidente e in grado di portare dell'anomalìe importanti su quasi tutta la colonna del vps.
Tuttavia al momento la troposfera, in base anche al grafico, pare scarsamente permeabile nel recepire tali accelerazioni a motivo probabile di flussi di calore presenti e che rimarranno tali in troposfera benché non in grado di penetrare lo strato intermedio della tropopausa:
zon.png
Adesso se guardate questa carta che è relativa ai flussi di calore verticali (eddy heat fluxes) potrete notare l'impermeabilità della stratosfera ai flussi di calore (presenti in troposfera e fino in bassa strato) a riprova di un netto raffreddamento delle quote medio-alte della stessa.
Potete notare anche un temporaneo tentativo di risonanza strato (che è qualcosa di molto meno di un condizionamento ) che... casualmente va a coincidere con l'incremento del grafico dell'EPV.
Se poi guardate oltre nella linea verticale tracciata dopo la parte colorata, potrete notare come la troposfera non abbia alcuna intenzione di attenuare i propri flussi di calore che in piccola parte andranno ad incrementarsi nuovamente anche in strato.
Questo è quello che si può, a mio avviso oggi, leggere e dire circa la situazione attuale e prevedibile a medio lungo termine e che non mi farebbe deporre a favore delle tesi che vedono come imminente o prevedibile un precondizionamento da parte della stratosfera.
Poi se dovessero cambiare....beh..vedremo
Ultima modifica di mat69; 16/12/2016 alle 15:03
Matteo
Buongiorno. Vorrei intanto ringraziare Mat69 per aver risposto alla mia precedente domanda (non sono riuscito a mettere mi piace al suo post di risposta). Ho letto con interesse anche quest'ultima analisi e le precedenti di Jack, con carte che mostrano una netta propagazione del raffreddamento fino alla bassa stratosfera. Tornando all'analisi di Mat, vorrei focalizzarmi sul punto centrale del suo discorso, ovvero sulla mancata propagazione del raffreddamento (o per meglio dire la sua propagazione parziale, ma non in modo condizionante) in troposfera, dove invece potrebbero intervenire nuovi disturbi. La situazione di quest'anno, come sappiamo, vede una forte anomalia di ghiacci artici e un elevato snow cover, fattori da molti citati per motivare la debolezza del VP durante i mesi autunnali, almeno fino all'avvento del CW. Quello che mi domando è questo: tali fattori sono in grado, da soli, di poter contrastare un raffreddamento stratosferico con dinamica che altrimenti sfocerebbe in un ESE? E' necessario l'intervento di altri fattori in concomitanza, come una buona fase di MJO, che però fino ad oggi non è mai entrata in modo deciso nelle fasi a noi più congeniali (7-8-1)? Ci sono altri elementi da monitorare per poter pensare ad una risposta forte della troposfera in direzione inversa al raffreddamento stratosferico? Vi ringrazio per l'eventuale risposta.
Ultima modifica di gaspa710; 16/12/2016 alle 22:07
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