"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
senza il può darsi, non è mai istantaneo. anzi, spesso dopo un avvio di ESE cold in troposfera si ha un'ondulazione temporanea anche profonda volendo e poi via in chiusura rapida, se non erro. ma chiaramente il cooling ci mette del tempo a scendere. fermo restando che in stratosfera a 30hPa per passare a 30° in meno ci può mettere anche un paio di giorni eh.
nella sostanza secondo me al momento non abbiamo evidenze di comunicazione tra i piani isobarici, le previsioni però a 10hPa sono indubbiamente per un raggiungimento della soglia del NAM, se verrà superata (probabile) e di quanto ancora non è dato sapere.
purtroppo la troposfera sembra abbastanza taciturna.... io spererei cmq in una carta come quella postata da Alessandro.... warming in partenza con un forte displacement e compressione del VPS il che potrebbe significare attriti mica da ridere eh....
Si vis pacem, para bellum.
timidamente scende?o ci sarà l'impennata?
sale sale
tuttavia stamane possiamo ripartire dalle proiezioni reading che continuano a mostrare una certa reattività dei piani bassi della colonna
tant'è che abbiamo un accenno di ripartenza dei flussi nel lungo
tenderei ad attendermi un progressivo nuovo allungamento della struttura la 240h di reading ne propone un timido abbozzo
monitoriamo
Torniamo un attimo sulle difficoltà non solo propagative (in caso di ESE cold) ma anche di risonanza tra i vari piani del vortice polare circa il raffreddamentoi stratosferico polare in atto.
L'idea che mi sono fatto nel merito alla non semplice comunicazione tra i piani isoentropici del vps, specialmente quelli che si trovano in media e bassa stratosfera e che quindi inibirebbero o quantomeno ritarderebbero nei tempi e negli effetti una possibile derivazione in troposfera di un tentativo di condizionamento, è legata all'eccesso di deposito di Ozono che oggi troviamo tra 30 e 50 hpa nonostante questo sia avvenuto in presenza di fattori non favorevoli (WQbo e prossimità di minimo solare).
gfs_o3mr_30_nh_f00.png
Eccesso di Ozono dovuta all'irregolarità del ciclo della Qbo e ascrivibile, quale primaria causa, agli effetti del coupling oceano / atmosfera del Nino strong.
Infatti l'inibizione del decorso della fase occidentale, dovuta al deposito di una forte fase easterlies in grado di penetrare la stratosfera equatoriale fino a 40 hpa, perdurante fino allo scorso autunno, ha verosimilmente permesso una buona funzionalità della Brewer Dobson Circulation con trasferimento susseguente delle particelle di ozono nella stratosfera polare.
compday.WdDLd1Cb7U (1).gif
Vero il fatto che la fase Wqbo nella stratosfera equatoriale è stata emarginata tra 10 e 30 hpa mentre sotto hanno insistito venti orientali fino a quando gli effetti del forcing verticale operato dalle anomalìe operate dall'Enso non sono venuti meno.
Ulteriore vettoriamento in sede polare è avvenuto grazie all'intenso flusso verticale operato dall'Aleutian Low strong responsabile di eddy heat flux in grado di perturbare il vps fino agli effetti visti e assimilabili a quelli di un CW.
Oggi in qualche modo gli effetti ostativi ad un omogeneo raffreddamento sono ancora visibili:
ecmwfpv475f216.gif
con proiezioni che ancora vanno nel senso di sottolineare questa difficile risonanza strato troposferica in grado di far girare all'unisono la colonna del vortice polare.
Questo alla luce delle considerazioni fatte e dei dati in prospettiva in ns. possesso.
Matteo
Al momento sostanzialmente inalterato il quadro termico (attuale e previsto) della bassa stratosfera polare a 100 hpa:
animazione vps 100 hpa profilo termico
Matteo
dai che ce la mettiamo tutta partisse anche un bel warming nel momento giusto il VP(S e T di conseguenz) andrebbe in pezzi.......
Si vis pacem, para bellum.
Bastasse tuttavia la stratosfera a fare un inverno buono/cattivo....
Matteo
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